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Cuneo...e Provincia

2019-06-25 21:52:10

La provincia di Cuneo è una provincia italiana del Piemonte di 587 901 abitanti[2]. Contando anche le 10 città metropolitane, è la 29ª provincia italiana su 110 per popolazione[3], seconda per numero di comuni (247)[4], nonché quarta per superficie.

Storia

Venne istituita dal Decreto Rattazzi (Regio Decreto 3702 del 23 ottobre 1859).

Nel 1860 vennero assegnati alla provincia di Cuneo i comuni del mandamento di Tenda, già appartenenti alla provincia di Nizza ceduta alla Francia.

Nel 1947 cedette Tenda, Vievola, San Dalmazzo di TendaBriga Marittima e alcune frazioni dei comuni di Vinadio e di Valdieri alla Francia in virtù del trattato di pace di Parigi firmato dall'Italia il 10 febbraio 1947 al termine della seconda guerra mondiale.

Nel 1927 a Cuneo fu assegnata la sigla CU per le targhe automobilistiche, poi modificata nel 1928 in CN. Non ci sono prove che le targhe CU siano mai state realmente emesse e che non siano rimaste una pura teoria cartacea.

Morfologia

Le Alpi CozieMarittime e le Alpi Liguri la circondano rispettivamente a ovest e a sud, con un grande arco che solo a est della valle del Tanaro si abbassa in forme più dolci, trapassando al sistema collinare delle Langhe. I rilievi formano pertanto un grande bordo ad U, entro il quale si apre l'alta pianura solcata dal Po, dal Tanaro e dai loro numerosi affluenti. Sulla sinistra del Tanaro rientra nella provincia una porzione delle colline del Monferrato, che restringono la pianura fra BraSaluzzo e deviano il corso del Tanaro, che raggiunge il Po solo dopo aver aggirato da sud l'intero sistema collinare.

Nell'arco alpino i fiumi incidono verdi valli trasversali, che convergono a ventaglio verso la pianura. La valle più settentrionale è quella del Po che nasce alle pendici del Monviso, massima elevazione della provincia (3841 m), la minima Santo Stefano Belbo (170 m); seguono, quasi parallele, le valli dei torrenti VaraitaMairaGrana, affluenti di destra del Po, quelle della Stura di Demonte e del Gesso, le cui acque confluiscono nel Tanaro. Seguono le valli di alcuni affluenti di sinistra del Tanaro (VermenagnaPesioElleroCorsaglia), e la valle del Tanaro stessa. Le valli del Belbo e della Bormida, che tributano al Tanaro da destra, incidono e delimitano con altri corsi d'acqua i rilievi delle Langhe.

Clima e idrografia

Il clima ha caratteristiche di continentalità abbastanza spiccate, determinate dallo schermo che i rilievi oppongono alle influenze del pur vicino Mediterraneo. Ma la varietà dei fattori altimetrici e morfologici causa condizioni climatiche locali piuttosto diverse tra la zona alpina, le Langhe e la pianura, specie per quanto riguarda l'andamento delle temperature, le condizioni di soleggiamento e il comportamento dei venti. Estesi sono i boschi, specie nelle valli alpine e nella zona più elevata delle Langhe.

Dal punto di vista idrografico il territorio comprende l'alto bacino del Po e gran parte di quello del Tanaro. I corsi d'acqua che convergono a ventaglio nella pianura sono generalmente brevi e ripidi, con scarsa portata media, magre accentuate in inverno e piene talore violente in corrispondenza dei periodi più piovosi.

Valli della provincia di Cuneo

I corsi d'acqua che circondano Cuneo e convergono verso la pianura formano verdi valli i cui comuni erano generalmente organizzati in comunità montane, in seguito spesso sostituite da unioni di comuni. Partendo da Nord Est, le valli della provincia sono:

Le Valli Gesso, Vermenagna e Pesio formavano un'unica comunità montana. La Comunità montana della Bisalta comprendeva i territori delle valli Josina e Colla. Le Valli Mongia e Cevetta facevano parte della Comunità montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana. La maggior parte della Valle Belbo rientrava nella Comunità montana Alta Langa, mentre l'ultima porzione del Belbo all'interno della provincia di Cuneo faceva parte della Comunità montana Alta Langa e Langa delle Valli Bormida e Uzzone

Turismo

Un ruolo importante nell'economia provinciale è rivestito anche dall'industria turistica, data la ricchezza del territorio dal punto di vista enogastronomico, storico e paesaggistico.

Divenuti siti UNESCO nel 2014, i vigneti di Langa, Roero e Monferrato sono, per utilizzare le parole del World Heritage List, una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino. 

Da Alba, capitale delle Langhe, risalendo verso la collina di TreisoBarbaresco, l’occhio si perde tra i vigneti: curati con enorme attenzione, i filari si snodano regolarissimi a predita d’occhio, interrotti solamente da torri, cascinali e castelli.

Immersi in questo panorama mozzafiato, i 90 ettari di vigneto condotti dai soci della cantina Pertinace si estendono, in provincia di Cuneo, intorno ai comuni di Treiso, Barbaresco, Alba, Neviglie, Piobesi d’Alba, Magliano Alfieri;  e, nell’astigiano, ad Agliano Terme.

I vigneti di TreisoBarbaresco forniscono le uve per la produzione del Barbaresco Docg, un vino che nasce da assemblaggi di uve provenienti da diverse MGA di pregio e prodotto in circa 100.000 bottiglie.

Il Langhe Doc Pertinace condivide in buona misura la nobiltà del Barbaresco: viene infatti prodotto a partire da vigneti del cru Castellizzano, che nella sua parte superiore è incluso nella Docg Barbaresco e nella parte inferiore, divisa dalla soprastante solamente da un sentiero, dà vita al Langhe Doc. Prodotto seguendo lo stesso stile di vinificazione, il Langhe Doc Pertinace è il fratello, minore per età ma non per qualità, del Barbaresco Docg.

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