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Arquà Petrarca

2021-03-06 12:46:41

Immersa nei verdi Colli Euganei, Arquà Petrarca è un borgo medievale dalle lontane origini Romane. La sua storia è legata al celebre poeta F. Petrarca.

Il poeta Francesco Petrarca volle trascorrere gli ultimi anni della propria vita proprio qui a Arquà Petrarca, dal 1370 al 1374. Petrarca scelse questo luogo per poter vivere in totale tranquillità e per la soavità degli scenari naturali che si dice gli ricordavano le campagne della sua cara Toscana. 
Prima del suo arrivo Arquà Petrarca era un villaggio semi-sconosciuto, fuori mano e sempre ai margini degli eventi, seppure di antichissima frequentazione umana. Il soggiorno del Petrarca diede improvvisamente un’immagine nuova al paese, che in seguito alla morte del poeta, divenne col tempo meta internazionale, di una sorta di “pellegrinaggio artistico-letterario”, nonché luogo ambito dalla nobiltà veneta per l’edificazione di ville gentilizie. 
Dalla casa di Francesco Petrarca  che si può iniziare la visita a questo delizioso centro della collina padovana, attorniato da argentei uliveti. Caratterizzata da un pittoresco loggiato postumo ed affacciata su un bel panorama, la Casa di Petrarca fu il frutto della ristrutturazione di un precedente edificio duecentesco: nel Cinquecento, passata la dimora al nobile padovano Pietro Paolo Valdezocco, oltre alla loggetta vennero realizzati molti dipinti all’interno, ispirati alle opere del Petrarca. Raggiungibile per Via Valleselle ed attualmente proprietà del Comune di Padova, la casa conserva lo studiolo in cui morì il poeta, con mobilia, si dice, “autentica”.
La Casa del Petrarca si trova in Via Valleselle, 4 ed è chiusa il lunedì. Gli orari di apertura sono da marzo a ottobre 9.00-12.30 e 15.00-19.00 mentre da novembre a febbraio 9.00-12.30 e 14.30-17.30 e il prezzo del biglietto è di 4 euro intero e 2 euro ridotto

Ancora oggi la visita suscita forti emozioni ed ogni anno la Casa del Petrarca è meta di migliaia di visitatori, dai semplici turisti curiosi agli amanti della letteratura, rinnovando così una tradizione che risale al Grand Tour e che ha visto venire qui autori del calibro di Byron, Shelley e Foscolo (quest’ultimo prese ispirazione da Arquà per alcune delle più intense pagine de Le ultime lettere di Jacopo Ortis).
Si può visitare anche lChiesa di Santa Maria Assunta che si trova alle spalle della Tomba del Petrarca: qui si tennero i funerali del Poeta. Di questo edificio si hanno notizie sin dal 1026 ed ha subito varie modifiche nel corso dei secoli: l’aspetto che vediamo noi oggi risale al 1926. L’ingresso è libero.

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