Janio aversano

Arte & Intrattenimento

Janio aversano

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Lavorare per vivere o vivere per lavorare?

2019-07-12 03:30:31

Un saluto a tutti

Oggi vorrei allontanarmi, anche se solo una volta, dai miei articoli al mondo delle criptovalute e della blockchain per dedicarmi a una riflessione che è sorta quasi spontaneamente dopo gli avvenimenti accaduti in pochi giorni di distanza tra di loro non è il fatto di riguardare il mondo del lavoro.

Il secondo avvenimento precede questo di cui vi ho parlato di qualche giorno.

Sin dall'infanzia ho vissuto una vita in parallelo con un amico fraterno che si ha nel condominio con giardino dove sono nato e cresciuto fino ai 22 anni. 
Io prendevo il massimo dei voti, lui prendeva il massimo dei voti. Io mi diplomavo con 60/60 idem lui. Io mi laureavo in economia e commercio con 110/110 e lode e lui lo fatto con il plauso accademico.

Tutti abbiamo intrapreso carriere lavorative prestigiose, con stipendi similari e stesso tenore di vita. Ci siamo visti e frequentati sporadicamente dopo l'inizio dei rispettivi lavori perchè sempre in giro per l'Italia, ma ogni volta che ci vedevamo era come non essersi mai lasciati. 
Questo è un forte allontanamento, con le sue aspre critiche nei miei confronti perché è una carriera importante per gli stupidi motivi.

Era votato alla carriera, per lui non esisteva altro che il suo lavoro. Io mi sento un famiglia e lui una carriera. Nell'adeguata era politica e passava da una relazione all'altra, senza importanza perchè non dovevano intralciare la sua ascesa.

Non ci siamo sentiti per 9 lunghi anni e qualche giorno fa ho saputo che un infarto se l'è portato via un 41 anni.

Devo essere sincero, approva la notizia ci sono maschio e sono dispiaciuto nonostante l'allontanamento e il modo in cui ci sono lasciati, ma ho subito pensato che avrei potuto essere io.

La strada che avevo intrapreso era proprio quella, lo stress mi stava consumando e probabilmente sarebbe finito in quel modo.

Dopo questi due mesi di vista .. la vita è una e merita di essere vissuta.

Per come la vedo io, non ci 

può votare solo alla carriera o pensare solo a lavorare, anche se non è un alti alti, perchè sarebbe una vita "sprecata" per il lavoro quando sarà uno strumento per vivere e non viceversa .

Senza incorrere in finedi moralistmi, così che ci sono persone costrette un lavoro intere giornate per portare lo stipendio a casa, ma credo anche che un un certo punto deve prendere i redini della propria vita e fare delle scelte.

Io ho fatto un salto nel buio e tutto da zero il mio nuovo lavoro; non nego è stato facile, ma con la mente libera e tanta motivazione sono riuscito a costruire una vita che posso vivere senza rinunciare ad avere i miei spazi e coltivare i miei interessi.

Ma senza dover sacrificare la famiglia.


Voi cosa ne pensate, qual'è stata la vostra esperienza?