IL LIBRO ROSSO DI JUNG

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... sono giunto al luogo dell’anima e ho scoperto...

2021-04-04 19:29:16

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".... sono giunto al luogo dell’anima e ho scoperto che era un deserto torrido, desolato e sterile. Non vi è cultura creata dalla mente che sia sufficiente a trasformare la tua anima in giardino; io avevo curato la mia mente, che era lo spirito di questo tempo in me, ma non lo spirito del profondo che si volge alle cose dell’anima, al mondo dell’anima". 
Libro Rosso, Il deserto, p.236.
Chi trascorre la prima parte della vita prigioniero dello spirito di questo tempo e crede che l' anima possa  essere oggetto di giudizio e di sapere, viene invaso dall' inquietudine. Nel cap. del Libro 'il ritovamento dell'anima', Jung dice: ..lo spirito del profondo mi costrinse a parlare all’anima mia, a rivolgermi a lei come a una creatura vivente, dotata di esistenza propria. Quando uomini che hanno passato gli anni della loro formazione in un agire estroverso si rivolgono per la prima volta verso l’intimo, verso l’ignoto territorio dell’anima, subito raggiungono il deserto, il vasto nulla. Prima della rinascita giunge la dolorosa consapevolezza di essere stati a lungo morti; prima del sentimento, arriva la spaventosa coscienza di avere vissuto per anni come anestetizzati.
"Non potevamo sapere che facendo i maschi, rimboccandoci le maniche, tirando la pancia in dentro e il petto in fuori, stringendo le mascelle e forzando il respiro, costringevamo tanti sentimenti all’esilio nell’inconscio. E così quando iniziamo il viaggio interiore si teme che se si inizia a sbucciare la cipolla, a tirar via gli strati accumulati della personalità, forse sotto non si troverà nulla. Ci sono buone ragioni per temere una cosa del genere; sarebbe bellissimo se un vento caldo potesse passare sopra le nostre emozioni congelate e portare istantaneamente la gioia della primavera. Per essere liberi, occorre che le porte della prigione vengano spalancate e i sentimenti rinchiusi invitati invadano il cuore. Visto che ai bambini viene insegnato a non piangere, gli uomini devono imparare a versare lacrime. Gli uomini hanno molto da piangere prima di poter rinascere." (Sam Keen, The Disappearing Spoon).

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