Max Tavano

Founder Junior

Oggi sono in lutto, purtroppo il corona virus ha portato via con sé un mio amico fraterno.

2020-04-16 15:15:52

Ieri ho ricevuto una telefonata che mi comunicava il decesso del mio migliore amico, in seguito all'infezione dà corona virus. Lui come tanti altri era ospite presso una struttura per anziani nonostante la sua giovane età, aveva appena compiuto l'età di 60 anni.

Un mio amico fraterno da ieri non è più tra noi.

Era una brava persona che ha fatto del bene a tanta gente, con il suo lavoro ha assunto un centinaio di ragazzi a cui ha insegnato tutto.


Aveva un impresa edile e si è sempre vantato di avere portato in Liguria l'uso del cartongesso, quando qui era ancora un materiale poco conosciuto.


Venivano da fuori per fare le prime installazioni di cartongesso.


Per farla breve, ha introdotto in Liguria l'uso del cartongesso e ha fatto rinascere tantissimi negozi che sembravano delle piccole bomboniere.


Ha avuto piacere di condividere questa sua conoscenza con tantissimi operai che assumeva perché in difficoltà economiche.


Ma si sa che esiste il famoso detto "impara l'arte e mettila da parte" e così man mano questi suoi operai hanno cominciato a mettersi in proprio creando nuove aziende e portando via clienti a questo mio amico.


Pian piano la concorrenza aumentava e la sua clientela andava via via scemando.


Fino a quando purtroppo ammalandosi di una bruttissima malattia quale la sclerosi multipla ha dovuto fermarsi, i debiti hanno prevalso e lui ha dovuto dichiarare fallimento.


Nel frattempo i figli e la moglie lo hanno abbandonato a se stesso per i classici dissapori famigliari, vecchie liti, discussioni come succede nella stragrande maggioranza delle famiglie.


Lui si è ritrovato povero, malato ed assistito dagli assistenti sociali che lo hanno fatto ricoverare in una casa di riposo per anziani.


Poi è intervenuta questa bruttissima pandemia che attecchisce proprio nelle case di riposo dove ci sono le persone più fragili e più vulnerabili.


La settimana scorsa ha avuto febbre alta ed è stato ricoverato con urgenza nel reparto covid dell'ospedale dove risiedeva, e da qui gli hanno diagnosticato il corona virus.


Era già fragile, sottoposto a dialisi ed in più positivo a questo maledetto virus.


È stato prima soporoso, non collaborante, febbre alta e non mangiava, poi è entrato in coma ( volontario non conosco bene la terminologia medica) e dopodiché pian piano in un reparto di ospedale allestito per il covid, solo, senza i suoi figli, che in seguito a quei dissapori famigliari avevano completamente tagliato ogni rapporto tanto è che è venuto a conoscenza di essere nonno di due splendidi nipotini da un amico comune, il suo cuore ha cessato di battere in seguito ad una crisi cardiorespiratoria.


Ore 13.30 di ieri mi telefona la dottoressa del suo reparto e senza parafrasare mi dice: il suo amico stamattina si è aggravato ed è deceduto.


Ora lo hanno riposto in una camera mortuaria dell'ospedale e non sanno a chi rivolgersi per il suo funerale.


Che tristezza trattengo a stento le lacrime, è una storia terribile che purtroppo è successa.


Addio grande amico mio che tu possa riposare in pace e sereno, hai posto fine alla tua sofferenza.