Karateka Ingegnere

KARATE tanti stili un'unica ARTE

Karateka Ingegnere

KARATE tanti stili un'unica ARTE

Dōjō Kun (regola n°2): il Karate è la via di sincerità

2019-04-28 14:29:01

La seconda regola del Dōjō Kun è relativa al cammino verso la sincerità. Essere onesti con se stessi e con gli altro significa percorrere la via della sincerità.

Il concetto di “seishin” ovvero spirito/cuore/anima (=shin) sincero/fedele/vero (=sei) corrisponde alla virtù shintoista del “makoto no kokoro”, che invita l’adepto a compiere ogni sua azione in modo sincero, animato da motivazioni sempre leali.

Lo scopo di questa regola è costruire giuste relazioni tra le persone, a partire dai praticanti di un’arte marziale (in questo specifico caso dei karateka ma il concetto è universale). 

Voler trovare e poi riconoscere quale sia il giusto rapporto tra se stessi e chi ci circonda è il presupposto fondamentale che conduce l’uomo a dedicarsi, con volontà e spirito di apertura mentale, ai compagni che incontra lungo il suo “do” (Via), dal maestro fino all’ultimo allievo che ha messo piede sul tatami.

L’equilibrio tra il pretendere dagli altri ed essere invece disponibili verso gli altri è uno dei fondamenti dello spirito del budo:solo quando sappiamo equilibrare questo stato possiamo costruire solide relazioni.

La sincerità (il makoto) è cristallina nella mente di un bambino: che bellezza quando interagisce con gli altri senza false credenze, senza limiti autoimposti, dice e fa tutto alla luce del sole aprendo il cuore e la mente. Essere sinceri credo sia molto più che una forma di comunicazione rispettosa e leale verso chi abbiamo di fronte: essere sinceri è una forma di libertà dal nostro complicato rapporto con l’anima, una sorta di relazione che ci permette di trovare la verità dove non l’abbiamo mai cercata: dentro noi stessi.