Giovanni Bonomo

Un mio ricordo di Oriana Fallaci

2022-12-15 15:54:15

Oriana Fallaci è stata, prima di diventare scrittrice nota e da tutti apprezzata, un po’ come la Mia Martini della letteratura, vittima di maldicenze dei soliti incacaci falliti nati servi e invidiosi di chi ha idee e pensiero piuttosto che parole da vendere, vera e grande giornalista al di sopra dei tanti pennivendoli asserviti a lobbies e gruppi di potere editoriale.

Cara Oriana, sei stata, come mia madre Lorenza Franco, anch’ella tua appassionata lettrice, una donna, prima che scrittrice, senza peli sulla lingua, non eri falsa, non eri arrivista, di acuta intelligenza e nobile scrittura: con queste ormai rare doti per forza che ti parlavano male dietro! E anch'io ne so qualcosa! Quanto mi ritrovo nel tuo carattere e nelle tue idee... che dispiacere non poterti più leggere e ascoltare le tue sempre illuminanti parole, come quelle dell'intervista dell'anno 2001 che di seguito riporto!

Giovanni Bonomo

"Non chiedetemi il perché di tutte le cattiverie che hanno scritto sui miei libri. Ogni volta che succede io mi chiedo, smarrita, sgomenta, incredula: ma perché? Non appartengo a nessun partito, non appartengo a nessun gruppo o meglio a nessuna mafia letteraria. 

Ho avuto una vita durissima e assai infelice. Tutte le persone più amate mi sono morte. Ho sempre guadagnato poco rispetto al successo che ho avuto e al lavoro che ho fatto. E ho lavorato tanto, credetemi, tanto. [...]

Il cancro che ha sterminato la mia famiglia è venuto anche a me. E da quando mi è venuto vivo una vita difficilissima. Tuttavia continuo a lavorare, a vivere dignitosamente e silenziosamente per conto mio, senza sparlare e neanche parlare degli altri. 

Ma quelli che fanno il mio mestiere mi odiano a morte. A volte ho tentato un esame di coscienza. Ho cercato di capire se la colpa fosse mia, e ho concluso: sono una donna che può essere altera, anzi superba, nella stessa misura in cui può essere cordiale e affettuosa. Ho un senso morale così rigoroso da assumere atteggiamenti spietati: lo riconosco. Ma nella stessa misura sono indulgente. Anzi, generosa. Cerco sempre di capire tutto e tutti. O meglio, i due volti della medaglia. E questo mi rende giusta. Mi rende una persona perbene." 

Oriana Fallaci (da un’intervista del 16 dicembre 2001)



 

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