che si spoglia
al declinar del sole
e all’alba satollo
si ricopre,
è vibrar fare i sensi,
lembi di pesca a terra,
pelle di magnolia,
acre è l’odore d’umori,
mischiume di selve,
deliri sgorgati
che nella conca riversano,
inverecondo
è l’aggrapparsi del ramo
che trasuda linfa,
dopo aver lacerato
del petalo il tenerume
con sapienza dischiuso,
e lingua golosa
è l’unica foglia
che ivi si posa,
animando piaceri,
uggiolii di passione
finché grazia è concessa.
💞 Isabella 💞