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La “Festa del Redentore” a Venezia e le sue origini

2021-07-16 11:33:50

Oggi è la giornata di apertura della “Festa del Redentore”, festività molto sentita dai veneziani. Conosci le sue origini e la sua storia?

La "Festa del Redentore" è una delle feste più antiche della città di Venezia, infatti risale a quasi quattro secoli e mezzo fa ma ancora oggi viene mantenuto in vita il profondo ed importante significato della festa.


E’ tra le festività più sentite dai veneziani in cui convivono l'aspetto religioso e non solo grazie allo spettacolo pirotecnico che attrae migliaia di visitatori durante la notte del sabato. Il Bacino di San Marco si illumina con giochi di luce e di riflessi che tracciano un’immensità di colori dietro le guglie, le cupole ed i campanili della città.


Desidero entrare nel vivo della festa, parlarti delle sue origini e del suo significato.

Le origini e la storia della Festa del Redentore

Tra il 1575 e il 1577 Venezia fu colpita da quella che forse potrebbe essere definita la più terribile epidemia di peste della città lagunare dopo quella del 1348. Morirono circa 50.000 persone, più di un terzo della popolazione della città in soli due anni. La peste fu di origine turco-ungherese giunse a Venezia passando per Trento.

Solo in un secondo tempo i cosiddetti Provveditori alla Sanità adottarono le misure necessarie, isolando i contagiati dal morbo e tentando di combattere la malattia. Al Lazzaretto Nuovo venivano portati i sospetti appestati e se il contagio era certo, venivano poi trasferiti al Lazzaretto Vecchio. Gli appestati arrivavano a migliaia. Il Senato diede allora l'autorizzazione ad ammassare le persone su barche e navi ancorate in prossimità delle due isole. In tutta la città nel frattempo furono accesi fuochi “purificatori”, utilizzando legno di ginepro, il cui fumo, secondo i medici del tempo, avrebbe dovuto contrastare la peste.

Lazzaretto Vecchio

Lazzaretto Nuovo


Per tentare di arginare l’epidemia, il 4 settembre del 1576 il Senato della Serenissima decretò di erigere una chiesa intitolata a Cristo Redentore. L’8 settembre  nella Basilica di San Marco il Doge di Venezia, Alvise Mocenigo, proclamò il voto che prevedeva che “ogni anno, nel giorno che questa città fosse stata dichiarata libera da contagio, Sua Serenità et li successori suoi andranno solennemente a visitare predetta chiesa, a perpetua memoria del beneficio ricevuto”. Dopo solo qualche settimana, la peste sparì quasi del tutto dalla laguna. Il 18 settembre furono eletti due Senatori come “Provveditori sopra la fabbrica della chiesa” che avevano il compito di trovare il luogo dove iniziare la costruzione della basilica dedicata al Redentore. Inizialmente furono indicati tre possibili luoghi: Campo San Giacomo dell’Orio, Campo San Vitale e l’Isola della Giudecca. Il 22 novembre 1576 si decise che l’isola della Giudecca era il sito più consono per la costruzione del tempio votivo.

Il 3 maggio 1577 fu posta la prima pietra della Chiesa del Redentore sull’isola della Giudecca nell’area del convento francescano. Il progetto venne affidato ad Andrea Palladio che dal 1570 era il Proto della Serenissima ovvero l’architetto capo della Repubblica Veneta. Palladio morì nel 1580 senza aver portato a termine il progetto che venne concluso da Antonio da Ponte nel 1592.


Il 20 luglio, per festeggiare la fine della peste, si decise di costruire un ponte di barche (passerella galleggiante) tra Venezia ed il luogo dove stava sorgendo la basilica ed ebbe luogo la prima processione; sfilarono in processione il popolo e le più alte cariche e rappresentanze della Repubblica.

Joseph Heintz il Giovane (1600-1678) - "La processione del Redentore"

 

La tradizione continua….

Dopo quasi quattro secoli e mezzo, la tradizione continua ancor oggi la terza domenica di luglio. Le antiche tradizioni, tra cui il “ponte votivo” e le solenni celebrazioni presiedute dal Patriarca,  continuano con cadenza annuale dal lontano 1577 e mantengono in vita il profondo ed importante significato della festa.

Il sabato viene aperto un lungo ponte votivo di barche, allestito sul Canale della Giudecca collegando l’isola con le zattere all’altezza della Chiesa dello Spirito Santo consentendo così il raggiungimento pedonale della Chiesa del Redentore.


Programma 2021

Anche quest’anno Venezia vive la grande festa religiosa del Redentore, sempre particolarmente sentita ed attesa.

Il programma 2021 prevede:

  • Venerdì 16 luglio alle ore 21,00 l’apertura del ponte votivo che collega le Zattere con la Chiesa del Redentore all’isola della Giudecca
  • Sabato 17 luglio alle ore 23,30 i fuochi d’artificio nel Bacino di San Marco
  • Domenica 18 luglio le regate del Redentore nel Canale della Giudecca e alle ore 19,00 celebrazione della Santa Messa Votiva presso la Chiesa del Redentore, presieduta dal Patriarca di Venezia – Francesco Moraglia


by Stefania Gelmetti