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Bobbio

2020-09-28 14:39:58

Bobbio è un comune italiano di 3544 abitanti della provincia di Piacenza. Il territorio, abitato fin dal neolitico e con insediamenti celto-liguri, divenne romano nel 14 a.C. e nel IV secolo sorse il primo nucleo del borgo fortificato del Castrum Bobium....

Bobbio è perfetta da visitare in ogni stagione dell’anno, in inverno la città è spesso imbiancata dalla neve, offrendo un’atmosfera magica e affascinante; in primavera ed estate la natura rigogliosa dell’Appennino dà il meglio di sé offrendo un fresco rifugio dalla calura della Pianura Padana, l’autunno, infine, dona ai boschi attorno alla cittadina una incredibile varietà di colori che vanno dal ramato al rosso per panorami davvero mozzafiato.
La storia di questo piccolo centro si perde nella notte dei tempi, infatti, la zona è stata abitata fin dalla preistoria, ma diventa un centro importante a partire dalla colonizzazione romana quando viene edificata la porzione del ponte oggi nota come il Ponte Gobbo, per diventare nell’alto medioevo uno dei centri più importanti del monachesimo occidentale. Infatti, proprio a Bobbio, il monaco irlandese San Colombano fonda un monastero che in breve tempo sviluppa una delle biblioteche più importanti e prestigiose di tutta la cristianità e dove sono conservati ancora oggi alcuni dei manoscritti latini più antichi e pregiati della storia. Bobbio è un piccolo centro, ma la densità di arte e cultura che troverete è qualcosa di unico nel suo genere e vi innamorerete delle stradine di ciottoli e degli edifici in mattoni di questa cittadina medievale.
Per arrivare nel centro cittadino dovrete oltrepassare la prima famosa attrazione di Bobbio, il lungo Ponte del Diavolo, che attraversa il fiume Trebbia e che collega la città con la strada che porta a Piacenza.
Questo ponte, di origine romana, è formato da 11 lunghe arcate irregolari che gli donano un aspetto originale e suggestivo, che è anche all’origine delle leggende sul suo nome. Infatti, si narra che il ponte venne costruito con questo aspetto dal diavolo stesso per spaventare i monaci del monastero di San Colombano e impedire loro di attraversare il fiume.

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