I protagonisti di questo mio articolo sono i musei a cielo aperto, dove la natura e l’arte si incontrano. In Italia, da nord a sud, ce ne sono di bellissimi e non possiamo perderci il loro spettacolo.
Ti parlerò di cinque di loro…..
Il “Parco dei Mostri” di Bomarzo è uno dei più conosciuti in assoluto; si trova in prossimità dell’omonima località in provincia di Viterbo. E’ un giardino segreto popolato da strane creature, da statue gigantesche, da animali guardinghi e da costruzioni paurose.
Il “Parco dei Mostri” è noto anche con il nome “Sacro Bosco di Bomarzo” e fu ideato dall’architetto Pirro Ligorio su commissione del Principe Pier Francesco Orsini, detto Vicino.
Si trova a Pescia Fiorentina, una frazione del comune di Capalbio in provincia di Grosseto. E’ un giardino pieno di figure coloratissime che ricordano i magici tarocchi, un luogo onirico dove sogni e realtà si rincorrono senza fine.
Il “Giardino dei Tarocchi” fu un’idea di Niki de Saint Phalle che, durante un suo viaggio in Spagna nel 1955, scoprì l’opera di Antoni Gaudì e ne fu fortemente influenzata in particolar modo dal “Parc Güell” a Barcellona che la ispirarono a fare le sculture con materiali diversi. Niki de Saint Phalle ha lavorato alla sua realizzazione dal 1980 al 1996 e l'apertura del "Giardino" è avvenuta nel 1997.
A Pievasciata in provincia di Siena, si trova il “Parco Sculture del Chianti”. Anche qui la natura e l’arte si incontrano: opere d’arte contemporanea nel bosco, di artisti provenienti da tutti i continenti e di una vasta varietà di materiali.
Il “Farm Cultural Park” si trova a Favara in provincia di Agrigento. La storia di questo museo a cielo aperto è iniziata nel 2010 con l’intento di recuperare tutto il centro storico di Favara che fino ad allora era un piccolo centro abbandonato. Semplicemente camminando per strada, molte sono le opere che si possono ammirare, opere d’arte contemporanea e di sperimentazione.
Ora passiamo in Sardegna, più precisamente a Ulassai in provincia di Nuoro. Qui le opere d’arte, straordinarie bellezze ambientali e naturalistiche, si fondono con l’ambiente che le circonda e sono disseminate in tutta la cittadina.
Il museo a cielo aperto di arte contemporanea fu avviato dall'artista Maria Lai nel 1981. Le opere sono soprattutto sue ma anche di altri importanti artisti sardi.