Il Problema della religione per Jung

Jung sostiene di non aver mai trovato un solo paziente il cui problema fondamentale non fosse "religioso", intendendo riferirsi a quel processo di individuazione che nel microcosmo umano pone come fine dello sviluppo psichico quella stessa totalità che nel macrocosmo è rappresentata nell' immagine del divino. Concetto ostico e sicuramente di non facile comprensione per chi da neofita si accosta a Jung. Inoltre, centrale nelle sue riflessioni l'idea che la vita umana è un viaggio verso l'autorealizzazione dell'inconscio, ma,anche qui non è facile! Riconoscere l'esistenza di quegli aspetti inconsci, oscuri e sgradevoli della nostra personalità che si oppongono all'io cosciente, ammissione indispensabile per conoscere se stessi e le proprie ombre, incontra una notevole resistenza (uno spauracchio) per chi possiede un Io molto consolidato. 
La  crisi privata di Jung, rappresenta il dramma di ogni uomo che abbia il coraggio di confessare il caos del suo inconscio personale nel confronto con la sua Anima ritrovata..
Le sue intuizioni sprigionano lampi di luce che illuminano a giorno le  menti di  tutti coloro che sono in cammino verso la propria evoluzione personale. Ma questi lampi di luce possono essere percepiti solo da chi li possiede già in incubazione per suo conto.