Marco Driussi

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Il frutto non cade lontano dal ramo... considerazioni sulla gioventù

2019-06-27 11:55:08

Oggi riprendo alcune considerazioni sui giovani, partendo da un quadro dell'arista olandese Jan Steen che si chiama "‘Come Canta il Vecchio, Così il Giovane Suona il Piffero", ottimo esempio di come noi influenziamo i giovani senza accorgerci! Leggi tutto

Un artista che ci vedeva lontano

Partiamo dall'autore e dal quadro in questione. Permettetemi l'espressione, ma Jan Steen era veramente un "figo". Perché quest'affermazione così forte? Perché l'artista olandese del XVII secolo, oltre a dipingere, gestiva un'osteria. Un fatto non raro per l'epoca, soprattutto perché molti artisti dovevano sopravvivere e di sola pittura non potevano campare. Probabilmente l'artista in questione, grazie alla sua attività nel campo della ristorazione, ha avuto la possibilità di vederne di tutti i colori! E allora dipingeva quadri che potessero far riflettere le persone sulle loro azioni.


Un'allegra combriccola 

Se osserviamo velocemente il quadro, vediamo una scena di festa in un ambiente chiuso. Un po' come oggi possiamo fare anche noi, soprattutto in alcuni momenti della stagione. Ebbene i personaggi appaiono tutti un po' alticci. Basti guardare come dell'alcol viene versato nel bicchiere di una dama. Al tempo stesso possiamo osservare sulla desta un signore che allunga una pipa ad un ragazzetto che è intento, diremmo oggi, a fare due tiri. Ma che cosa c'entra il titolo del quadro con la scena descritta? L'idea è che l'esempio che noi diamo ai giovani sarà il modo con cui loro guarderanno al mondo. Se il vecchio canta, ecco che il ragazzo in qualche modo gli farà da accompagnamento con uno strumento musicale. Se noi diamo un cattivo esempio, i ragazzi ci faranno probabilmente compagnia nei nostri vizi.


E nel 2019?

Porto un esempio tipico del mio mestiere per dire che cosa significhi dare esempio ai giovani. Spesso noi docenti ci lamentiamo che i ragazzi arrivano in ritardo a lezione. Questo comportamento lo troviamo inaccettabile e poco rispettoso per noi e per gli altri compagni di classe. Eppure, ma guarda te che stranezza, possiamo essere i primi che non sono capaci di arrivare in orario. Questo discorso può valere anche per i genitori o per gli adulti in generale. Chiediamo agli altri quello che noi stessi non siamo capaci a fare. Però i ragazzi, che sono un ottimo specchio, notano queste contraddizioni e se non ci danno ascolto, non è perché siano sordi, ma perché non vedono in noi una fonte di credibilità a cui ispirarsi. Quindi mi raccomando, cerchiamo in qualche modo di essere coerenti per evitare di dare il cattivo esempio. E se questo capita, non meravigliamoci delle reazioni scettiche che i giovani hanno nei nostri confronti.

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