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Orrido di Nesso

2021-01-24 10:42:29

Come in tutte le località che si affacciano sul lago di Como, anche a Nesso la natura mette a disposizione una straordinaria varietà di paesaggi naturali...

Proprio come l’Orrido che divide il paese in due, lo stesso centro abitato sorge nel punto preciso in cui il torrente Nosè si unisce con il torrente Tuf, per poi dare vita ad una meravigliosa cascata diventata ormai meta di turismo.
Per arrivare sulle rive del Lario è necessario percorrere una scalinata composta da 340 gradini, ma in alternativa ci si può fermare presso un piazzale che si trova vicino alla strada provinciale. Volendo, si può raggiungere il ponte della Civera, un ponte romanico a due arcate che è stato addirittura scelto per un film muto realizzato nel 1925, intitolato “Il labirinto delle passioni”: nulla di troppo straordinario, se non fosse che il regista di quella pellicola era niente meno che Alfred Hitchcock.
Come in tutte le località che si affacciano sul lago di Como, anche a Nesso la natura mette a disposizione una straordinaria varietà di paesaggi naturali che consentono di intraprendere vere e proprie escursioni o passeggiate all’aria aperta, come quella che conduce sulla strada Regia, via di collegamento tra Bellagio e Como che permette di arrivare fino alla grotta Masera. La principale attività economica di Nesso per molti secoli chiamava in causa i mulini, che sfruttavano la forza e l’energia dell’acqua.  
Il borgo di Nesso è fatto di vicoletti, salite e strettoie, e scorci con panorami  mi spettacolari. Durante il cammino si sentirete il rumore inconfondibile d’acqua, affacciandovi  troverete un salto d’acqua o una serie di cascatelle.
Inoltre il borgo di Nesso conserva tra le sue strade pittoresche, anche un incantevole patrimonio architettonico da scoprire, come la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e la chiesetta di San Martino a Careno.
Nesso e il suo orrido sono visitabili via terra, raggiungendo quindi il borgo dalla strada che porta al lago; in questo tratto l’orrido si intravede, mentre la cascata, anche se rumorosa è ancora nascosta. Giunti ad una lunga e ripida scalinata in pietra, che costeggia le case colorate che caratterizzano il borgo, si arriva all’antico Ponte della Civera dal quale si ammira la cascata.

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