Giovanni Bonomo

L’oro nella Bibbia

2019-05-09 08:14:14

Ci sono nell’Antico Testamento vari passi in cui si parla del prezioso minerale: l'oro appare in ben 493 versetti: http://www.laparola.net/ricerca.php?frase=oro&versione=C.E.I.&brano=gen1%3A1-ap22%3A21&nBraniInizio=51&nBraniFine=100.

  (note tratte da http://laveritaconunclick.altervista.org/loro-nella-bibbia

    A volte sembra quasi che Yahweh ne sia ossessionato. Ma cosa centra l’oro con un “Dio” trascendente fatto di “Spirito” e “Gloria”? A cosa gli serve questo materiale prezioso se a lui interessa solo la nostra Anima? 


   Forse se proviamo a leggere la Bibbia per com’è scritta, senza darle interpretazioni teologiche, come ci suggerisce Mauro Biglino, riusciamo a capire che  quel “Dio” biblico che ci esalta la Chiesa non è il vero Dio dei credenti, come non è nemmeno il (concetto di) Dio dei non credenti. 


   La raccolta dell’oro da parte di Yahweh era evidentemente un’esigenza costante. Nei passi dell'Esodo in particolare l'Elohim chiede espressamente oro, argento e bronzo per farne arredi e suppellettili destinati alla sua dimora. Comprendiamo quindi che l’oro aveva una valenza speciale nella Bibbia, non certo limitata al suo puro valore di scambio commerciale. 


   Peraltro non ci sono nell’Antico Testamento testimonianze che documentino scambi con altre popolazioni tanto intensi da giustificare un tale accumulo di ricchezza. 


   Per darci una possibile riposta pensiamo alle proprietà tipiche di questo metallo: è duttile,  malleabile, incorruttibile, non arrugginisce, inalterabile, omogeneo, buon conduttore di calore e di elettricità, non facilita lo sviluppo di batteri sulla sua superfìcie. 


   Possiamo quindi comprendere la scelta preferenziale dell’oro da parte di Yahweh che aveva, tra le altre necessità, quella di vivere in un ambiente che fosse il più asettico possibile, data la sua natura non di questo mondo. Una diversità che comportava rischi non indifferenti, come ben sa chiunque si rechi a fare viaggi in Paesi in cui l’igiene non corrisponde ai canoni cui è abituato.  


   Per onorare Yahweh fu costruita una dimora stabile e fìssa: il Tempio di Gerusalemme, dove al suo interno era conservata l’Arca dell’Alleanza, solamente a lui riservata. Essa doveva essere rivestita con il prezioso metallo, come ci ricordano alcuni passi biblici che trovate in questo prezioso e dettagliato scritto di Autore ignoto: http://laveritaconunclick.altervista.org/loro-nella-bibbia


   Si trattava forse di creare una specie di camera metallica - fa notare l'Autore - in cui l’Arca, che abbiamo visto essere probabilmente un generatore o conduttore elettrico, potesse essere contenuta in una sorta di isolamento? Non lo sappiamo, ma l’oro, usato persino e inopinatamente per i cardini delle porte, induce a riflettere.


   L’importanza dell’oro Yahweh si vede anche in Giosuè quando Dio manda il successore di Mosè a conquistare Gerico: Giosuè 6,19 “Ma tutto l’argento, l’oro e gli oggetti di rame e di ferro saranno consacrati all’Eterno; entreranno nel tesoro dell’Eterno”. 24 "Poi i figliuoli d’Israele diedero fuoco alla città… presero soltanto l’argento, l’oro e gli oggetti di rame e di ferro, che misero nel tesoro della casa dell’Eterno." 


   L’ennesimo sterminio comandato dal “Dio Giusto e Onnipotente”, con la conseguente raccolta dei tesori. Rinvio a YAHWEH dio della guerra, Uno Editori 2015, di  Stefania Tosi , da me recensito (https://www.facebook.com/notes/candide/yahweh-dio-della-guerra-di-stefania-tosi-uno-editori-2015/983249481756674) e poi presentato nel mio salotto (http://www.candide.it/yahweh-dio-della-guerra-di-stefania-tosi-uno-ed-2015-introduzione). 


   Tornando ai tempi attuali, non è dubbio - e qui mi riconduco alle mie interviste al giornalista Paolo Gila sulla situazione dell’economia mondiale e del neoliberismo incontrollato, che ci ha condotto al CAPITALESIMO. Il ritorno del Feudalesimo nell'economia mondiale, come si intitola il suo più noto libro da me presentato e ripreso in alcuni miei scritti come http://alchimista1.blogspot.it/2014/10/neoliberismo-e-capitalesimo.html, che l'ORO resta, e si ripropone anzi più di prima nell’attuale situazione drammatica per la cittadinanza sul fronte del risparmio e degli investimenti, come la migliore risorsa di investimento. Non per niente l'Italia, adeguandosi finalmente alla legislazione comunitaria con la legge 17 Gennaio 2000 n. 7 "Nuova disciplina del mercato dell'oro, anche in attuazione della direttiva 98/80/CE del Consiglio, del 12 ottobre 1998" che non tutti conoscono, ha adeguato il proprio ordinamento consentendo ai cittadini di comperare l'oro puro, e anche monete d'ora in corso legale, senza applicazione dell'IVA. La definizione di "oro da investimento" all'interno di tale legge è già di per sé significativa.  


   Che l'oro fosse insomma moneta di scambio fin dall'antichità, come lo è ancora dovunque, già tutti lo sanno. Ma credo che non si ponga ancora adeguata attenzione al fatto che mentre la carta moneta si svaluta, l'oro, di contro, sempre si rivaluta.                                                                                                     


     avv. Giovanni Bonomo - Diritto 24 






Fonte: https://www.facebook.com/notes/la-mente-sveglia-mentalisti-v-illusionisti/loro-nella-bibbia/1723280681263229/