Ilaria Giovanetti

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QUANTO SEI SCHIAVO DELLE TUE EMOZIONI?

2019-11-20 16:43:10

Ogni volta che ascolto questa canzone, la mia mente torna istantaneamente al periodo in cui ho ricevuto il mio primo due di picche, nell’ormai lontano dicembre 2004!

Facevo la seconda media e in vista della chiusura per le vacanze di Natale, c’era la festa di tutte le classi della scuola.

Tra la folla e la confusione potevo notare il disinteresse del ragazzino per cui avevo perso la testa, circondato dagli amici di sempre. Ricordo persino com’era vestito. 


Non era il più bello della scuola, ma lo era per me. Era diverso, mi affascinava. Sentivo che aveva un mondo tutto suo da esternare… e il mio sesto senso non sbaglia mai, oggi è un artista.

La ciliegina sulla torta erano i suoi occhi blu… e lo sguardo magnetico faceva il resto.

Mentre il mio Cuore innamorato andava in mille pezzi per un Amore non corrisposto, c’era questa canzone di Tiziano Ferro a tutto volume che rendeva tutto più drammatico e incorniciava quella scena nella mia memoria più profonda.


Mi gasavo tantissimo quando arrivava il pezzo:


“…e più mi vorrai

e meno mi vedrai

e meno mi vorrai 

e più sarò con te…”


Sapevo che dovevo attraversare quel momento straziante, ma anche che un giorno avrei avuto la mia rivincita. E anche qui, il mio sesto senso ha avuto la meglio!



TRAGEDIA D’AMORE A PARTE, COS’HA FATTO IL CERVELLO?

Ha utilizzato quella canzone come mezzo per tornare in quel momento! Si è ancorato a quel giorno e mi da la possibilità di riviverlo vividamente a distanza di anni, ogni volta che ci penso o che l’ascolto. 

Ovviamente dopo 15 anni lo ricordo con tenerezza! Non mi fa più stare male, per il semplice fatto che non è più importante per me, ma se fossi ancora suscettibile a quel ricordo senza saper gestire le mie emozioni? Sarei schiava di un’emozione non utile appartenente a un momento che non esiste più. 


LE EMOZIONI NON ARRIVANO PER CASO



Registrare e filtrare le esperienze che crei è un processo interno naturale che la tua mente fa di continuo e in modo automatico. 

Questo processo ti permette di dare un significato personale alle cose e, come conseguenza, di provare emozioni. 


Le emozioni, quindi, non arrivano per caso come erroneamente si pensa! 

Sono il prodotto di una serie di azioni ben precise. Nello specifico, sono la somma della fisiologia (postura, respirazione, accessi oculari, microespressioni facciali, ecc) e dell’insieme di ciò che vedi, ascolti e provi quando mentalmente ricrei un momento passato che non esiste più, quando anticipi un momento futuro, o quando crei un momento che può addirittura non accadere mai.  


Conoscendo come funziona questo meccanismo, puoi imparare a creare emozioni utili e a gestire quelle meno utili!


TU CHE RUOLO VUOI AVERE? VITTIMA O ARTEFICE DELLE TUE EMOZIONI?

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Ti aspetto! 

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