Io ce l'ho fatta

Moda & Bellezza

Due creative a confronto: ecco come riparte la moda dopo il lockdown

2020-05-11 13:48:34

L’economia italiana sta ripartendo, anche se lentamente. I mesi appena trascorsi sono stati duri e sofferti anche per il settore della moda. Ma come hanno reagito al lungo lockdown i creativi come gli stilisti e i fashion designer? Lo abbiamo chiesto a due stiliste pugliesi.

Ho passato l’ultimo mese a casa, impegnata nella realizzazione di un’intera collezione da presentare alla Fashion Week di Milano- esordisce così Ripalta Daniello, fashion designer e stilista che vive e lavora a Siena- Poi è scoppiata l’emergenza Coronavirus. Panico totale, non eravamo preparati ad una simile evenienza che ha sconvolto improvvisamente la nostra vita. La prudenza in tali circostanze è doverosa, ma io sono ottimista di natura e credo che da ogni esperienza, anche negativa, ci sia una lezione da imparare”.

R: Cosa ha significato per una creativa come te restare isolata in quarantena?

RD: Le lunghe giornate trascorse in silenzio, collegata al mondo soltanto attraverso lo smartphone, mi hanno fatto apprezzare la pausa dal ritmo così movimentato della mia vita. Ho rivalutato la casa, la vicinanza fisica alla mia famiglia, i piccoli riti quotidiani che hanno reso piacevole anche la sospensione, che il mio corpo ha come implorato negli ultimi tempi. Sono tornata al lavoro con occhi diversi. In particolare, ho voluto celebrare la Giornata Mondiale della Terra (il 22 Aprile, n.d.r.), che quest’anno compie 50 anni, con alcune idee insolite, per ripartire con vitalità. La mia idea consiste nel dare “Potere al Colore”, quindi ridare slancio alla natura, riportandola sulle nostre collezioni.

Come quando il vento apre una porta, così sento forte il richiamo della Natura, con i suoi colori e il sensuale silenzio. Abiti, bijoux e accessori rinascono quindi con tessuti stampati rigorosamente “green” e con materiali ecosostenibili e fibre agroalimentari. Ad esempio, come i sottoprodotti della vinificazione, tela jeans in cotone organico. Le mie collezioni attuali si ispirano alle donne e alla natura, un mix perfetto direi, lo stesso che alcune popolazioni africane sentono molto forte nella loro tradizione. Nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo, le donne non devono mai perdere il piacere di adornarsi, pur indossando abiti essenziali. 

Mai rinunciare ai colori e alle forme degli abiti, meglio se ispirati ad un istinto selvatico. Il colore è armonia, creatività. Questa sarà una primavera diversa: meno abbracci e baci, per ora, ma restiamo positivi, tutto andrà bene. In questo particolare periodo ho anche approfondito gli studi per conseguire il mio completamento agli studi in accademia della Moda ed ad Ottobre avrò il mio esame finale. Ringrazio quanti mi stanno supportando in questa mia impresa e a coloro che mi donano il loro entusiasmo ogni volta che pubblico le mie creazioni.

Marika Vasciaveo, fashion designer e titolare dell’Atelier “Liolà” di Cerignola, è altrettanto positiva ed ottimista circa il futuro. “Il mio lavoro è passione- dice Marika- e in questo periodo non ho trascorso neppure un giorno senza lavorare. In me è avvenuta una vera e propria rinascita professionale. Ho capito che se ami fare veramente qualcosa, nulla è impossibile. In quarantena ho immaginato, disegnato, creato modelli nuovi, li ho cuciti io interamente, usando il corpo femminile come linea guida.

E’ stato l’Arcobaleno ad ispirare la mia collezione, con una palette di colori brillanti e vivaci che trasmettono emozioni positive e vitali. Rispetto alle mie linee di abiti eleganti e in seta, ho pensato di vestire le donne anche in momenti diversi da eventi particolari o cerimonie speciali. Ho disegnato abiti di uso giornaliero, ho accorciato le lunghezze, assicurando così una maggiore libertà di movimento, pensando ad una donna che desidera apparire casual senza mai rinunciare allo stile, alla sensualità e all’eleganza.

Anche se più stretti, gli abiti realizzati in questo periodo scivolano addosso e accarezzano il corpo, svolazzanti nella loro lunghezza. Ho inserito profondi spacchi e dettagli diversi, ho introdotto tessuti nuovi come il fresco cotone oppure magline lamè o tessuti plissè. La mia intenzione è quella di creare una collezione più “veloce”, offrendo un ventaglio di proposte diverse dall’abito elegante. Ogni donna deve sentirsi speciale in tutti i momenti della giornata, mai scontata o già vista. Ovviamente, poi, ogni abito deve essere personalizzato con dettagli diversi che possono essere aggiunti a seconda delle circostanze (cinte, collane, spille, ecc.). Pur restando nello standard dell’abito sartoriale sia nei tagli che nei tessuti made in Italy, ho voluto proporre abiti a costi più bassi rispetto a quelli dei mercati stranieri dei sintetici.

In questo periodo di chiusura forzata ho lavorato a casa, coinvolgendo la mia famiglia, facendo in modo che i miei figli si sentissero parte del mio lavoro. Sono stati momenti intensi, di armonia familiare, che mi hanno fatto molto bene, conclude Marika.