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L'attacco di panico
L’attacco di panico è una reazione emotiva, psicologica e fisica generato da eventi di forte preoccupazione e stress che può verificarsi sia in stato di quiete che di ansia. Esso genera un'improvvisa ed intensa paura che raggiunge l'intensità massima in pochi minuti. Il disagio che si sperimenta...
L’attacco di panico è una reazione emotiva, psicologica e fisica generato da eventi di forte preoccupazione e stress che può verificarsi sia in stato di quiete che di ansia. Esso genera un'improvvisa ed intensa paura che raggiunge l'intensità massima in pochi minuti. Il disagio che si sperimenta comprende sintomi sia fisici che psicologici.
I sintomi fisici
Derivano dall'attivazione del sistema nervoso simpatico e rispondono ad una logica di attacco-fuga. Questi sintomi possono essere:
- Neurologici (vertigini, sensazione di “testa leggera", tremore diffuso e vampate di calore)
- Urinari (improvviso e frequente impulso di urinare)
- Cardiovascolari (tachicardia, palpitazioni, aritmia, dolore o fastidio al petto, ipo o ipertensione, svenimento)
- Gastrointestinali (nausea, gastrite, reflusso, diarrea, colon irritabile)
- Neuro-muscolari (gambe traballanti, rigidità, torpore e formicolio, tensione muscolare, debolezza e affaticabilità)
- Respiratori (asma, sensazione di soffocamento, sensazione di nodo alla gola)
- Dermatologici (rossore del volto, eccessiva sudorazione, psoriasi)
I sintomi psicologici
Sono soggettivi e derivano dal modo in cui percepiamo ciò che ci circonda in relazione agli eventi che stiamo sperimentando. Questo modo di relazionarsi all’evento è fuori dal nostro campo di consapevolezza.
Questi sintomi si manifestano come:
- Paura molto intensa
- Paura di essere in procinto di morire o di perdere il controllo
- Paura di avere un infarto o un ictus
- Paura di impazzire
- Impulso a fuggire dalla situazione in cui sta avvenendo l’attacco
Come si riconosce un attacco di panico?
Per riconoscere che vi sia stato un attacco di panico devono verificarsi 4 o più dei sintomi tra tutti quelli sopraelencati, relativi quindi sia alla sfera fisica che psicologica.
I sintomi che sperimentiamo sono sempre l’espressione di un disagio, del modo con cui il nostro organismo ci comunica che “c’è qualcosa che non va” nella nostra vita. Questi disagi dunque possono aiutarci e diventare preziosi per conoscerci e vivere meglio. Possiamo dire che i maggiori fattori di rischio per gli attacchi di panico sono:
- Stress
- Dipendenze psicologiche
- Patologie in atto (ipertiroidismo, disturbi cardiaci ecc.)
Dopo aver escluso la presenza di eventuali patologie, dunque, è necessario fare riferimento ad un livello di conoscenza più profondo e ad un approccio psicologico consapevole di sé stessi.
Perché si manifesta?
Per capire le cause dell'attacco di panico è importante cominciare col valutare le proprie capacità di adattamento ai cambiamenti della vita, sia ambientali che emotivi. Una buona capacità di adattamento, infatti, fuga ogni possibilità di rimanere intrappolati in situazioni di stress e di ansia.
Solitamente le prime manifestazioni si presentano in relazione a difficoltà lavorative o affettive, come il licenziamento, una situazione precaria, un recente lutto, una malattia di una persona cara o di sé, divorzio, paura di perdere un genitore o i genitori, paura di essere abbandonati ecc.
Cosa fare?
Liberarsi definitivamente da questo disturbo non è sempre facile ed immediato perché, oltre a capire e conoscere profondamente sé stessi, è necessario apprendere dalla propria esperienza di vita che nulla deve essere sempre e necessariamente sotto controllo.
La vita deve essere anche imprevedibile ed in continua evoluzione, un viaggio verso nuovi e sempre diversi orizzonti che possiamo solo osservare, non modificare.
Conclusione
Nella vita c'è gente che si ammala e muore, ma c'è anche gente che guarisce. C'è gente che inciampa e muore, ma c'è anche gente che cade dal quinto piano e vive. Questo può solo insegnarci che non esistono certezze, nemmeno e soprattutto in ambito scientifico, l'unica certezza che abbiamo è che prima o poi lasceremo questo mondo.
Alla luce di questa consapevolezza possiamo solo decidere se arrivare alla fine come infelici combattenti sconfitti o come felici viaggiatori vincenti.
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