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Montagnana

2021-02-18 09:31:39

Montagnana, per apprezzare un raffinato esempio di roccaforte medievale basta raggiungere questo piccolo centro a circa 70 chilometri da Padova. Il suo toponimo, derivato dal latino medievale, allude a una piccola “stazione di posta“ collocata sopra una “motta“, ovvero una piccola altura...

E’ un complesso fortificato tra i meglio conservati al mondo, tanto che la cittadina è stata una delle prime in Veneto ad entrare nel club dei Borghi Più Belli d'Italia. Ha una cortina muraria di circa 2 chilometri, a forma rettangolare irregolare, coronata da merli di tipo guelfo ed intervallata da 24 torri semiesagonali, è circondata da un terrapieno con fossato, con due accessi originari aperti verso est in direzione di Padova e verso ovest in direzione di Legnago. Si percorre  a piedi e inizia dal lato sud-ovest delle mura, nei pressi della Porta XX Settembre, aperta nel 1885 da Camillo Boito. 
Costruita tra il 1360 ed il 1362, rappresenta uno tra i più importanti e meglio conservati esempi di architettura militare medievale, costituito da un mastio alto circa 35 metri, da un cassero verso la città e dalla porta articolata in tre ridotti, preceduta da un rivellino nel vallo. Fu proprio un drammatico evento naturale a modificare in maniera indelebile il percorso del fiume e a rendere più vivibile tutta l'area circostante: stiamo parlando della "Rotta della Cucca", una tragedia datata 17 ottobre 589 che avrebbe modificato sostanzialmente il panorama fluviale di tutto il basso Veneto. Un altro secolo chiave nella storia di Montagnana è il X dopo Cristo, durante il quale vengono portate avanti diverse opere di fortificazione in difesa degli Ungari: la città viene citata come "castrum" nel 996 e nei secoli successivi diverse altre testimonianze documentano la sua funzione difensiva.
Nel 1242 il comune viene conquistato da Ezzelino III (detto "il Tiranno"), che provvide all’edificazione di nuove costruzioni protettive, iniziando a dare a Montagnana l'aspetto che vediamo ancora oggi: un lavoro che sarebbe stato completato dalla famiglia Carrara durante il secolo successivo per provare a resistere all'avanzata di Venezia, ma che non avrebbe portato al risultato sperato visto che l'annessione alla Repubblica è datata 1405 d.C.. Montagnana avrebbe quindi seguito il destino della Serenissima fino alla sua fine: prima entrando nel Lombardo Veneto, quindi divenendo italiana dopo la Terza guerra di Indipendenza.

Di interesse naturalistico per il camperista e le sue uscite in bicicletta, c’è il percorso del Fiumicello, manufatto medievale ampliato in epoca veneziana come via fluviale per il trasporto di merci e persone. Le sue sponde sono attorniate di piante verdi autoctone, tra cui il gelso, fino a ottant’anni fa fonte di integrazione di reddito per le famiglie contadine con l’allevamento del baco da seta. Ora l’argine è diventato una pista ciclabile con percorso vita che congiunge Montagnana al fiume Frassine.
Montagnana è luogo di partenza ideale per i più importanti centri d’arte e cultura del Veneto. Nelle immediate vicinanze si trovano Villa Pojana del Palladio, nella lista Unesco insieme alle altre ville palladiane del Veneto, a Poiana Maggiore; il trecentesco castello di Bevilacqua con il suo grande parco; Villa Correr a Casale di Scodosia, bellissima villa veneta di fine Seicento. In mezz’ora si raggiunge il polmone verde dei Colli Euganei con il borgo di Arquà Petrarca; le cittadine di Este e Monselice; l’area naturalistica dei Colli Berici; le ville venete in provincia di Vicenza; il castello di Soave nel veronese. In un’ora o poco più si arriva a Padova, Venezia, Vicenza, Verona, Mantova e al lago di Garda.

Alcuni monumenti da visitare: 
Cinta muraria, Castello di San Zeno, Rocca degli Alberi, Duomo di S. Maria Assunta, Chiesa di San Benedetto, Chiesa di San Francesco, Palazzo Pisani, Antico Ospedale della Natività.



Consigli per l'alloggio: