Perchè fa bene!
Ve lo dice un praticante da più di 20 anni… fidatevi! Vi sentirete meglio.
Perchè è uno stile di vita
Praticare Karate non è soltanto imparare delle tecniche e dei movimenti ma è una disciplina con una storia infinita intrisa di arte e filosofia che abbraccia una cultura molto vasta dalla Cina al Giappone… e poi è mente e cuore (Shingitai)
Perchè è difesa personale
Sperando non debba mai servire, il Karate nascendo come come sistema di difesa a mani nude può essere utile nella difesa personale
Perchè aiuta a conoscere il corpo
Praticando Karate occorre conoscere il corpo umano per imparare dove colpire l’avversario “bersaglio” e come colpirlo. Pertanto si impara a conoscere l’anatomia e la biomeccanica.
Perchè fa bene alla mente
Praticando Karate non puoi pensare ad altro altrimenti non riesci ad eseguire le tecniche, quindi la mente deve essere libera e concentrata sulla pratica.
Perchè è la via per raggiungere la perfezione
Si sembrerà banale ma ognuno di noi dovrebbe migliorarsi ogni giorno
Beh!
Il Karate può essere praticato a tutte le età dai 4-5 anni. Io preferisco che i bimbi inizino
a 6 anni cioè quando iniziano la scuola.
Attenzione!
Ho visto persone iniziare Karate a 60 anni (in pensione) e raggiungere la cintura nera. Nulla è impossibile basta volerlo!
E’ d’uopo fare delle precisazioni . . . non tutto il Karate va bene per tutte le età.
Ad esempio
l’allenamento specifico al combattimento agonistico non è indicato ai bambini piccolini
che devono fare un percorso passando prima dal pre-agonismo intorno ai 12 anni.
Il combattimento agonistico non è adatto nemmeno agli adulti dopo una certa età
(45-50 anni) le cui prestazioni non sono paragonabili a quelle di un ventenne.
Il Karate stile Kyokushinkai (a pieno contatto) lo consiglierei solo alla maggiore età.
Il Karate da difesa personale è adatto a tutti con le dovute modulazioni in base all’età. Infatti il tecnico che insegna Karate modula i corsi con contenuti differenti e graduali a seconda del gruppo al quale lo propone.
E il Karate per bambini ?
Come abbiamo detto è una disciplina completa in quanto si impara
1) il rispetto per stessi, gli altri e delle regole
2) a focalizzare e canalizzare l’energia
3) a confrontarsi con l’altro e con se stessi
4) a controllarsi
5) ad avere fiducia in se stessi
Con il passare del tempo non tralasciamo l’irrobustimento fisico, la coordinazione, l’equilibrio psicofisico, l’allenamento delle capacità coordinative e condizionali, la difesa personale, gli aspetti culturali, storici e filosofici, etc.
Semplice:
trova un Dojo e un buon Maestro (Sensei) preparato e il gioco è fatto!
Nel dojo troverai delle vere e proprie tradizioni
1) Compra un Karategi (impropriamente e comunemente chiamato Kimono)
. . . pian piano impara a ripiegarlo
2) Indosssa una cintura bianca . . .non pensare alla nera … ci sarà un percorso tutto “colorato” con un vero e proprio significato. Se vuoi
approfondire clicca qui sotto
3) Compra un borsone
4) mettiti a piedi nudi
5) Fai un bel KIAIIIII
6) inizia!
Hai capito bene … a piedi nudi. E perché?
E’ un’usanza che nasce probabilmente ad Okinawa dove si praticava Karate in segretezza nelle stanze della casa del maestro, nei giardini privati e nei Dojo.
Poi si sa che nelle case giapponesi ci si tolgono le scarpe (è un segno di rispetto).
Ulteriori approfondimenti sono di tipo specifico. Infatti, dal punto di vista puramente biomeccanico, il piede è ricco di baroplantari che sono dei recettori tattili. Tali recettori sono importanti per l’equilibrio, la postura e il controllo del corpo. Molti studi dimostrano l’importanza nel camminare a piedi scalzi in quando spesso le calzature e come le scarpe modifichino la pressione sui dei recettori del piede con conseguenze sulla colonna vertebrale.