DA WILLI PASINI A PATRIZA VALDUGA!! Il passo non è breve...

(Da un mio vecchio Blog — 27 novembre 2007 15:31)

Desiderio... Femminile, singolare..!!

"Desiderare il desiderio" è un libro di Willi Pasini che lessi in treno alcuni anni fa, non acquistato, ma trovato come inserto speciale ad un noto settimanale femminile. lo sto rileggendo ora con più gusto, trovandolo molto acuto e forse ancora più adatto ai tempi odierni, di quanto non lo fosse nel 2000 (sarà questione d'età!).

Ieri sera, prima d'addormentarmi, mi sono soffermata, oltre che sulla piacevole introduzione, anche sul primo capitolo del libro, che parla della storia del desiderio. E tra i tanti riferimenti letterari, ne riproduco una parte, che a mio avviso è significativa, perchè riguarda le cosidette "Voci Proibite".

"(...) La difficoltà di capire come le donne vivessero l'amore e il desiderio dipende perciò dal fatto che quel che ci rimane in merito a quest'argomento è stato scritto dagli uomini. Lo sottolinea un grande storico, Geoges Duby, che nel suo libro 'I peccati delle donne del Medioevo', racconta le terribili persecuzioni nei confronti delle donne ritenute tentatrici e lussuriose, facendo notare che a parlare di loro sono uomini, ingabbiati nei loro pregiudizi, costretti inoltre dalla disciplina del proprio ordine (sono confessori, predicatori, alti prelati) a tenersene lontano e a temerle: quel che ci arriva dei desideri femminili, quindi, della loro realtà quotidiana, non è che un pallido riflesso.

Mentre l'uomo aveva il diritto di desiderare, la donna paradossalmente aveva tutt'al più il diritto di cercare di essere desiderata. Le alternative, poi, se non trovava marito, erano spesso il convento o la strada. A lei si attribuivano poteri diabolici: era considerata infatti figlia dell'Eva tentatrice del paradiso terrestre, e quindi portatrice di un desiderio demoniaco. (...)

In un mondo in cui solo gli uomini possono trovare parole per i loro ardori, Saffo, con le sue passioni, è stata dunque una voce rara, come rare sono state nei secoli, le altre voci femminili. 

Sarà la 'scandalosa' Anais Nin, negli anni Trenta, a scrivere racconti ad alta gradazione erotica, raccolti nel 'Delta di Venere'. E mentre qualche anno fa la spagnola Almudena Grandes, o la francese Alina Reyes, hanno fatto discutere per i loro romanzi dichiaratamente hard, in Italia non c'è una tradizione di scrittura erotica femminile. Solo adesso stanno cominciando i primi 'esperimenti', come dimostra la raccolta 'Nella città Proibita', in cui quattordici scrittrici, tra cui Dacia Maraini, Rossana Campo e Lidia Ravera, hanno raccontato a modo loro il desiderio e la seduzione; come dimostrano anche i sonetti erotici di Patrizia Valduga, cento quartine dove la poetessa si 'permette' rime un tempo impensabili per una donna:

"Piscia, ma a patto che ti tenga io il cazzo:

proprio così, se vuoi che lo ribaci.

Guarda guarda... Ti fingi in imbarazzo?

Quanto mi piaci! Dio! Quanto mi piaci!".

Interessante il modo di esprimere i concetti di Pasini, ma direi.. Grande Patrizia Valduga!!

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