Giovanni Bonomo

Giordano Bruno anticipò perfino la teoria della forza nucleare debole

2019-10-22 07:37:42

Giuliana Conforto ci parla della forza nucleare debole spiegando come fosse stata già intuita e percepita da Giordano Bruno, una forza che in realtà è espressione del principio vitale che caratterizza l'universo. #CandideCC

Il più grande merito del filosofo campano è di aver proposto in sostituzione dell’antico modello cosmologico aristotelico un universo infinito dove finito ed infinito stesso, come tutti gli opposti, coincidono. È la “coincidentia oppositorum“: la coincidenza tra Finito ed Infinito, con l’uomo stesso considerato da Giordano Bruno un essere “infinitamente finito“. La nostra innata tensione nei confronti dell’Universo (infinito) non avrebbe un carattere religioso, bensì metafisico, poiché è naturale il desiderio dell’uomo (che è certo essere finito ma ha in sé una parte infinita) di ricongiungersi con l’Infinito Globale, rappresentato dalla Natura.


 Così Dio, che si identifica nella Natura stessa, si manifesta nell’uomo, e quest’ultimo, finito, trova parte integrante nell’Infinito: ecco la coincidenza degli opposti. Nella Cena delle ceneri il filosofo riduce il modello cosmologico aristotelico fino ad allora in auge ad una semplice ipotesi, e come tale dello stesso valore di altre proposte: nemmeno Niccolò Copernico nel suo De revolutionibus orbium celestium aveva osato tanto, limitandosi a proporre la sua concezione eliocentrica come semplice ipotesi matematica. Giordano Bruno si batté contro la teoria aristotelica del “Motore Immobile che tutto muove“, proponendo una visione dell’Universo dove ogni corpo celeste si muove di una forza propria, che lo spinge verso un suo simile: è l’embrione della teoria meccanicistica dell’Universo che diverrà fondamento della moderna scienza astronomica, esposta nell’opera forse più nota del filosofo, De l’Infinito, Universo e Mondi (vedi all’indirizzo http://digilander.libero.it/bepi/infinito/index.htm). 


Di qui egli passa alla formulazione dell’infinità stessa dell’Universo e dei mondi che lo abitano, teoria del tutto nuova e profondamente rivoluzionaria. Trent’anni prima di Galileo il filosofo Bruno andava oltre le prossime scoperte astronomiche dello scienziato, intuendo l’esistenza di innumerevoli sistemi solari, nessuno dei quali centrale (superando non solo il modello geocentrico di Tolomeo ma anche quello eliocentrico di Copernico) e credendo ad un panteismo (”tutte le cose sono divine“) che le moderne scoperte della fisica quantistica sono costrette ora a teorizzare (il c.d. campo unificato, l’entità basilare dell’Universo, che dà origine ad ogni manifestazione in natura). Sentite questa interessante teoria della forza nucleare debole spiegata dalla scienziata astrofisica Giuliana Conforto.

Ad majora! e sempre contro le false verità di comodo delle religioni, 


Vostro

Giovanni Bonomo - #CandideCC







Fonte: https://www.facebook.com/notes/giovanni-filippo-francesco-bonomo/giordano-bruno-anticip%C3%B2-perfino-la-teoria-della-forza-nucleare-debole/450447953485/