IL FATTO DEL GIORNO

Storia & Antichità

19 Settembre

2019-09-19 09:58:33

1973 - I fratelli Montgolfier organizzano in presenza del re di Francia Luigi XVI e della consorte Maria Antonietta nei giardini della reggia di Versailles il primo volo sulla mongolfiera, un pallone aerostatico di loro invenzione.A bordo un'oca, una pecora e un gallo.

Joseph Michel e suo fratello Jacques Etienne Montgolfier nacquero ad Annonay, nei pressi di Lione (Francia) da  una ricca famiglia proprietaria di una fabbrica per la lavorazione della carta

Caratterialmente molto diversi, Etienne era portato per gli affari, subito dopo gli studi tornò a casa per occuparsi dell'attività familiare; Joseph invece era un sognatore, intelligente e creativo per natura. La sua spontanea curiosità gli permise da autodidatta di raggiungere un'eccellente formazione nelle allora emergenti scienze fisiche.
Si presume infatti che sia stato proprio Joseph ad ipotizzare la possibilità di costruire un pallone aerostatico in grado di volare grazie all’aria calda.
Mentre osserva un falò, si rese conto che alcune parti del fuoco si sollevano verso l’alto, giungendo alla conclusione che il fuoco contienesse un gas dotato di una caratteristica peculiare, la “levità”.

I suoi esperimenti cominciarono nel 1782.

Joseph costruì un contenitore in legno ricoperto di un leggero tessuto di taffettà. Sotto il contenitore accese un falò di carta, l'oggetto si sollevò rapidamente dal suo supporto fino a urtare il soffitto.
Joseph convinse poi il fratello a costruire un primo aerostato ad aria calda scrivendogli le seguenti poche, profetiche parole: "Presto, procurati una buona dose di taffetà e di corde, e ti mostrerò uno dei più sbalorditivi fenomeni al mondo!".
Da quel momento in poi i due fratelli lavorarono assieme al progetto.

I Montgolfier decisero di svolgere una dimostrazione pubblica del funzionamento dell'aerostato ad aria calda, stabilendo così la paternità dell'invenzione.
Realizzarono un apparecchio a forma di pallone sferico, rivestito con tela di sacco e tre strati interni di carta sottile. L'involucro sviluppava un volume interno di quasi 790 m3 d'aria e pesava 225 kg. Era composto da quattro parti (la cupola e tre segmenti laterali) tenute assieme da 1.800 bottoni. Una "rete da pesca" in cordame applicata all'esterno fungeva da rinforzo della struttura.

Il 5 giugno del 1783 l'aerostato fu fatto volare nella ad Annonay, di fronte a un gruppo di notabili degli "états particuliers". Il volo coprì circa 2 km, durò 10 minuti e raggiunse l'altitudine stimata di 1.600-2.000 metri.

La notizia del successo raggiunse rapidamente Parigi.

Luigi XVI, preoccupato sui possibili effetti del volo in alta quota su degli esseri viventi, proibì qualsiasi volo da parte di persone fino al momento della certa funzionalità dell'invenzione.

Il 19 settembre del 1783 nei giardini del palazzo reale di Versailles, dinanzi al re Luigi XVI e alla regina Maria Antonietta
l'"Aerostate Révellion" fu fatto volare con a bordo i primi aeronauti viventi: una pecora, un'oca ed un gallo, collocati in un cesto appeso alle corde del pallone.
Il volo durò circa 8 minuti, coprì circa 3 km e raggiunse un'altezza di circa 500 metri.

A seguito del successo ottenuto, i due fratelli si misero subito al lavoro per costruire un aerostato in grado di volare con un equipaggio umano.
Il primo volo libero fu realizzato il 21novembre 1783: il marchese d’Arlandes e Pilatre de Rozier si innalzarono a circa 100 metri di altezza, sorvolando la capitale francese.

Negli anni seguenti, a seguito della scoperta dell’idrogeno, avvenuta nel 1766 e parallelamente agli esperimenti di Montgolfier con l’aria calda, si cominciò a sperimentare l’aerostato a gas di idrogeno.
Il 7 gennaio 1785 venne compiuto,attraverso La Manica, il primo volo con un pallone ad idrogeno.

Il 14 settembre 1984 per la prima volta un uomo, l’americano Joseph Kittinger, attraversò con una mongolfiera l’Oceano Atlantico e il 3 luglio 2002 Steve Fossett, divenne famoso per aver compiuto il giro della terra in mongolfiera, in solitario.