Guido Zanchin

Founder Senior

.....e niente. Così per non perdere l'abitudine ai contenuti

2019-09-21 16:26:51

Definizione di "resilienza"

Intanto cominciamo subito chiarendo che la “resilienza” non ha nulla a che vedere con la “resistenza”, anzi, per molti versi oserei dire che ne è l’esatto contrario.

Possiamo definirla come una capacità di adattamento, in senso squisitamente positivo: le persone resilienti, infatti, si confrontano con la realtà quotidiana in modo attivo: la strutturano, la inventano, dandole un significato prettamente positivo.

                                Si può imparare?

Questo termine indica, in fisica, la capacità di alcuni materiali di recuperare la forma precedente ad uno stiramento, schiacciamento, torsione etc… Allo stesso modo, in psicologia, determina la capacità di ristrutturare positivamente la propria vita dopo eventi traumatici o forti stress.

Per rispondere alla domanda del post, possiamo certamente asserire, che può essere sviluppata da ognuno di noi attraverso costanza, fiducia in sé, autostima, alfabetizzazione delle emozioni, attraverso un percorso che porti a tutte queste capacità.

        Il grande alleato della resilienza: la creatività

In altri post ho già parlato della creatività come una delle basi nella ricerca della felicità. E’ anche l’alleata principe della resilienza in quanto ingrediente primario del cambiamento, dove è necessario saper reperire nuove strategie e soluzioni attraverso un pensiero flessibile.

Quando affrontiamo un problema col pensiero razionale otterremo, probabilmente, una serie di soluzioni, magari giuste, ma ristrette da mancanza di flessibilità, quindi cose che già sappiamo.

La nostra sarà una tendenza a riprodurre pensieri basati sulla nostra esperienza, su come, in passato, abbiamo fatto fronte a difficoltà simili, escludendo facilmente altre soluzioni.

    Le persone creative pensano in modo produttivo

Invece di riflettere sulla propria esperienza cercano creativamente tutte le prospettive possibili del problema, magari riformulandolo, in questo modo le soluzioni saranno sicuramente molte di più, magari, perché no, anche non convenzionali ed illuminanti.

Stravolgere il ragionamento, abbandonare le deduzioni logiche, per entrare pienamente nel pensiero creativo; creare modelli diversi di reazione agli eventi anziché gli stessi di sempre.

     “La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione                            dappertutto”

                                                                      (Albert Einstein) 

Come abbiamo visto, la resilienza è la capacità reattiva alle ostilità del quotidiano e della vita in generale, la creatività è la sua naturale alleata per raggiungere questa capacità.

Uscire dai paradigmi della logica porta verso innumerevoli prospettive, a nuove realtà e soprattutto nuove soluzioni. Cambiare i punti di osservazione della realtà di molte situazioni difficili della vita, dubitare dei presupposti aiuterà a trovare nuove soluzioni e vie d’uscita.

Così si edifica la resilienza, esercitando la mente alla creatività: prospettive nuove, percezioni nuove ma, soprattutto, soluzioni nuove.