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Castelli di Cannero

2021-04-08 18:53:06

Sono i ruderi di antiche fortificazioni costruite sul Lago Maggiore, divisi tra la Svizzera e l’Italia.

I castelli di Cannero sono due, il primo è la Fortezza Malpaga, costruita nel XV secolo, come luogo di attacco e di deposito di arnesi bellici. Il secondo è stato costruito durante il Cinquecento ad opera di Ludovico Borromeo e prende il nome di Vitaliana.
Affiorano sulle acque del lago dando l’impressione di galleggiare, è uno scenario molto suggestivo e li ha portati nel corso dei secoli ad essere considerati uno dei simboli più amati del Lago Maggiore. Malgrado il nome, i due isolotti che ospitano i castelli si trovano nel comune di Cannobio e non in quello di Cannero Riviera. Attualmente non sono visitabili per motivi di sicurezza.
Non mancano leggende che riguardano questi isolotti:
Una leggenda vuole che i Mazzarditi dopo la sconfitta fossero gettati nelle acque del lago con un sasso al collo e perissero così annegati. La storia però ci dice che essi furono semplicemente banditi dal paese per quindici anni, trascorsi i quali furono riammessi nel borgo. 
La loro fama di predoni diede però vita a numerosi altri racconti: pare che i briganti, pur di non consegnare i loro forzieri colmi di ricchezze al duca Filippo Maria Visconti, preferissero gettarli nelle acque del lago. Si narra che nelle giornate in cui la nebbia è particolarmente fitta sul lago, sia possibile scorgere un veliero fantasma che veleggia attorno al castello reclamando l’antico tesoro sommerso.
Poi c’è la leggenda dei “piedi pietrificati”: iniziò quando i Mazzarditi, in un momento di forte monotonia dovuto al continuo saccheggio di villaggi e barche, decisero di alzare la posta, pertanto programmarono di depredare una maestosa villa che fino a quel momento era loro sfuggita e organizzarono un vero e proprio rapimento ad opera del nipote del propirietario della villa, per educarlo e dirigerlo alla strada del brigantaggio e della pirateria a mo' di erede. La leggenda racconta che non appena uno dei fratelli si fu avvicinato al piccolo che era a piedi del letto a dire le preghiere della sera per la madre defunta e per il padre lontano, proprio in quell’istante preciso, i piedi dell’uomo si pietrificarono, terrorizzando gli altri fratelli che fuggirono via.
Foto copertina: Michal Aust

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