Guido Zaccarelli

Founder Senior

In vista del convegno: la realtà aumentata e le lettere ponte

2019-03-19 08:11:17

Che cosa sono le lettere ponte? Bella domanda. A volte accompagno a scuola al mattino mia nipote e con lei abbiamo un impegno: definire la parola del giorno che porti allegria e serenità e cosa hai appreso il giorno prima a scuola. Ieri, abbiamo imparato le lettere ponte. Che cosa sono? La maestra ci insegna a disegnare sul quaderno un ponte fatto di pietre lungo quanto la parola che deve essere scoperta. Alcune pietre contengono le lettere, altre sono vuote. Noi dobbiamo trovare quelle per completare la parola. Brava, molto bene, aggiungo al momento.

Da tempo sono interessato alla realtà aumentata per comprendere il significato e i possibili sbocchi didattici e professionali. In quel preciso istante, nasce nel sottoscritto l’intuizione, di provare ad applicare la realtà aumentata negli alunni con BES, bisogni educativi speciali, per aiutarli a superare il disagio, (esempio, DSA, Discalculia, Spettro dell’Autismo), che può limitare l’apprendimento e la disponibilità ad esprimere le idee senza condizionamenti, con la paura di sbagliare e sentirsi esclusi dalla comunità scolastica.

Propongo l’idea alla dirigente scolastica della scuola media di Mirandola, Prof.ssa Paola Campagnoli che accoglie con animo grato la proposta, coinvolgendo il corpo docente ad avviare un programma di sperimentazione più incisivo (qualcosa stavano già facendo) per aiutare gli alunni e che verrà presentato durante il convegno.

Il Disturbo dell’Apprendimento è comunemente causato da un problema sensoriale, legato alla percezione, al linguaggio o di natura cognitivo. La Discalculia, è intesa come la difficoltà a leggere i numeri e ad interpretare la matematica. Un alunno che soffre di Disturbi dello Spettro Autistico, di norma, è in possesso di una elevata intelligenza multipla che non riesce ad esprimere, per la limitatezza degli interessi e dei comportamenti ripetuti e per la presenza di un clima emotivo interiore indotto dall’essere visto dai compagni “escluso” rispetto alla comunità scolastica a cui appartiene.

In presenza di forme di disagio o di determinate patologie che possono minare la serenità dello studente e l’accesso alla quotidiana vita formativa – educativa, l’uso delle realtà aumentata potrebbe essere visto come un valido supporto da impiegare per completare il percorso di conoscenza – competenza messa in atto dalla nuova progettazione formativa. Come aiutare questi alunni?

La realtà aumentata è una tecnologia che trova al giorno d’oggi ampie applicazioni nel mondo del lavoro, soprattutto in ambito aziendale, dove è forte a necessità di risolvere problemi in remoto. Potrebbe avere importanti implicazioni nella scuola attraverso l’adozione di piani di studio integrati volti a favorire l’apprendimento di specifiche e dedicate aree d’interesse personale, culturale, sociale ed economico. Una prima azione didattica potrebbe essere individuata nel dotare tutti gli alunni della classe di occhiali con la realtà aumentata.

L’insegnante da remoto è in grado di controllare lo svolgimento delle attività di ogni singolo alunno e intervenire laddove si manifestano carenze di apprendimento per tutti gli studenti, nessuno escluso. Verrebbe a meno il senso di esclusione, distraendo i compagni che sarebbero coinvolti in un processo di decisionale allargato e di apprendimento condiviso, “inclusivo”.

Un tempo agli alunni veniva insegnata l’importanza delle applicazioni tecniche che ambiva a formare gli studenti nella realizzazione di piccoli oggetti, trasformando le idee in cose concrete fabbricate in gruppo. Spesso solo pochi alcuni condividevano l’esperienza a vantaggio di chi rimaneva “a rimorchio”.

Ora è possibile realizzare oggetti concreti in gruppo e di completare il progetto con la realtà aumentata il cui segno distintivo è di stimolare la fantasia e rendere emozionante il lavoro e la partecipazione collettiva.

La tecnologia appartiene al nostro tempo e vive in simbiosi con l’uomo. È giunto il momento di educare i giovani all’uso etico e consapevole della tecnologia dove condividere insieme la nascita di nuove esperienze e la formazione di una collettività che senta forte il senso etico di appartenenza ai valori della condivisione “inclusiva”.

Il convegno sulla realtà aumentata per aprire le porte a scenari innovativi da scoprire e stimolare attraverso l’adesione consapevole di tutte le istituzioni scolastiche, locali e nazionali, pronte a sviluppare nuovi modelli didattici più aderenti ai bisogni e ai desideri delle nostre comunità giovanili.