“Nei Gong” - Trasformazione ed Evoluzione

Col termine Nei Gong si identificano una tipologia di esercizi e metodi che nella antica tradizione taoista venivano definiti “L’arte di nutrire l’essenza e la vita”.
In altri termini potremmo dire che promuovono lo sviluppo consapevole dell’”intelligenza corporea”.

Intendendo per “corpo” non il semplice aspetto fisico/materiale ma, in una visione olistica che accomuna le più moderne e avanzate scienze con la più antica cultura di tradizione taoista, il processo che manifesta e incarna la vita stessa.
Nel nostro corpo ogni cellula è in stretta e costante relazione e dialogo con tutte le altre: qualsiasi sensazione, emozione, informazione è all’istante condivisa tramite diversi sistemi di comunicazione. Si tratta di una rete armonica che permette all’organismo di rispondere a ogni esigenza seguendo la via più elementare con la massima efficienza e con il minimo dispendio di energie in ogni sua funzione. 

Nelle arti marziali interne cinesi, all’origine degli esercizi di Nei Gong vi è una regola fondamentale a cui non si può prescindere:

Yi – Qi – Li

Con Yi si intende l’intenzione della mente,
Qi l’energia e Li gli aspetti fisici.

 La descrizione completa del processo è:
l’intenzione guida (Yi),
l’energia segue (Qi),
il corpo esegue (Li).

Così come un batterista deve rendere libero e indipendente ciascuno dei quattro arti per suonare agevolmente qualsiasi spartito o sostenere imprevedibili ritmi sincopati in una unica armonica esecuzione, il metodo di lavoro interno della Nei Dan School (Scuola dell’Alchimia Interna) mira a massimizzare singolarmente ciascuna qualità e potenzialità dell’essere umano (siano esse fisiche, energetiche o mentali) per poi reintegrarle armonicamente.
In questo modo si prende coscienza delle relazioni che intercorrono tra le parti in gioco, comprendendo le chiavi fondamentali di tali processi.

La conoscenza e l’esperienza acquisite con questo percorso genera una reale consapevolezza di sé. Questa nuova consapevolezza, acquisita in uno stato in cui il praticante si trova ad essere contemporaneamente oggetto, soggetto e processo dell’esperienza, è già di per sé altamente trasformativa ed evolutiva.
È così possibile costruire in modo consapevole nuove relazioni tra corpo, mente e energie, ricostruendo nuove abitudini e memorie inconsce, nuove reazioni riflesse: vengono totalmente riscritti gli schemi motori, le risposte inconsce e le memorie del corpo.

I vecchi schemi, non più reiterati, perderanno il loro potere.

Dalla nuova ricombinazione di intenzioni-percezioni-azioni potranno così sorgere particolari e talora sorprendenti qualità, capacità e percezioni. Si tratta di una vera e propria trasformazione alchemica interna ed interiore.
Nelle arti marziali interne un passaggio fondamentale è la trasformazione dell’energia interna in forza fisica, conosciuto come “trasformare il Qi in Jing”: attraverso un gesto completamente vuoto e rilassato si genera una potente azione fisica in grado di risolvere un combattimento.
Il lavoro è nascosto così come non è evidente il lavoro del motore e di tutti gli organi di trasmissione in una ruspa all’opera. Anche la zampata sciolta e aggraziata di un gatto può esprimere una forza estremamente maggiore rispetto a ciò che il nostro sguardo può cogliere.