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ROMANZO/ SHERAZADE dalla PARTE di LEYLAN di Chiara Luna Rey (parte terza) - Il mercato di Melilla

2019-10-01 20:26:33

Dopo il caloroso incontro con Roh, le avventura di Leylan continuano con la sua fuga dalla città di Melilla. Ancora oggi Melilla è un posto unico: è sia una città che una comunità autonoma della Spagna, ma si trova in Africa. In arabo: مليلية , Malīliya; in berbero: ⵎⵔⵉⵞ, Mrič "la bianca" o ⵜⴰⵎⵍⵉⵍⵜ,

Melilla: ultima colonia d'Africa

Melilla è oggi una piccola città di 80.000 abitanti fondata, pare, dai fenici; è un possedimento spagnolo da circa 500 anni, da quando cioè los reyes catolicos, i re cattolici, quelli che finanziarono Colombo, ricacciarono i mori oltre lo Stretto di Gibilterra.

"Franz è il mio nome e vendo la libertà
a chi vuol passare dall'altra parte della città.
Compra il biglietto e non ti pentirai
per quello che ti do non costa assai"

(E. Bennato, Franz è il mio nome)

3 - Il MERCATO di MELILLA

Il rumore dalla strada si fece più forte. E Leylan si incuriosì ulteriormente. Si passò velocemente l'acqua sul viso e sul collo, si avvolse in un'ampia sciarpa damascata e si spostò ad un lato della finestrella obliqua. 

Vide di sbieco una donna piuttosto anziana, dal volto segnato da rughe pesanti e coperta da stracci, dietro ad una bancherella di frutta secca che agitava la testa e le mani, inveendo a voce alta contro un gruppetto di ragazzini che stavano ridendo, rubando a manciate i piccoli frutti.

Ma non fece in tempo a veder finire la scena: sentì in quel momento un lungo fischio tagliare l'aria ormai calda della tarda mattinata, ed uno schiocco secco di frusta sul selciato... Erano le guardie del re. Giunte come in un lampo sui loro sontuosi cavalli. 

Un attimo e i ragazzini fuggirono a gambe levate, per direzioni diverse. Chi salendo di corsa verso la rocca antica, chi incuneandosi per le stradicciole scoscese che portavano al mare. In un attimo la vecchia fu di nuovo sola. 

Una guardia scese da cavallo nei pressi del suo banchetto e parve chiederle informazioni, con fare circospetto.

Leylan capì che non le rimaneva molto tempo. Sicuramente erano lei che stavano cercando. Il suo cuore tornò a battere a mille. Ma per il terrore di essere scoperta, questa volta.

Leylan, l'ultima favorita di Assan, che aveva osato fuggire di notte dal palazzo del suo sultano per guadagnarsi nuovamente la libertà. Sapeva a cosa andava incontro se l'avessero presa. La morte sarebbe stata la pena minore!

Prese le sue poche cose e le buttò in un ruvido lenzuolo a righe, infilò dei panatalonacci di canapa che le aveva lasciato Beba ed una camiciola di garza bianca da uomo, si tirò i lunghi capelli in una crocchia strettissima e si bendò la fronte con un panno scuro, infine s'appoggiò su una spalla una stola di pelle scamosciata, si conciò il suo bellissimo viso di perla con l'hennè scuro, prese coraggio ed il suo piccolo fagotto ed uscì velocemente dall'alcova.

Prima di andare via, annusò per l'ultima volta il giglio che le aveva lasciato Roh... E poi lo tuffò nel bianco catino vicino allo specchio. Sapeva che lì non sarebbe più tornata.


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