SESSO al FEMMINILE: Orgasmo clitorideo o vaginale? Sono veramente due cose diverse? (prima parte)
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SESSO al FEMMINILE: Orgasmo clitorideo o vaginale? Sono veramente due cose diverse? (prima parte)
2019-09-08 23:25:34
Si parla spesso di orgasmo femminile clitorideo o vaginale, ma in realtà ben pochi uomini sanno veramente di cosa si tratta. E soprattutto non conoscono a fondo i segreti legati alla percezione del piacere dell'organo sessuale femminile. In questo articolo sveliamo alcune cose fondamentali.
Spesso si parla di orgasmo clitorideo e/o vaginale. Sono veramente due cose diverse? E qual è il "migliore"?
Il sospetto che il clitoride avesse un ruolo nell’orgasmo femminile ha cominciato a farsi largo nel momento in cui si osservò che una donna si masturba massaggiando proprio quell’area anatomica. Freud teorizzò che l’orgasmo clitorideo fosse il segno di una personalità immatura e questo è stato sicuramente il frutto dei primi tentativi organici di dare spiegazioni ai fenomeni e ai comportamenti umani e probabilmente risentiva di una visione funzionale dell’orgasmo. In effetti mentre il vaginale è utile alla natura per ottenere la procreazione, quello clitorideo non avrebbe senso.
Ma cos'è l'orgasmo femminile?
Il meccanismo fisiologico è conosciuto, si tratta di 15 contrazioni muscolari consecutive che possono ripetersi altrettanto intense dopo qualche decina di secondi, provocando lo stesso piacere, e che possono essere scatenate stimolando due punti diversi anzichè uno solo: clitoride e vagina. (Che cos’è l’amore – M.R. Procenzano ed. focus libri)
I nervi situati sulla punta del clitoride comunicano direttamente con il centro del piacere sessuale nel cervello: quando vengono stimolati, sollecitano l’attività elettrochimica finchè essa non raggiunge una soglia precisa, scatenando un’esplosione di impulsi e rilasciando dopamina, ossitocina ed endorfine, sostanze neurochimiche che provocano benessere e attaccamento. L’intero anello di tessuti che circonda l’apertura vaginale , l’uretra e il settore esterno della vagina, sono infatti collegati da nervi e vasi sanguigni alla punta del clitoride. L’insieme di tutti questi tessuti è responsabile dell’eccitazione che porta all’orgasmo.
( Il cervello delle donne — louann Brinzendine)
In pratica il clitoride funzionerebbe come una specie di molla che viene caricata fino a raggiungere una determinata soglia in cui scatta rilasciando tutta la sua energia.
Va precisato che, come per gli uomini, i genitali non sono tutti uguali e possono variare sia per dimensione che per caratteristiche, (alcuni hanno una eiaculazione precoce e altri ritardata), anche i genitali femminili non sono tutti uguali, cosa di cui non ci si rende conto perché per la gran parte interni.
Orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale sono fenomeni diversi?
Una opinione abbastanza diffusa tra i ricercatori è che non esista una contrapposizione tra i due fenomeni ma che in realtà si tratti della stessa cosa. Non esiste un orgasmo vaginale contrapposto a un orgasmo clitorideo. In pratica l’idea che si tratti di due fenomeni diversi sarebbe dovuta ad una percezione distorta legata alle peculiarità dei vari organi sessuali femminili per cui una può raggiungere l’orgasmo solo grazie alla stimolazione del clitoride e un’altra grazie ad una stimolazione vaginale, ma alla fin fine il meccanismo sarebbe identico (come è identico il meccanismo dell’orgasmo per tutti gli uomini).
In realtà non tutti condividono questa opinione. Il neuroendocrinologo B.R. Komisaruk ha effettuato un esperimento su un campione di 11 donne. A queste ha chiesto di stimolare i propri genitali mentre erano monitorate da uno scanner cerebrale. Durante l’orgasmo dovuto alla sola stimolazione vaginale il cervello rispondeva in maniera diversa rispetto all’orgasmo dovuto alla sola stimolazione clitoridea. Questo esperimento potrebbe rimettere tutto in discussione e potremmo arrivare alla conclusione che l’orgasmo vaginale abbia delle caratteristiche proprie e non sia legato alla stimolazione del clitoride.
Quanto dura un orgasmo femminile? Differenza tra realtà e percezione.
I ricercatori R.Levin e G.Wagner in una loro ricerca su un campione di 28 donne invitate a masturbarsi, scoprirono che la metà di loro aveva avuto un orgasmo di 26 secondi, (misurarono l’aumento di sangue alle pareti vaginali), ma le interessate indicavano una lunghezza temporale inferiore della metà o più (come suol dirsi il tempo vola quando ci si diverte!) in ogni caso la media di un orgasmo femminile è di 20 secondi.
Perchè alcune donne non sono in grado di avere un orgasmo vaginale ma solo clitorideo?
Marie Bonaparte cercò di dare una spiegazione anatomica al perché alcune donne potessero provare l’orgasmo solo grazie alla stimolazione clitoridea, individuando la regola del pollice, secondo cui se la distanza tra il clitoride e la vagina di una donna è inferiore a quella tra la punta del suo pollice e la fine della falange, (come da immagine), allora lei potrà avere orgasmi anche durante la penetrazione, in caso opposto sarà più difficile.
La spiegazione della teoria è semplice, in realtà il bacino dell’uomo muovendosi avanti e indietro, (e anche più limitatamente dal basso verso l’alto quando si spinge), va a toccare e massaggiare il clitoride, più la distanza dell’organo dalla vagina aumenta meno probabilità ci saranno che il bacino dell’uomo riesca a toccarlo aumentando la difficoltà di raggiungere l’orgasmo con la penetrazione.
Una ricercatrice ha affermato di aver verificato la correttezza della teoria però non si può escludere che, almeno in una parte dei casi, la causa potrebbe essere dovuta a una minor reattività dei tessuti vaginali.
Nella situazione individuata da Marie Bonaparte si può provare ad usare posizioni amatorie che permettano una stimolazione del clitoride anche se troppo distante dalla vagina come ad esempio quella dove lui sta sotto e lei sopra. La donna in questo modo può muovere il bacino in modo da stimolare il clitoride e raggiungere l’orgasmo durante la penetrazione. Anche la pratica del Qi Gong spinale può essere utile allo scopo, una disciplina che, nata per favorire la salute della colonna vertebrale rinforzando i muscoli che la sorreggono, ha come effetto collaterale l’aumento della mobilità dell’area delle vertebre lombari e quindi del bacino.
Prima di darsi per vinti, e provare quindi rimedi ben più impegnativi quali la chirurgia, (come in effetti fece Marie Bonaparte), ci sarebbe un’ultima cosa da tentare: provate a tagliare tutti i peli attorno alla vulva, (meglio se rade la zona genitale anche lui), perchè potrebbero attutire il contatto tra i bacini degli amanti. Non so fino a che punto questo stratagemma possa rivelarsi risolutorio ma come dice il proverbio: tentar non nuoce.