Guido Zanchin

Founder Senior

Scegli di lasciar crescere le tue risorse interiori

2019-10-02 17:06:36

Cosa sono le "risorse interiori"?

Prima di saper riconoscere le risorse interiori di ognuno di noi...

...forse, sarà meglio capire cosa sono, come sono, dove si “nascondono” e perché molti di noi non riescono ad avere accesso a questa parte così importante di noi stessi.

Ma andiamo con ordine.

Se tu avessi un problema, con cosa pensi di poterlo risolvere? Utilizzando le tue risorse, principalmente. O no? Certo, detto così, capisco che risulti un po' troppo vago e poco circoscrivibile, ma per cominciare direi che può andare benissimo!



La scienza lo dimostra! Puoi farcela da te!

Il titolo prende un po' in giro alcune pubblicità, però rende bene l’idea in questo nostro caso. Ma cosa sono in realtà queste famose “risorse personali”?

Una qualunque capacità di tipo esperienziale, per esempio, oppure di tipo cognitivo, finanche di tipo emotivo sono risorse personali, le quali sono tue, solo tue e nessuno può portartele via!

Possiamo poi aggiungere anche le risorse esterne che possiamo attivare, per esempio persone o comunque realtà esterne che in qualsiasi modo possano aiutarci.

Ne La mente che ride”, tra i vari obiettivi, ci sono proprio quelli di aiutare le persone a trovare quelle risorse che non pensano di avere o che non sanno utilizzare oppure ancora, utilizzano male.

Dove ho messo le mie risorse?

Quante volte abbiamo risposto: “Io non ce la posso fare” oppure “Non sono il tipo di persona che può fare…” Abbiamo già delineato dei confini dentro i quali non abbiamo le “risorse” per raggiungere quell’obiettivo o soddisfare quella richiesta. Semplicemente abbiamo dato ascolto a dei meccanismi automatici e ripetitivi che escludono parte della nostra profonda identità. Non è detto che tu quelle risorse non le abbia, semplicemente hai deciso che non ci sono dentro di te.

Ora, soprassedendo momentaneamente sul fatto che potresti benissimo svilupparle, è probabile che stia emergendo una mancanza di percezione globale di sé. E’ stato acquisito un processo che si basa semplicemente sulle esperienze del passato, su codici appresi (per esempio) attraverso giudizi. Abbiamo preso questi ed altri vissuti e li abbiamo trasformati in filtri che non ci permettono di rimanere in contatto con la nostra realtà ma solo con la nostra percezione, creando una sorta di “frammentazione” della nostra globalità. Questa separazione interna tra emozioni, comportamenti e pensieri è la base della non completa conoscenza di sé e, soprattutto, delle nostre risorse.

Possiamo trovarle insieme?

Buona parte del mio lavoro consiste nell’indurre alla consapevolezza di questa frammentazione “indotta”, attraverso esercizi esperienziali e pratica “sul campo”. E’ evidente che per far questo è indispensabile la partecipazione di un professionista. Anche una Ferrari, di tanto in tanto, ha bisogno del meccanico🙂

Ancora una volta la consapevolezza è la nostra migliore alleata, insieme ad un contatto diretto con l’esperienza del momento, lavorando su quelle informazioni (o codici) che hanno manipolato subdolamente fino a quel momento.

Tale modo di operare permette di liberare questi filtri da alcuni automatismi del passato e recuperare una visione più profonda e limpida delle nostre reali possibilità.

Diventerà via via più chiaro che sussistono delle risorse, un potenziale inespresso, al quale non avremmo potuto avere accesso precedentemente, poiché con esse non ne eravamo concretamente in contatto, e, quindi nessuna consapevolezza.

Ecco dov’erano!!!  Grazie “La mente che ride”

Grazie consapevolezza, grazie cambiamento! Finalmente cominciano a liberarsi, gradualmente, quelle potenzialità che il tempo aveva convertito in paure, blocchi, tensioni. Si riaprono nuove percezioni, si stimolano nuove capacità, si risponde in modo diverso agli stimoli, c’è un nuovo dinamismo, più naturale, meno filtrato.

Il professionista, attraverso la fase di rispecchiamento, ha portato a consapevolezza ed ha integrato quelle risorse che ora possono essere riconosciute. Con il recupero delle risorse interiori appariranno nuove capacità di rivelazione interiore, ma, anche, nuove resistenze; un esperienza che necessita di un continuo lavoro su sé stessi.

Lo sviluppo delle nostre risorse vuol dire una vita più piena ed è anche il risultato dell’amore verso sé stessi.