Molteplici sono i fattori che possono produrre a lungo termine una condizione che predispone il corpo a traumi: infiammazioni e usura del sistema osteo-articolare e in particolare del rachide.
A volte il riposo in posizione supina può alleviare il dolore e dare riposo ad una schiena affaticata e dolente.
Questa non è, però, la soluzione!
Stando troppo in posizione di riposo, la schiena perde di tono muscolare e vigore, indebolendosi progressivamente sempre più.
Il dolore è una strategia del corpo che ha la funzione di limitare i movimenti, per evitare di causare ulteriori traumi in una condizione già compromessa.
Questa naturale strategia del corpo non va combattuta con antidolorifici che escludono l'allarme al fine di continuare nelle azioni quotidiane come se nulla fosse: occorre piuttosto ascoltare i segnali del corpo.
Una volta passata la fase acuta è necessario ridare elasticità e movimento al corpo. Il dolore è il campanello di allarme che ci avverte della correttezza o meno del gesto. Gli esercizi debbono essere svolti con precisione e attenzione, amplificando il gesto senza mai indurre il segnale di dolore. Nel praticare gli esercizi lo scopo è sciogliere le tensioni, i blocchi, le memorie del dolore che impediscono il normale funzionamento della zona interessata.
La colonna vertebrale è saldamente ancorata al bacino nella zona sacro-iliaca. Per questo è importante, per la salute del rachide, che il bacino esaudisca la sua funzione di basamento stabile ed elasticamente ammortizzato, sia per la funzione statica che dinamica.
Un corretto lavoro di riallineamento e rinforzo del rachide deve assolutamente prevedere una serie di esercizi mirati a ristabilire potenza ed elasticità all'area delle anche e bacino.