Soluzioni abitative Innovative
Le comunità energetiche rinnovabili
Sviluppare energia pulita diventa possibile grazie alle comunità energetiche: un insieme di cittadini o imprese si uniscono per produrre energia partendo da fonti rinnovabili.
Le comunità energetiche sono ora regolamentate da una nuova legge che definisce i diritti di ogni partecipante e ognuno può scegliere un delegato per gestire i rapporti con il GSE, in particolare la tariffa corrisposta per l’energia condivisa.
Vediamo che cosa prevede la normativa italiana per quanto riguarda le comunità energetiche.
Non c’è un riferimento alla tecnologia da utilizzare, ma il fotovoltaico è quello che meglio si addice per avvalersi dei vantaggi definiti dal provvedimento.
La partecipazione è volontaria e gli azionisti (persone fisiche, enti, PMI), sono situati nei dintorni degli impianti.
La potenza non deve superare i 200 kW e la condivisione dell’energia prodotta deve essere fatta utilizzando la rete di distribuzione esistente.
L’obiettivo principale rimane sempre quello di fornire benefici ai suoi azionisti o ai membri più che a generare profitto.
Gli impatti e i benefici ambientali, economici e sociali sono molto positivi: si evita di disperdere energia, sono applicabili diversi incentivi (come ad esempio il Bonus Casa o il Bonus 110%) ed è inoltre vantaggioso condividere i profitti, riducendo allo stesso tempo l’inquinamento.