ROMANZO/ SHERAZADE dalla parte di LEYLAN (seguito) di Chiara Luna Rey

2 - LEYLAN e il PROFUMO DEL GIGLIO

Leylan si alzò quel mattino un po' stordita, ancora umida e trasognata dall'incontro con Roh. Stette così, quasi in contemplazione, distesa sul letto a baldacchino, col filo dell'aria fresca che le solleticava il viso ed i capezzoli nudi. Non aveva voglia di lasciare quella dimensione voluttuosa a metà strada tra il sogno e la veglia. Ad occhi aperti, cercò di trattenere le ultime immagini di Roh, mentre la baciava dappertutto, la accarezzava ancora dolcemente e poi sollevandola sulle braccia forti la cullava stringendola a sé come una bambina, deponendola infine tra le coltri del letto. 

Le era parso effettivamente un bel sogno. Ma il gusto della sua bocca, i segni sul suo collo, il profumo del suo sesso non la potevano ingannare... Roh era stato lì ed avevano fatto l'amore, come la prima volta a Tanja, quando era ancora una fanciulla. Ed il blu del mare si confondeva ancora nei loro occhi.

E poi Roh era svanito nel nulla, come sempre.

Ancora presa da mille pensieri su di lui, mentre le sue mani affusolate percorrevano lievemente le linee del suo seno, Leylan sentì un rumore di voci più forte provenire dal mercato sottostante il palazzo. Quasi trasalì, destandosi da quella culla di tepore e morbidezza che erano le sue lenzuola di seta ed i suoi sensi ancora accesi e decise d'alzarsi. Tirandosi in piedi sentì improvvisamente un profumo intenso e molto dolce, lo riconobbe subito: anche quella volta Roh le aveva lasciato un giglio bianco sopra il cuscino dove avevano fatto l'amore la sera prima. Corse a prenderlo, lo annusò con intensità, quasi a volerne strappare i segreti, e poi se lo aggiustò tra i capelli. 

Era un bellissimo fiore. E lei nuda, davanti allo specchio a forma di luna, era bellissima.

(To be continued)