IL MIO AMICO ALBERT

Founder President

CHI FERMERA' LA PIOGGIA

2022-06-06 00:18:14

canzone dei Creedence ispirata e dedicata a quei giovani combattenti. “Chi fermerà la pioggia”. (guerra del Vietnam)

Purtroppo la storia non insegna, qui di seguito un testo del mio amico Albert.

Grazie Albert  per farci credere e sperare nella pace. 

E si ripete, maledettamente la storia coi suoi corsi e ricorsi si ripete.

Ero solo un ragazzo quando altri giovani poco più grandi di me venivano mandati in Vietnam.

Non si capiva già allora come quelli che giocavano a essere figli dei fiori, furono mandati a giocare con fucili e mitra.

Già allora le decisioni incomprensibili di chi era al caldo nei palazzi risultavano ancor più non essere comprese da chi, con stivali e divisa, calcava con passo pesante e distruttivo un territorio lontano.

Di quel tempo oramai lontano mi ricordo, che con gli altri amici, quando si suonava chiedevo loro di ripeterla una volta in più quella canzone dei Creedence ispirata e dedicata a quei giovani combattenti. “Chi fermerà la pioggia”. Già avrebbe fermato la pioggia interminabile delle estati in quella terra ma soprattutto chi avrebbe arrestato la pioggia di bombe e di spari che cadeva su quella povera terra.

E ora in un paese che ha il giallo del grano, l’azzurro del cielo nella propria bandiera ancora una volta la umana idiozia vuole aggiungere a questi due colori il rosso vivo color del sangue. Come vorrei che chi decide per questa idiota guerra e per ogni altra guerra nel mondo capisse che anche loro non sono eterni, che anche loro un giorno. guarderanno le margherite dalla parte delle radici perché anche loro da seppelliti torneranno semplice polvere. Ho un dolore nel cuore, il dolore che intravede la bellezza ferita del giallo dei capelli biodi che scendono incastonando gli occhi azzurri di quelle donne forti che comunque credono ancora nel futuro anche se ora appare loro incerto. Penso a questi ragazzi uguali nei loro sogni o desideri nonostante la divisa diversa. Penso alla inutilità di ogni colpo che il terrore fa loro sparare. Penso alle famiglie che vogliono il ritorno di un figlio vivo, perché un eroe morto non ha senso e resta inutile per tutti. Già la storia si ripete e quando si ripete nel male è davvero terribile e amplifica il non senso di ogni guerra.

Un ricordo mi riappare ed è il ricordo di quando da giovane studente trovai in un mercato delle pulci, un tascapane di un marines morto distante da casa e famiglia.

Quella specie di cartella verde militare mi accompagnò carica di libri per un po’`. Poi la regalai alla ragazza che stava con me allora. La vorrei qui ora, sarebbe di nuovo il simbolo di una guerra che fu inutile.Mi ricordo ancora al suo interno la scritta “J K e poi i n° di matricola”. DI questo ragazzo non resta nulla, solo il senso che aveva dovuto compiere un suo dovere senza capirne il motivo, il perché.

Che il cielo dia un segno, che davvero ogni uomo di buona volontà uniti a quelli che chiamiamo potenti trovino il modo di far ritornare la pace a trionfare. Che ognuno riesca ancora in quei paesi a vivere in serenità, a crescere i suoi figli ad ascoltare le storie dei propri anziani. Che il cielo torni finalmente azzurro e non più minaccioso e che nei campi gialli di grano si torni anche a correre e magari a far l’amore. Albert.