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Il Viagra dell'impugnatura

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Il Viagra dell'impugnatura

“Sono proprio un IDIOTA!“

2021-02-21 15:12:37

Questo è quello che mi son detto nell'istante in cui ho visto la bacchetta scapparmi di mano e cadere penosamente a terra

Da quel momento tutto è sembrato muoversi al rallentatore.
Alzo la testa dirigendo lo sguardo verso il centro del palco e i miei occhi impattano con violenza gli sguardi sbigottiti e increduli dei miei due compagni musicisti.
A pochi centimetri da me si trova la bacchetta di riserva che aspetta solo di essere afferrata per continuare il concerto come se nulla fosse accaduto.
Ma non ce la faccio...
Il mio braccio sinistro è così indolenzito da essere quasi paralizzato, mano e polso compresi.
Dolore.
Lo distendo lungo il fianco per farlo riposare qualche secondo.
E dovermi affidare al braccio rimasto in vita.
Sul lato sinistro del palco un gruppo di una decina di ragazzi attira la mia attenzione.
Tra di loro non manca chi sorride incredulo per la scena appena vista...
...chi, indicandomi con il dito, parla all'orecchio dell'amico, provocandogli un sorriso...
...e chi invece, mi guarda con occhi compassionevoli, come se stesse provando la rabbia e la frustrazione che sto provando io.
Volevo sparire all'istante e tornare indietro nel tempo per non accettare di suonare a quel maledetto concerto.

Non ci potevo credere...

Giornate intere trascorse in sala prove, insieme agli altri due ragazzi della band, a preparare nei minimi dettagli quel concerto del Primo Maggio.
Suonavamo assieme da appena qualche mese, ma avevamo già un repertorio bello zeppo di brani nostri di cui andavamo fieri e che non vedevamo l'ora di far ascoltare e condividere con il pubblico.
Ma che cosa è andato storto in quell'assolato pomeriggio di festa? E perché ti sto raccontando tutto questo?
Lascia intanto che ti risponda alla seconda domanda.

Voglio farti evitare la vergogna che ho dovuto provare io

L'immagine di quel momento riaffiorava vivida tra i miei pensieri quando meno me l'aspettavo, riportando in superficie quella rabbia e quella frustrazione che credevo ormai acqua passata.
Perdere la bacchetta mentre suoni è un fatto alquanto spiacevole che può capitare anche al Batterista più esperto.
Peggio ancora dal vivo, davanti a un pubblico al quale vuoi dimostrare quanto vali.
E, per quanto mi riguarda, non avrei mai immaginato che un simile episodio sarebbe capitato proprio a me.
Se vuoi evitare quei momenti imbarazzanti in cui riusciresti addirittura a pentirti di aver preso in mano un paio di bacchette...
… quelle che seguono potrebbero essere le righe più importanti che tu abbia mai letto.
Perché non voglio che anche tu un giorno commetti l'errore di pensare

“Tanto a me non capiterà mai...”

Non lo dicevo a nessuno, ma in cuor mio ero convinto che la mia impugnatura fosse perfetta e che non mi sarebbe mai successo quello che, ahimè, sono stato costretto a vivere quel pomeriggio...
Questi spiacevoli episodi purtroppo accadono, e molto più spesso di quanto credi.
Le cause principali sono da attribuire a:

  1. Mani che sudano molto
  2. Una misura non idonea delle bacchette utilizzate
  3. Dolori o affaticamento
  4. Errori di impugnatura

Per le mani che sudano molto, i rimedi sono semplici e veloci, come ad esempio l'uso di

  1. Talco
  2. Gesso per scalatori
  3. Bacchette ruvide, prive della laccatura.

Inoltre in commercio esistono degli accessori appositi, come guanti, bacchette dotate di una gomma per aumentare il grip, asciugamani e gel.
Per quanto riguarda la misura non idonea delle bacchette utilizzate, la soluzione è una sola, e cioè quella di trovare il giusto rapporto tra le dimensioni della mano con quelle della bacchetta da utilizzare.
Dolori e affaticamento sono la normale conseguenza di un apprendimento sbagliato delle varie tecniche di impugnatura, sommato a possibili errori di postura e impostazione.
E questo, te lo posso assicurare firmandotelo con il sangue, perché l'ho vissuto in prima persona.
Infatti, il suonare mi causava la comparsa saltuaria e graduale di dolori alle mani, ai polsi e agli avambracci (le famigerate tendiniti). Nonché di fastidi alla schiena.
Ricordo che in quei periodi ero limitato anche nello svolgimento di quelle banali attività quotidiane come ad esempio svitare il tappo di una bottiglia o tagliare le cipolle per il soffritto.

Sono rimasto basito quando ho scoperto che

almeno una volta nella VITA, il 76% dei musicisti, sia professionisti che amatoriali o appassionati, ha sofferto di vari disturbi, quali TENDINITI, SINDROME del TUNNEL CARPALE, SINDROME da SOVRACCARICO e DISTONÌA FOCALE”. - Fonte ANSA

Sì, hai letto bene: il 76%.
Praticamente 8 musicisti su 10, professionisti e amatoriali, sono a rischio di Tendiniti, Sindrome del Tunnel Carpale e Sindrome da Sovraccarico.
La più frequente è la Sindrome da Overuse o Sovraccarico, causata dall'esercitarsi oltre i limiti fisiologici sopportati da tendini e muscoli, magari con una postura sbagliata e una tecnica non ottimale.
Provoca forti dolori alle braccia, debolezza e formicolii.

Ma poi, cosa succede?

Nessuno può saperlo con certezza. Né tu, né tantomeno il medico che ti fa la diagnosi.
Si va da uno STOP TOTALE da 2 settimane a 6 mesi per quanto riguarda la tendinite, all'intervento chirurgico nel caso della Sindrome del Tunnel Carpale.
Immagina solo per un momento come tutto questo è capace di stravolgere radicalmente e all'improvviso le tue abitudini e la tua vita.
Anni e anni di studio buttati nel cesso.
La rabbia e la frustrazione per non essere capace di assecondare l'unica passione che ti fa alzare dal letto al mattino.
Ma soprattutto la presenza di un singolo, unico pensiero che ti arrovella il cervello:
La paura di dover smettere di suonare. Per sempre.
E per non parlare degli strascichi fisici e le ripercussioni psicologiche che si faranno beffa di te quando meno te lo aspetti, anche a distanza di mesi dalla guarigione.
Sì, perché nel caso delle tendiniti curate male ad esempio, c'è un consistente pericolo di ricaduta.
Ma allora, se una tecnica non ottimale è responsabile di dolori, tendiniti e affaticamento...

Perché i corsi di Batteria on line e off line (anche a pagamento) affrontano l'argomento impugnatura molto spesso in modo superficiale?

Il motivo principale è che là fuori c'è un brulicare continuo e neanche tanto silenzioso di un esercito di insegnanti incompetenti, ignoranti e menefreghisti...
… condito da una quantità industriale di video gratuiti dei quali il problema non è sicuramente dato dalla carenza di informazioni, ma paradossalmente dalla loro sovrabbondanza e contraddittorietà.
Ho trascorso tre anni della mia “vita Batteristica” in cui ero ossessionato nel trovare una soluzione al mio problema.
Con il tempo, questa mia ossessione si è trasformata in motivo di studio e approfondimento.
Mettendo in discussione la mia tecnica di impugnatura e rivedendo le mie abitudini in fatto di postura e impostazione degli elementi del set, sono riuscito a ottenere dei risultati sorprendenti.
Questo grazie anche a John Lamb, batterista e didatta americano, ideatore del concetto del “The Self-Centered Drummer” che pone l'attenzione su un fatto tanto ovvio quanto dimenticato, e cioè la mancata considerazione, da parte dei musicisti, del ruolo che il corpo ricopre in entrambi i processi di creazione e comprensione della musica.
Questo significa un cambio di paradigma sul modo di interpretare la tecnica in generale.
Riassumendo, secondo Lamb, i batteristi, quando parlano di tecnica, intendono i movimenti che fanno per suonare la batteria.
Se ti muovi bene, allora la tua tecnica risulterà efficace.
In relazione a ciò, se segui questo articolo fino alla fine, ti mostrerò i quattro errori che devi evitare nel modo più assoluto se vuoi ottenere un'impugnatura efficace e in salute.
In 10 minuti saprai quello che io ho scoperto in vent'anni di studio e pratica, e sarai in grado di impugnare le tue bacchette con agilità e sicurezza, e tenere sessioni di studio e concerti live per ore, con zero stress e poca fatica.

  • Non importa a quale livello tecnico tu ti trovi in questo momento
  • Non importa quanti anni hai o l'età in cui hai iniziato a suonare
  • Non importa quanto tempo dedichi allo strumento

Immagina solo cosa vuol dire

  • Avere un'impugnatura efficace, sicura e priva di dolori
  • Evitare la frustrazione di vedere le bacchette scivolarti dalle mani
  • Sentirti ancora in forma anche dopo più di due ore di concerto
  • Aumentare in velocità, potenza e precisione

Nessuno ha mai raggruppato in così pochi minuti, dei semplici passi, grazie ai quali sarai in grado di perfezionare, potenziare e mantenere efficiente e in salute la tua impugnatura. Per sempre.
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Nell'universo del Social italiano del mondo della Batteria, Riccardo ha riempito un vuoto piuttosto importante. Penso sia l'unico visto finora affrontare questo tipo di problemi ponendo l'enfasi sul benessere fisico del batterista”.
Andrea Grazio - Sasso Marconi (Bologna)
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Tra poco scoprirai come “Rendere una bacchetta un'estensione della propria mano”

Ma prima lascia che mi presenti e condivida con te la mia storia.
Lo faccio perché desidero esserti di ispirazione e contribuire al perfezionamento della tua impugnatura.
Mi chiamo Riccardo Cordella, e fin dalla tenera età di otto anni la Batteria è sempre stata una necessità...
...ma venti anni fa, quando finalmente ho avuto la possibilità di iniziare a suonarla seriamente, ho rischiato di dover rinunciare per sempre al mio sogno da Batterista.
Nei primi quattro anni di attività ho sofferto di fastidiosi dolori soprattutto alla parte superiore dell’avambraccio e al polso, dovuti in gran parte ad una presa troppo stretta, che mi causava a sua volta la sporadica comparsa di vesciche tra la seconda e terza falange del dito indice.
Alle volte capitava che la mano mi si intorpidisse a tal punto da dover allentare la presa e vedere la bacchetta scivolare penosamente a terra.
Senza contare poi che terminato un concerto spesso mi sentivo affaticato.
Tutto ciò era frustrante, sia per le figuracce che mi facevo davanti al pubblico, sia per l’incapacità di suonare come avrei dovuto (e voluto).
Ero pervaso da un senso di impotenza, con la paura di dover smettere di suonare a causa dei dolori e di conseguenza buttare al vento anni di studio.
Ero limitato anche nello svolgimento di quelle piccole attività quotidiane come ad esempio svitare il tappo di una bottiglia o tagliare le cipolle per il soffritto.
Ho cambiato tre insegnanti in quattro anni ma nessuno di questi che mi avesse dato una soluzione al problema.
Anzi, c’è stato addirittura chi asseriva che i dolori facevano parte del gioco e che era una questione di allenamento.
“NO PAIN, NO GAIN” come si dice in inglese.
Niente di più falso, e anzi, diffida ed allontanati da coloro che la pensano così.
Sono dei ciarlatani e possono rovinarti la salute…
Credimi, che se non fosse stato per la mia tenacia nel voler trovare a tutti i costi una soluzione alla mia situazione, adesso non sarei qui a condividere questo articolo con te...

… perché quel giorno ho pensato di mollare tutto...

Ho ancora impresso a fuoco nella mia mente quel pomeriggio del Primo Maggio 2001, quando, io e i ragazzi con cui suonavo all'epoca, eravamo stati invitati a esibirci a una manifestazione organizzata da una nota radio regionale.
I gruppi partecipanti provenivano da quasi tutta Italia e alcuni dall'estero, e c'era anche la possibilità di trovare tra il pubblico qualche inviato di etichette musicali indipendenti.
A noi l'onore, se così si può dire, di fare da apripista alla kermesse musicale.
Due del pomeriggio. Sole a picco. Caldo boia.
Tocca a voi!”, esclama l'organizzatore.
Ci diamo una veloce e rassicurante occhiata di intesa e con passo deciso ci dirigiamo verso il palco, cercando di non fare trapelare la forte emozione che ci accompagna in questo momento.
Io salgo per ultimo, subito dopo il bassista, e mi siedo deciso dietro alla Batteria.
Sistemo per bene gli elementi del set e mi guardo intorno.
Sotto di noi centinaia di occhi che ci guardano, ci osservano, consapevoli del fatto che fra poco quei tre musicisti lì sopra non li deluderanno.
Tra il pubblico sono presenti anche dei cari amici che ci seguono fin dalle prime serate, e che tengono quanto noi che il concerto sia all'altezza delle aspettative.
Tutto pronto.
Rapida occhiata per un okey al volo... batto il quattro e si comincia.
I primi due pezzi filano lisci.
Ma a metà della terza canzone, qualcosa va storto.
Mentre accompagno con il piatto Ride l'assolo del chitarrista, in un attimo una fitta grandinata di aghi affilatissimi travolge il mio braccio sinistro.
Dolore.
Sarà una cosa passeggera...” penso.
Palpitazioni. Fiato corto. Gocce di sudore freddo che rigano le mie tempie pulsanti dalla fatica.
I muscoli si irrigidiscono. Mano e polso sono bloccati.
Improvvisamente la bacchetta sembra essere diventata un blocco di cemento.

Il mio braccio era in fin di vita e il concerto pareva non finisse mai

Tranquillo, nessuno si è accorto di niente...”,
esordisce il mio bassista subito dopo l'esibizione, seduto di fronte a me, mentre sorseggiamo una meritata birra fresca da mezzo litro, offerta gentilmente dal gestore del chiosco di fianco al palco...
Certo, oggi è andata bene. Ma se succede di nuovo e qualcuno se ne accorge!? Che figura ci facciamo!?”,
interviene lapidario il chitarrista seduto alla mia sinistra.
Tutta la situazione era frustrante.
È difficile trovare le parole adatte per descrivere il mio stato d'animo durante il periodo immediatamente successivo a quel maledetto Primo Maggio.
Un'estate buttata nel cesso, pervaso com'ero da un senso di impotenza, con la paura di dover smettere di suonare e di conseguenza buttare al vento anni di studio.
Il solo pensiero di dover suonare, spesso mi metteva in uno stato di ansia e sconforto indescrivibili.
Sono stato addirittura assalito dal dubbio del non avere il fisico adatto per essere un Batterista capace.
Dovrei veramente abbandonare il sogno di una Vita?”, mi domandavo...
Quei fastidiosi dolori alla parte superiore dell’avambraccio e al polso, talvolta accompagnati da vesciche tra la seconda e terza falange dell'indice, non davano tregua.
Doveva pur esserci una soluzione... o un motivo.
Ero disposto ad accettare anche di dover smettere di suonare, pur di sapere la Verità.

L'impugnatura è solo mera questione di tecnica?

Non ci crederai Drummer, ma quello che ho scoperto è stato per me qualcosa di rivoluzionario e innovativo.
Un giorno, cazzeggiando su Facebook, mi imbatto in un post pubblicato da un utente della pagina “Batteristi Italiani”, che rimandava al profilo di John Lamb, batterista e didatta americano che porta avanti la “Andover Technique”.
Questa è una particolare tecnica in cui si insegna l'efficacia e l'efficienza del movimento intenzionale, per migliorare le capacità espressive dei musicisti prevenendo, riducendo ed eliminando gli infortuni legati alle prestazioni.
Per darti solo un'idea di ciò che intendo, desidero condividere con te il seguente video, in cui scoprirai i quattro errori che sono alla radice di un pessimo controllo delle tue bacchette, e della comparsa di dolori e affaticamento.
Vedi Drummer,
quello che devi sapere è che i nostri arti sono dotati di una memoria muscolare.
Ciò significa che, nel comprendere una tecnica, è importante conoscere non solo il “cosa”, ma anche il “come”.
Acquisire fin dall'inizio dei movimenti sbagliati, ed eseguirli negli anni senza un minimo di attenzione, significa radicare inconsapevolmente delle abitudini difficili da estirpare.
Il tempo richiesto per controbilanciare queste pessime abitudini, oramai consolidate da chissà quanto, dipenderà dalla lunghezza del periodo in cui sono state messe in pratica.
Ricorda, il tuo fisico possiede una memoria muscolare che registra tutto: dal come stai seduto al modo in cui ti muovi dietro allo strumento.
Per questo motivo alcuni cambiamenti potrebbero richiedere anche mesi, perché il tessuto connettivo ha bisogno di riformarsi secondo la tua nuova comprensione e intenzione.
Il grande vantaggio della fase di recupero è che può giovare al miglioramento della tecnica ed è un'ottima occasione per rivedere da una prospettiva migliore molte delle tue esperienze passate.

E se Phil Collins avesse saputo tutto questo?

A 58 anni Phil Collins, il batterista della famosa band inglese dei Genesis, si è così espresso in un intervista riguardo ai suoi seri problemi al collo, che gli hanno precluso un efficiente ed efficace uso delle braccia:
Le mie vertebre mi hanno schiacciato il midollo spinale a causa della posizione in cui suono... un problema causato da anni di attività.
Non riesco nemmeno a tenere le bacchette correttamente senza che ciò mi procuri dolore. Me le legavo persino alle mani con il nastro adesivo per non farmele scivolare”
- The Telegraph Interview, 2011
Il grande Phil Collins avrebbe potuto alleggerire la tensione sul suo collo, ed evitare così il radicale cambiamento di vita a cui è stato costretto, semplicemente cambiando il modo di sedersi alla batteria...
… questo gli avrebbe dato la possibilità di lasciar fluire una maggiore quantità di energia permettendogli di suonare meglio e più a lungo.
E sono sicuro che avremmo potuto godere del suo genio ancora oggi.
Ma c'è un altro particolare da mettere in evidenza in ciò che ha dichiarato...

...la postura scorretta gli ha limitato l'uso delle braccia nell'impugnare le sue bacchette...

Molti Batteristi spesso piegano il collo e abbassano la testa per diversi motivi, come ad esempio per guardarsi le mani, controllare i vari elementi del set o perché li aiuta nella concentrazione...
Poiché la spina dorsale prosegue nel collo, abbassarlo modifica l'allineamento dell'intera colonna, il che provoca tensioni a collo e spalle che si estendono fino alle braccia.
Quindi, non ti devi meravigliare se ogni tanto sei vittima di dolori alle braccia, affaticamento o incontri difficoltà nel controllare le tue bacchette a dovere...
Ma ciò che ho scoperto è che la Postura non è l'unico “elemento nascosto” che influenza la bontà e l'efficacia della tua impugnatura...

Quella sera che ho “reinventato” la Batteria

Non so se ti sei mai trovato nella situazione di dover suonare per due ore e mezza seduto su una panca di legno...
A me è capitato.
Ma mi sono fatto fregare una volta sola...
Ricordo quella sera che dovevamo suonare in un locale di piccole dimensioni in cui lo spazio riservato al mio strumento era molto limitato.
Le chiappe e le ossa mi stavano ancora urlando il loro dissenso per come le avevo trattate qualche settimana prima, quando in una serata, per non sacrificare la disposizione della batteria, ho rinunciato allo sgabello in favore di una panca di legno, il cui scopo principale era quello di far sedere i clienti al tavolo.
Così questa volta mi sono meglio adattato posizionando gli elementi del set molto più vicini del solito, e senza rinunciare al mio amato sgabello.
Dopo quasi due ore e mezza di concerto, le sensazioni che provavo erano ben diverse dal solito.
Mi sentivo molto meno affaticato, nessun dolore alla schiena e all'avambraccio, e avrei suonato ancora per ore.
Possibile che un cambiamento a prima vista così insignificante, come il posizionare lo strumento in modo diverso, abbia avuto un impatto così importante sul mio modo di suonare e sul mio benessere fisico?
Volevo una risposta a questa domanda.
Nelle settimane successive, ho riprodotto lo schema esatto della disposizione di quella sera.
E i risultati che ho ottenuto su me stesso sono stati sorprendenti: una riduzione dell'80% della fatica, e la totale scomparsa di dolori alla schiena e all'avambraccio.
Ero finalmente libero.
E con buona soddisfazione anche delle mie povere chiappe...
Un Martedì, poco prima delle prove serali delle otto, raccontai al mio bassista le mie “scoperte”.
Dovresti condividere ciò che sai”, mi disse...
Anch'io ogni tanto soffro di dolori alle braccia, e  sarebbe una figata trovare uno che mi desse dei consigli su come alleviarli...”, aggiunse.
Il giorno seguente ho cominciato a catalogare tutto il materiale raccolto in 20 anni di studio ed esperienza sul campo:

  • Gli studi effettuati da Mister John Lamb riguardo alla “Andover Technique”
  • I quattro errori che sono alla radice di un pessimo controllo delle tue bacchette, e della comparsa di dolori e affaticamento
  • Come impugnare le bacchette in modo naturale
  • Come Postura e Impostazione influiscono sull'impugnatura

Nelle settimane successive ho messo insieme il tutto in una serie di video, e l'ho voluto chiamare 'Sistema G.R.I.P.'
Il giorno che ho realizzato l'ultimo video mi son detto: “bene, sono sicuro che questo sarà un valido aiuto per molti Batteristi”.

Voglio che tu sia uno di quei Batteristi che sa come perfezionare, potenziare e mantenere efficiente e in salute la propria impugnatura

Permettimi di spiegarti di cosa si tratta:
ho suddiviso il Sistema in 3 Moduli, contenenti rispettivamente i 3 Pilastri per raggiungere e mantenere un'impugnatura efficace e in salute.
Ecco cosa contiene nello specifico ogni modulo:

Primo Modulo – Perfeziona la TUA Impugnatura

5 Video [Durata complessiva: 27 minuti e 36 secondi]
L'obiettivo di questo Modulo è quello di mettere a tua disposizione quei pochi ma basilari concetti che sono le solide fondamenta di un'impugnatura efficace e senza dolori.
Ignorarli significa castrare i possibili progressi che puoi ottenere in fatto di tecnica e di musicalità.
Video 1 – Fulcro Vs. Bilanciamento [individua il punto esatto della Bacchetta da cui ottenere il pieno controllo dei suoi movimenti]
Video 2 (curiosità/approfondimento) - Lo Sweet Spot [Il lato “oscuro” della Bacchetta]
Video 3 - Impugnatura Naturale
Video 4 – Le 3 Regole d'Oro per un'impugnatura impeccabile [come percepire la pressione esercitata sulla bacchetta grazie all'aiuto del tatto, della vista e dell'ascolto]
Video 5 - Rimbalzo

Secondo Modulo – Come la Postura influenza la bontà ed efficacia della tua Impugnatura?

1 Video [Durata complessiva: 5 minuti e 50 secondi]
Ebbene sì. La Postura è determinante per la bontà ed efficacia della tua Impugnatura. Più di quanto pensi. Ma quando e come la Postura può essere definita corretta? Scoprilo nel video di questo Modulo dedicato...
Video 6 – Postura [come ottenere l'altezza efficace dello sgabello e raggiungere una seduta comoda e rilassata]

Terzo Modulo – Come l'Impostazione influenza la bontà ed efficacia della tua Impugnatura?

1 Video [Durata complessiva: 6 minuti e 38 secondi]
Come la Postura, anche la disposizione dello strumento intorno a te, influenza sensibilmente la qualità ed efficacia della tua Impugnatura. Scoprirai come evitare i tranelli che vengono ignorati da più del 50% dei batteristi...
Video 7 – Impostazione [la regola del Power Point Angle e i 3 fattori che determinano un'impostazione efficace]

Primo Modulo (T) – Traditional Grip

2 Video [Durata complessiva: 14 minuti e 2 secondi]
Molti batteristi scelgono la Traditional Grip come impugnatura principale. I motivi per cui lo fanno sono molteplici...
In questi video troverai quelle nozioni di base di cui hai bisogno nel caso tu abbia intenzione di approcciarti a questo tipo di Impugnatura, e gli errori più comuni ai quali vai incontro.
Video 7 – ABC della Traditional Grip [3 semplici esercizi per approcciare in modo naturale all'impugnatura Tradizionale]
Video 8 – Errori della Traditional Grip [i 2 errori più comuni commessi anche dai batteristi più esperti]
Grazie al Sistema G.R.I.P. perfezionerai e potenzierai la tua impugnatura e saprai come mantenerla efficace e in salute nel tempo.

In poco meno di un'ora di video-corso... (praticamente 10 minuti al giorno in meno di una settimana)

  1. Perfezionerai la TUA impugnatura: il livello tecnico in cui ti trovi adesso è irrilevante. Le informazioni presenti all'interno di G.R.I.P. sono adatte per te che vuoi perfezionare l'impugnatura e non rischiare di cadere in quelle abitudini che, una volta radicate, sono impossibili da estirpare
  2. Impugnerai le bacchette in modo semplice, naturale ed efficace: sarai capace di suonare per ore senza sforzo, senza dolori ed in pieno relax, evitando per sempre figuracce dovute allo scivolamento delle bacchette dalle mani o peggio ancora il dover smettere di suonare per la comparsa di dolori o affaticamento
  3. Gestirai al meglio i 2 fattori "al disopra di ogni sospetto" che influenzano sensibilmente la qualità della tua impugnatura: Postura e Impostazione. Prendendo coscienza della loro influenza sarai in grado di ottimizzare i movimenti e portare lo sforzo al minimo
  4. Sarai più consapevole del come salvaguardare la salute delle tue braccia e della tua schiena: oltre alle informazioni altamente focalizzate sul come ottenere un'impugnatura impeccabile, scoprirai ottimi suggerimenti per mantenere in forma le parti coinvolte nell'impugnatura, come collo, spalle, braccia e schiena
  5. Inoltre i video 1, 3, 4, 5, 6, 7, 9 e 10 sono stati realizzati con l'aggiunta della ripresa ravvicinata: osserverai così da vicino i movimenti nel dettaglio che ti interessano maggiormente. Per quante volte lo riterrai necessario.

Il Sistema G.R.I.P. NON fa per te se...

❌ Ti aspetti un resoconto sui diversi tipi di bacchette
❌ Desìderi approfondire le diverse tipologie di impugnature
❌ Vuoi la "bacchetta magica" per riuscire a suonare a 275 b.p.m. in meno di una settimana
❌ Cerchi un metodo per imparare a far fare "acrobazie" alle bacchette

… è invece obbligatorio per te che vuoi

✅ Ottenere una presa più sicura
✅ Perfezionare la TUA impugnatura
✅ Suonare senza sforzo
✅ Evitare tendiniti, dolori ed affaticamento
Comprendere bene da autodidatta l'impugnatura corretta richiede molto tempo, e trovare una persona capace di trasmetterti in modo adeguato i concetti realmente utili, non è cosa facile.
Un buon insegnante di batteria, che può essere tranquillamente la persona in possesso delle competenze necessarie, ha un costo medio di 20/30 Euro per tre quarti d'ora/un'ora di lezione, che non sono lontanamente sufficienti per poter comprendere nemmeno le nozioni più basilari...
… e senza contare il fatto che, una volta tornato a casa, nelle migliori delle ipotesi, una buona metà della lezione andrà dissolta come neve al sole, in metà del tempo e senza che tu nemmeno te ne accorga.
G.R.I.P. è stato creato appositamente per risolvere questo aspetto...
Troverai un corso super focalizzato sugli aspetti fondamentali dell'impugnatura: in 9 video della durata complessiva di 54 minuti e 6 secondi c'è l'essenza di quello che ti serve per perfezionare, potenziare e mantenere efficace e in salute la tua impugnatura. 100% pratico.
Disponibile ogniqualvolta lo desideri e per sempre...
Tuo con un investimento di soli 23 Euro.
Ma solo per questa occasione te lo offro a 14 (il 40% in meno del suo valore effettivo).
Perché lo faccio?
G.R.I.P. è on-line da poco e quindi sono in cerca di testimonial validi. Io sono fermamente convinto che funziona e voglio creare una lista di testimonial soddisfatti.
In cambio di questa offerta, quando impugnerai le tue bacchette in modo impeccabile, ti chiedo solo di spedirmi via mail le tue impressioni su questo percorso.
Ma affrettati, perché ti do questa possibilità per un periodo limitato. Infatti, a breve, G.R.I.P. tornerà al suo valore di mercato.
Ma c'è di PIÙ...

IN REGALO

I TRE SUGGERIMENTI PRATICI per RINFORZARE il TUO LATO DEBOLE”

Molti batteristi si lamentano del fatto che il loro lato debole non lavora, non reagisce a dovere come quello dominante.
È del tutto normale.
Ma non per questo ci si deve arrendere a questo limite, anzi, bisogna lavorare per migliorarsi. Sempre.
Per questo motivo ho voluto realizzare un video in cui ti darò tre consigli “rubati” a tre grandi batteristi:
Gene Krupa, Sanford Moeller e Jojo Mayer.

Video #11 – Durata 6' e 49'' - oggi per te in REGALO

Per seguire al meglio ciò che troverai all'interno del Sistema G.R.I.P. ti serviranno solamente

  1. un Pad di allenamento
  2. un reggi rullante
  3. un paio di bacchette (quelle che usi di solito)
  4. uno sgabello per batteristi

inoltre...
… per te che mi dai fiducia voglio offrirti un SECONDO OMAGGIO:

Pad allenatori: tipologie, caratteristiche e utilizzi”

Essendo questo un percorso pensato e realizzato per PERFEZIONARE, POTENZIARE e MANTENERE EFFICIENTE ed in SALUTE la TUA IMPUGNATURA
ho voluto realizzare un video che prendesse in considerazione un elemento fondamentale per l'efficacia e l'efficienza dell'impugnatura:
il Pad allenatore.
Molte volte sottovalutato, non tanto per la sua utilità, quanto per l'esistenza di quella caratteristica che ne differenzia il motivo di scelta e di uso tra i vari modelli.
Sto parlando del rimbalzo.
A seconda dello scopo che hai, per l'obiettivo che vuoi raggiungere, devi scegliere il pad più adatto.
In questo video ti spiego cosa fare per scegliere il Pad più adatto alle tue esigenze.

Video #12 – Durata 6' e 54'' - oggi per te in REGALO

P.S.: ti ricordo che il prezzo rimarrà ridotto a 14 Euro solo per un periodo limitato di tempo. Quando avrò raccolto un numero sufficiente di testimonial, il prezzo tornerà a quello di mercato, che è di 23 Euro
P.P.S: riceverai gratuitamente tutti i miei aggiornamenti. Già proprio così: voglio renderti partecipe della mia inarrestabile curiosità e voglia continua di aggiornarmi... pubblicherò periodicamente video, articoli e post con lo scopo di perfezionare, potenziare e mantenere efficiente e in salute la tua impugnatura.
You'll Never Walk Alone

Quindi, per come la vedo io, hai due scelte

La prima è non fare niente, e niente è quello che cambierà.
Le bacchette continueranno a essere un ostacolo alla tua performance, o peggio la causa principale di dolori e affaticamento.
Continuerai a incazzarti con te stesso per non essere capace di gestirle come vorresti, o come dovresti, e vergognarti per le figuracce che ti dovrai sorbire di fronte ai tuoi amici, o peggio davanti a un pubblico a cui vuoi far vedere quanto vali.
Il solo pensiero di dover suonare ti metterà in uno stato di ansia e sconforto per la paura di non essere all'altezza della situazione.
E continuerai a subire quel senso di inferiorità che ti assale quando vedi suonare un batterista più bravo di te.
Se la tua situazione è grave come lo era la mia, inizierai a pensare seriamente di smettere di suonare per sempre, buttando così nel cesso anni di studio e sacrifici.
E quando qualche Band sarà in cerca di un batterista bravo, saprà di sicuro a chi non chiedere.
In altre parole rimarrai per sempre quel batterista che si impegna, magari anche simpatico, ma che nessun musicista si fila.

Ma questa fortunatamente non è la tua unica opzione...

Infatti, puoi anche decidere di premere il pulsante arancione che trovi qui sotto, provare il mio Sistema e, dopo averlo assorbito, dopo aver suonato proverai l'ebbrezza di vedere i tuoi amici sorpresi per i progressi che hai ottenuto in così poco tempo.
E magari ricevere anche dei complimenti da persone che non conosci.
Preparati a essere un po' al centro dell'attenzione.
Ma anche se questo non dovesse succedere, non sarebbe fantastico potersi rendere conto di riuscire a suonare come vuoi con il pieno controllo delle tue bacchette senza la paura che ti possano scivolare da un momento all'altro per mancanza di controllo o per la comparsa di dolori o affaticamento?
So cosa significa essere limitato, e so cosa significa avere sempre più padronanza su ciò che si fa.
E per quanto scontato, ti dico che sceglierei la seconda opzione ancora e ancora...
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Ci vediamo dall'altra parte.
Ciao

🔥G.R.I.P.
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