Guido Zanchin

Founder Senior

Gamification??? Cos’è???

2019-10-29 18:37:10

Questi strizzacervelli non sanno più cosa inventare….per fare star meglio le persone!🙂

Questa poi…!! Giocare sul lavoro?? Mi sembra inverosimile!

Nonono!! Si chiama gamification e sta ottenendo risultati fantastici! Naturalmente queste tecniche sono collaudate ed applicate da chi fa del proprio lavoro di Formatore una vera e propria passione. I motivatori stile anni ’70 speriamo comincino a estinguersi 🙄

Ritornando al nostro discorso, le Aziende proattive cercano di fare il possibile per far sì che i propri dipendenti siano spronati a fare meglio e per fare questo bisogna che stiano meglio! Ecco che il Formatore che abbraccia questa filosofia utilizza anche le strategie tipiche dei videogiochi.

Potrà sembrare strano, ma si tratta proprio di trovare la motivazione tipica del giocatore che vuole a tutti i costi raggiungere il proprio obiettivo. Se tutta questa motivazione la mettessimo sul posto di lavoro cosa potrebbe accadere?

              Come funziona?

Una serie di tecniche ed esercizi fanno raggiungere una vera e propria passione per ciò che si fa nel proprio lavoro oltre che regalarsi iniezioni di fiducia per raggiungere i propri obiettivi. Come nei giochi virtuali, si raggiungono maggiori capacità di rimediare ad eventuali errori, come quando si cerca di ripetere più volte lo stesso livello del gioco. Possiamo sicuramente dedurre che la motivazione sarà maggiore quanto più la formazione permetterà al dipendente di essere capace di rimettersi nuovamente in pista.

E’ chiaro che, normalmente, sappiamo tutti che per raggiungere risultati stabili occorre una buona dose di pazienza e di tempo per raccogliere i frutti. Certo è che, con questi metodi di lavoro, i risultati si fanno più vicini e i gli obiettivi professionali saranno meno faticosi da raggiungere.

               La Formazione

Da molti anni ormai la Formazione, aziendale e non, ha subito una radicale trasformazione, transitando dai vecchi sistemi d’aula ed inclini a forti messaggi motivanti ai più nuovi criteri basati sui “fuori aula”, i giochi aziendali, e-learning etc… Oggi è più importante “saper essere” del “saper fare”. Più dei contenuti nozionistici sono basilari i comportamenti, l’appartenenza organizzativa, la fiducia relazionale e via discorrendo.

La Formazione , oggi, pone al centro il processo degli allievi, sono diverse e più complesse le competenze del docente che non sono più un transito di contenuti ma si basano su processi emotivi , che bisogna saper seguire attentamente, rinforzare, contenere, per non rischiare di perdere il controllo sull’intero processo.

Il Formatore struttura i suoi interventi sulla base delle richieste dei clienti o delle aziende. Non c’è più una struttura rigida di lezioni frontali preparate e pianificate, ma metodi e tecniche volte ai bisogni della crescita della persona.

              Dalla teoria all’azione

Gli esercizi vengono di volta in volta focalizzati sulla modificazione del comportamento, acquisizione di consapevolezza, livello di autoefficacia, rinforzo della motivazione…etc.

E’ il soggetto a decidere, all’interno del processo e del metodo, quando, come cambiare le proprie strategie.

La classica formazione verbale ed astratta, speriamo, non esisterà più, a favore di procedimenti nuovi, talvolta imprevedibili, comunque sempre diversi, che nascono dal discente in prima persona, in quanto responsabile e protagonista della sua azione e del raggiungimento dei suoi obiettivi.