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Leader di successo o leader efficace?
Che un leader non sia solo un capo e che un capo non sia necessariamente anche un leader, sono nozioni che, almeno in linea teorica, dovrebbero aver raggiunto un amplissimo livello di diffusione. Ma questo potrebbe non bastare.
Sì, perché per quanto affascinanti siano le descrizioni della figura del leader, resta da considerare che, alla fin fine, in azienda contano i risultati. Quindi, a questo punto è lecito domandarsi:
Come si misura il successo di un leader?
E, soprattutto, successo ed efficacia di un leader sono la stessa cosa?
La stretta connessione tra stile di leadership e risultati non è per nulla assodata e sono ancora molti i teorici della leadership che discutono e si confrontano sul punto. Un leader di successo è tale perché raccoglie il consenso dei suoi collaboratori e colleghi, o è tale perché raggiunge tutti i suoi obiettivi? Dovendo scegliere, si preferisce un leader che gode di grande consenso o un leader che porta risultati economici e finanziari?
Innanzitutto, cosa s’intende per leadership efficace?
Quando giudichiamo l’efficacia di un leader valutiamo:
che decisioni ha preso;
che risultati ha ottenuto.
Se Giulio Cesare fosse stato un perdente, lo giudicheremmo un grande leader? Napoleone, che secondo i canoni attuali sarebbe un pessimo leader, non è, forse, ritenuto un grande leader, in forza delle sue vittorie in Europa? È vero, sono tutti esempi di generali, ma è pur vero che sono stati osannati dalla storia e, in molti testi, vengono ancora citati come esempi. Non è stato forse l’esito delle loro azioni ad aver determinato la loro fama come leader?
Se siamo d’accordo su questo, dovremmo ammettere che sono i risultati, quindi l’efficacia, a determinare la qualità della leadership. Insomma, tutti i discorsi sul'’importanza della leadership si infrangerebbero sull'altare della performance. Il tema è che se è vero che alcuni leader possono raggiungere obiettivi di vendite e di profitto, quindi fornire valore per gli azionisti, è anche vero che con la loro totale mancanza di un adeguato stile di leadership lasciano alle loro spalle una scia di distruzione. Ecco dove si inserisce la discriminante: nella proiezione di medio-lungo termine.L’efficacia è fondamentale se è l’effetto di una politica di leadership pervasiva, che porta ad essere produttivi tutti i soggetti coinvolti nel progetto. Quindi, l’efficacia di un leader è una condizione necessaria, semplicemente non è sufficiente. È l’estensione del concetto di efficacia la chiave di lettura appropriata, ossia la misurazione dell’efficacia di tutto il team che il leader guida. Questo tipo di efficacia ci restituisce l’immagine di un leader di successo, di un leader che ha condizionato culturalmente l’azienda e, quindi, ne ha determinato anche lo stile d’azione futuro.
I leader autoritari e prepotenti possono ottenere molto dai loro collaboratori, ma nel breve termine. Nel medio termine queste performance cadono a picco e le persone lasciano l’azienda.
Questa è la differenza di fondo tra leadership efficace e leadership di successo, e un leader razionale la comprende perché ne coglie l’inevitabile senso logico. Potremmo porci la domanda se un leader che riesce a rendere performanti i propri collaboratori sia un leader efficace e di successo. In effetti, è certamente un leader efficace, ma per definirlo di successo, dovremmo valutare i risultati delle persone che lavorano per lui/lei, dopo che il leader se n’è andato o, comunque, sul medio lungo periodo. Se gli effetti della leadership si esprimono solo in presenza del leader, il compito non può definirsi completato. Ancora molte aziende promuovono le persone a ruoli di leadership sulla base delle sole performance nei ruoli precedenti. Questo significa presumere che conoscenza tecnica e leadership siano consequenziali, il che è stato ampiamente dimostrato essere falso. Se vendi tanto non è detto che tu sia pronto per guidare una rete vendita, mi sembra ovvio.
I leader sono sotto i riflettori come mai prima d'ora, sono scrutati e studiati dai dipendenti, dai colleghi e dai loro capi. Non solo, sono sotto la lente d’ingrandimento dei clienti e dei partner. Insomma, sono giudicati da tutti gli stakeholder, sia interni, sia esterni. L’efficacia è desumibile dai dati oggettivi, ma il successo è un giudizio di valutazione delle persone. Con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, lo spettro delle abilità e competenze richieste al leader si allarga e il suo successo diviene l’espressione di una sua complessiva affidabilità. E proprio per questa sua affidabilità, un leader di successo diventa il garante di uno stile aziendale, che rassicura tutti gli stakeholder presenti e futuri. L’azienda che si affida ad un leader di successo sta investendo sul futuro e manda segnali al mercato inequivocabili. In pratica, sta dicendo: “potete fidarvi di noi. Non ci accontentiamo di raggiungere i nostri obiettivi di breve termine, ma vogliamo crescere e migliorarci sempre di più”. Ecco perché un’organizzazione deve puntare ad una leadership di successo e non accontentarsi di una semplice leadership efficace.