Crescere insieme
La mitologia di Hawai'i
Nella mitologia Wakea, Papahanaumoku e la loro figlia Ho'ohōkūkalani, hanno contribuito considerevolmente all’emersione delle isole hawaiane: Wakea, il Padre-Cielo, si è unito con Papahanaumoku, la Madre-Terra, unione dalla quale sono nate le isole Hawai'i.

Nella mitologia Wakea, Papahanaumoku e la loro figlia Ho'ohōkūkalani, hanno contribuito considerevolmente all’emersione delle isole hawaiane: Wakea, il Padre-Cielo, si è unito con Papahanaumoku, la Madre-Terra, unione dalla quale sono nate le isole Hawai'i e Maui.
Dalla relazione amorosa di Wakea con Ho'ohōkūlalani sono nate le isole Moloka'i e Lana'i.
Wakea e Papa tornano nuovamente insieme e nascono le isole Oahu, Kaua'i, Ni'ihau e per ultima, Kaho'olawe.
Dall’unione tra Ho'ohōkūkalani e Wakea è nato un bambino storpio Hāloakalaukapalili, il quale, morto, è stato sepolto nella terra dove poi si sviluppò la prima pianta del Taro.
Un secondo bambino, Hāloanaka, era sano e formó la prima generazione di hawaiani/e.

Protezione e stimolazione della cultura
La popolazione originaria delle Hawai'i discende da marinai delle zone polinesiane.
Come si evince in breve dalla storia, le prime colonie ed i primi coloni approdarono dalle Marquesas e da Samoa.
I primi contatti duraturi con i bianchi ebbero luogo il 18 gennaio 1778, quando entrambe le navi del capitano navigatore inglese Cook‚ Resolution e Discovery, vennero avvistate da O’ahu e due giorni più tardi si arenarono a Kaua’i.
A quel tempo la popolazione delle isole Hawaii ammontava – il dato dipende dalla fonte e dalla valutazione – ad un numero compreso tra 400'000 e 1'000'000 persone. Entro breve tempo venne decimata da malattie sino allora sconosciute.
Così nel 1822 vivevano ancora sulle isole solamente 200'000 hawaiane ed hawaiani, nel 1836 108'000, nel 1878 solo 48'000, nel 1890 39'000, nel 1922 soltanto 24'000.
Nel 2003 Martha H. Noyes, che ringraziamo per queste indicazioni, ha dedicato il suo libro”Then there were none”, agli unici 5000 hawaiane ed hawaiani puri. Il resto dei circa 1,1 milioni di abitanti conteggiati, comprende uomini di diverse origini culturali e sociali.
L’introduzione di missionari, imprenditori e lavoratori provenienti da innumerevoli altre terre, fu accompagnata dall’accettazione e dall’apprezzamento della cultura originaria, della ka po’e kahiko (la gente dei vecchi tempi) e del loro stile di vita.
Il filo con gli antenati, comunque, non si strappò mai completamente. Anche nei momenti più duri per l’economia ci fu qualche studioso che si impegnò diligentemente al fine di garantire il mantenimento della cultura precedente. Nel 1970 ebbero inizio seri sforzi per far in modo che le tradizioni hawaiane non scomparissero (ovenissero banalizzate).
Con il nome “Hawaiian Renaissance” si sviluppò un movimento che comprese le più importanti parti della cultura; così come i tradizionali, per quanto possibile autentici, Hula, lingua originale, arte ed artigianato.
Si può rilevare inoltre l’esistenza di un reale movimento indipendentista. Ciò che ebbe inizio con pochi, si espanse e raggiunse il culmine il 17 gennaio 1993, ultimo giorno della “ONIPA’A” (la centenaria osservazione della caduta della monarchia hawaiana).
Venne riconosciuta l’esigenza di una formazione di base anche nella lingua e nella cultura hawaiana e di conseguenza sviluppata nelle scuole ed addirittura i corsi di studi universitari compresero spazi hawaiani.
Gli sforzi per una maggiore fiducia in se stessi da parte degli hawaiani si notano sempre di più.
(Fonte principale: Niklaus R. Schweizer,Turning Tide – the Ebb and Flow of Hawaiian Nationality;trovare a Links/Libri).
Hawai'i - Lingua
La lingua, chiamata Hawaiianisch/Hawaiisch dai tedeschi, Hawaiian dagli americani, hawaiien dai francesi e hawaiano dagli italiani, si chiama, nella lingua dei nativi, proprio come il gruppo di isole sulla quale essa viene parlata: Hawai’i. L’apostrofo ('okina) contrassegna una consonante occlusiva gutturale.
L’hawaiano viene parlato esclusivamente alle Hawai’i ed appartiene alla famiglia delle lingue polinesiane, diffusasi in un triangolo nel pacifico centrale, l’angolo a nord del quale forma le Hawai’i. Nell’angolo sud orientale del triangolo si trova l’Isola di Pasqua (Rapanui), nell’angolo sud occidentale la Nuova Zelanda (Aotearoa).
Alla stessa famiglia appartengono anche Samoano, Tonga, Maori e Tahitiano.
In hawaiano esistono cinque vocali (a, e, i, o, u), sette consonanti (h, k, l, m, n, p, w) ed una consonante occlusiva gutturale, 'okina, perciò in totale 13 fonemi. L''okina non viene solo pronunciato, ma anche scritto, poiché esso può cambiare totalmente il significato di una parola: per es. Lānai (terrazzo) - Lāna’i (l’isola Lāna’i), kai (acqua di mare) - ka'i (portare, condurre)
CosI si comporta inoltre con la lunghezza delle vocali. La differenza è qui indicata da un Makron (kahakō): per es. nāna (appartenente a lei/lui) - nanā (provocare) nānā (guardare) pa'ū (umidità) - pā'ū (gonna per hula) - pa'u (lavorare duro a qualcosa)
Scrittura:
Fino al 1820 circa, alle Hawai’i una vera e propria scrittura era sconosciuta. Solo allora venne introdotta la lingua scritta, e precisamente dai missionari della nuova Inghilterra provenienti dagli Stati Uniti. Essi si decisero per l’alfabeto latino, lasciando però scomparire le lettere b, d, r, t e v.
Diffusione della lingua allora ed oggi
Dal 1880 le hawaiane e gli hawaiani vennero sempre più forzati ad imparare la lingua inglese e ad utilizzarla quotidianamente.
Nel 1902 venne chiusa l’ultima delle 150 scuole sotto la direzione hawaiana che ancora esistevano dal 1880.
La totale scolaresca da allora in poi dovette frequentare scuole nelle quali veniva parlato esclusivamente inglese. Per questo la lingua hawaiana all’inizio del XX secolo era quasi totalmente scomparsa dalla vita pubblica.
Essa conobbe però, fortunatamente, dal 1970 circa, un proprio rinascimento.
Oggi in speciali asili (Nā Pūnana Leo) nelle scuole, fino alla laurea, viene insegnato l’hawaiano.
Vengono anche offerti sempre più corsi di lingua per adulti, e non ultima la grossa diffusione della musica hawaiana porta i suoi frutti. Il numero di coloro che parlano hawaiano aumenta per fortuna costantemente.
Esempio di lingua:
He aha ka 'oukou hana ma ka Pūnana Leo
Cosa fate voi a Punana Leo?
Nīnau mai'o Kua'ana ia'u:
Mia sorella maggiore mi chiede:
Hele 'oe i ka Pūnana Leo mai ka Pō'okahi a hiki i ka Pō'alima?
Vai a Punana Leo da lunedí a venerdí?
He aha ka'oukou hana ma laila?
Qual è il vostro lavoro laggiú?
