Giovanni Bonomo

Appello ai credenti. Note a margine di CRISTIANAGGINI, di Giuseppe Verdi, presentazione presso il C.C. Giordano Bruno 19. 5.2019

2019-05-19 22:08:39

Un giardino in memoria di padre David Maria Turoldo. Inaugurazione il 25. 6.2019 p.v. con l'assessorato alla Cultura del Comune di Milano in Largo Corsia dei Servi.

Prima di lasciarvi alla disamina dello scrittore Pierino Marazzani, la cui ammirevole capacità di sintesi stimola all’approfondimento e alla lettura del libro, vorrei dirvi non tanto le cose già dette e scritte nella mia recensione di questo prezioso saggio ironico di Giuseppe Verdi - che trovate anche nell’evento di Facebook e nel mio blog “La mente sveglia” - quanto stimolare alla riflessione con le seguenti osservazioni.


 Mi soffermerei anzitutto sul grado di civiltà raggiunto nell’anno 2019 nel nostro pianeta e, per quanto ci riguarda, nel nostro amato paese Italia. Come non riflettere su fatto che oggi, ci troviamo qui in pochi partecipanti ad un incontro su un tema così cruciale che mette in discussione un’eggregora bimillenaria spacciata come verità religiosa e storica? E allora, cari amici liberi pensatori, se questo è il livello di curiosità intellettuale, per non dire di coscienza, del popolo italiano, ben si comprende come da sempre certi volponi travestiti da agnelli, anche in politica e nel governo degli Stati, riescono tranquillamente a prendere per i fondelli le ignare e illuse masse di capre e pecoroni. 


Tanto avviene questo nel nostro Paese, dove imperversa un’informazione scorretta e manipolata, dove viene accreditata ogni menzogna e superstizione, dove dilaga la corruzione, il sommerso e il nepotismo, e dove si cerca di censurare o relegare l’intellettuale e chiunque esprima un pensiero critico, libero, autentico, ad un ruolo marginale nella società. 


La Chiesa cattolica può ancora oggi agire indisturbata perché le si permette, grazie all’art. 7 della Costituzione e ai fascisti Patti Lateranensi in esso richiamati, di influire sull’opinione pubblica italiana e mondiale su argomenti tutt’altro che spirituali. La chiesa cattolica non ha subito mai un processo storico per crimini contro l'Umanità come avvenne per il Nazismo di Adolf Hitler con il processo di Norimberga. Ma niente è per sempre: le grandi civiltà confermano questo, gli assiri, i babilonesi, gli egizi, le civiltà dei Maya, quelle nuragiche se ne sono andate, per la medesima ragione sparirà pure l'inciviltà della cristianità e della sua chiesa criminale. 


Ora, grazie a libri come questo di Giuseppe Verdi, e di altri autori come Giancarlo Tranfo, Luigi Cascioli, Emilio Bossi, Mauro Biglino, Stefania Tosi, Angelo Gaccione, Pierino Marazzani, Renato testa, Pier Tulip, Lorenza Franco e molti altri anche stranieri che non so a citare – ma valga almeno il richiamo dell’opera enciclopedica di Karlheinz Deschner, Storia criminale del Cristianesimo, in 10 tomi, - ci stiamo finalmente liberando dalla più grande mistificazione della storia, che alle gerarchie ecclesiastiche frutta potere e ricchezza da oltre due millenni, e che ha provocato alla fine la depressione culturale dell’Italia e dell’intera Europa. Il ricco e potente Stato del Vaticano ha sempre agito alle spalle delle nazioni, proteggendo i preti pedofili, istigando all’intolleranza, al razzismo, alla violenza, al fascismo, alla diseguaglianza, all’omofobia, influenzando la politica con discorsi che il pontefice doveva fare, volente o nolente, come un capo di stato e non come un’autorità spirituale. 


Per questo vorrei, dopo la sintesi di Pierino Marazzani, anziché ripetere la mia recensione che potete sempre leggere in Internet, leggervi una lettera aperta e appello ai credenti, perché in coscienza riflettano. Faccio questo ai fini non polemici ma costruttivi, per la rifondazione di una vera spiritualità che pervada il mondo al di fuori di ogni religione, che poi è lo scopo principale della mia associazione Centro Culturale Candide.


Avv. Giovanni Bonomo – Candide C.C.

Lettera aperta ai credenti perché in coscienza riflettano

A coloro che credono in una religione o in qualsiasi altra superstizione o ideologia creazionistica, consiglio di riflettere su come è fatta la natura, fondata sulla "crudele" selezione naturale. Mangia tu ché poi ti mangio io. Riflettano, i credenti, su tutte le malattie infettive o di origine genetica causate dalla casualità che ha inciso sulla formazione dei primi organismi e che si sono trasferite su tutte le forme di vita nell'arco di centinaia di milioni di anni, o almeno da quando 600 milioni di anni fa esplose la vita nei mari. Coloro che credono e che rispondono indignati ai miei post (scritti per far riflettere e non per offendere), hanno mai fatto studi di biologia evoluzionistica per sapere se la vita sia veramente la conseguenza di un progetto divino? Hanno mai letto libri come quelli di Monod, Jacob, Lorenz, Weinberg, Ageno, Dawkins, e altri genetisti e biologi per scoprire, sulla base di studi a cui tanti scienziati hanno dedicato una vita, che non esiste un progetto intelligente della natura? Sanno costoro che è ormai accreditata scientificamente la spiegazione di come tutte le forme di vita siano nate dalla casuale simbiosi di due batteri (che sono procariotidi e monocellulari, come le alghe azzurre) e di come tale casuale simbiosi abbia dato origine dopo tre miliardi di anni alla cellula eucariotica, senza la quale non vi sarebbero state tutte le altre forme di vita perché la Terra, altrimenti, sarebbe abitata ancora solo da batteri e da alghe azzurre?


“Dio”, secondo i credenti, avrebbe impiegato 3 miliardi di anni per riuscire ad inventare la cellula eucariotica con tutte le sue imperfezioni? Altro che dire, come ha scritto il papa (costretto a fare il suo mestiere), che Dio è amore (enciclica Deus caritas est). Se un Dio esistesse, scrisse Schopenhauer (in “Pensieri e frammenti”), non vorrei essere io quel Dio: le miserie del mondo mi strazierebbero l'anima. Aggiungo io che questo Dio non meriterebbe alcuna venerazione per come ha fatto la natura. Mi vengono in mente le parole di Jago, che nell'Otello di Verdi canta l'aria "Credo in un Dio crudele". E tra tutti gli animali l'uomo è l'unico veramente crudele, perché capace di uccidere oltre la necessità della sopravvivenza, come, invece, fa il predatore. Si ricordino tutti i credenti accecati dalle panzane delle religioni e dalle madonne di Medjugorje et similia che molti scienziati hanno dedicato la vita alla cura delle malattie, e tra queste anche il cancro, che è sempre esistito da quando esiste la vita. Infatti esso, sebbene possa essere favorito anche da cause ambientali o dalla alimentazione, dipende essenzialmente dalla stessa struttura imperfetta della cellula, che impazzisce producendo cellule anomale che gli anticorpi non riescono più a controllare. Il cancro è dunque innato nella stessa struttura cromosomica. Vi sono individui che hanno un sistema immunitario abbastanza forte da essere capace di distruggere sul nascere le cellule cancerogene, altri individui invece no. Perché tutti abbiamo ogni giorno un certo numero di cellule cancerogene che gli anticorpi distruggono. Il cancro si manifesta quando il sistema immunitario è debole. Il cancro del collo dell'utero, per esempio, è causato dal papilloma virus, che rimane in incubazione se il sistema immunitario è forte. Altrimenti si manifesta la malattia. E chi ha creato il cancro? In particolare, chi ha creato il papilloma virus? Dio, per i credenti.


Ma allora vi dico, ammesso che Dio esista, non vi accorgete, o credenti che siete solo dei disperati sul piano argomentativo e logico? E qui ve lo dimostro. Poniamoci di fronte ad un ipotetico Dio che fosse in grado di giudicare il bene ed il male. Ora, in che cosa consista il BENE nessun filosofo è mai riuscito a capirlo, a incominciare da Platone, che cercò sempre di darne una definizione, senza mai riuscirci; si può invece definire il MALE, come danno ad altri causato. Il male si vede, il bene no. Nessuno può essere chiamato in Tribunale per non aver fatto del bene: si viene invero chiamati per aver fatto del male. Il bene è soggettivo. Il male è oggettivo. Per un fanatico islamico è bene farsi esplodere provocando una strage: glielo comanda il Corano. A parte ciò, o credenti, ponetevi questa domanda: di fronte all'ipotetico Dio chi avrebbe più meriti? Colui che credendo nella sua esistenza fa del bene con la tacita ed inespressa convinzione di avere in questo modo dei meriti di fronte a Dio ai fini della salvezza della propria anima, oppure colui che, non credente, compia lo stesso bene o si limiti a non fare del male senza aspettarsi alcun premio da Dio in cui non crede?


Iniziate a riflettere, credenti! Se un “Dio” esistesse premierebbe maggiormente il non credente che non faccia del male rispettando il comandamento giuridico di Confucio "non fare agli altri quel che non vorresti fosse a te". Gli ignoranti credono che questo sia un comandamento evangelico. NO. Gesù disse diversamente: "Fai agli altri quel che vorresti fosse fatto a te". Che è un comandamento morale, non giuridico, perché nessuna legge può comandare di fare del bene. In ogni caso l'ipotetico Dio, posto di fronte ad un credente che abbia fatto del bene e ad un non credente che non abbia mai fatto del male, sarebbe costretto a dire al credente: tu hai fatto del bene per opportunismo, pensando a me, pertanto premierò maggiormente il non credente che non ha mai fatto del male perché si è astenuto da esso disinteressatamente, non egoisticamente per salvarsi l'anima.


Ne consegue, o credenti, che Dio, se esistesse, vi riterrebbe inferiori ai non credenti che non abbiano fatto del male. A che serve dunque credere in Dio se è meglio non crederci per essere da lui considerati moralmente superiori ai credenti? O credenti, liberate la mente! Avete tutto da guadagnarci. Oppure tenetevi Dio per conto vostro, coltivatevelo pure nella vostra vita privata, ma nella società non rompete più i coglioni ai non credenti che applicano la norma suprema della giustizia: il NEMINEM LAEDERE (non danneggiare alcuno). Perché proprio i non credenti saranno maggiormente premiati di fronte ad un Dio che non sarebbe certo quello antropomorfico delle religioni cosiddette rivelate. Il papa finge di non sapere questi argomenti. Sapete perché? Perché sa che altrimenti rimarrebbe disoccupato. Il papa finge di non sapere oppure non comprende veramente nemmeno i vangeli. Infatti Gesù ha comandato di fare del bene in privato ("Quando fate la carità non suonate la tromba per farvi vedere, e la vostra destra non sappia ciò che fa la sinistra"). In Matteo non viene condannato il divorzio, si ritiene solo moralmente superiore chi non divorzi. Né si parla nei vangeli di aborto. Ma ammesso e non concesso che il divorzio e l'aborto siano moralmente condannabili, la Chiesa non può chiedere che sia la politica a vietarli. Dal momento in cui non si divorziasse e non si abortisse per divieto di legge, chi non divorziasse e non abortisse non avrebbe alcun merito. Dunque, anche se può sembrare paradossale, il papa dovrebbe essere evangelicamente favorevole sia all'aborto che al divorzio per rendere meritevoli coloro che non divorziano e non abortiscono.


Non si può, in conclusione, fondare una verità sulla fede. Per questo nessuna religione dovrebbe avere incidenza nella vita pubblica. Lo Stato deve ignorare tutte le religioni. La religione proibisce di ragionare, perché ragionando se ne scoprono subito le contraddizioni e l'assenza di credibilità. La Chiesa ha sempre ostacolato il libero pensiero, fortunatamente finendo con il perdere tutte le battaglie nell’ineluttabile progresso scientifico e di civiltà, ma sopravvive grazie al potere e alle ricchezze acquisite nei secoli.


Avv. Giovanni Bonomo – Candide C.C





Fonte: https://avvbonomo.blogspot.com/2018/09/lettera-aperta-ai-credenti-perche-in.html


La tristezza di Satana

Satana, affranto e disoccupato,

al santo che lo interroga risponde:

Di esser così triste, ne ho ben donde,

da quando i preti m’hanno soppiantato.


Son troppo bravi, fanno tutto loro,

la verità in dogmi tramutando,

la libertà in prigione. Mi domando

se cercarmi dovrò un altro lavoro.


La religiosità, data da Cristo,

è stata trasformata in religione.

Pensa la chiesa alla possessione,

contro la concorrenza, a che insisto?


Templi, moschee, chiese, pagode, 

sono tutte macchiate di peccato[1]

Dovrei tentare chi è già condannato?

Io soffro e mi dispero, il prete gode.


Anche i benefattori fanno danni,

del mondo son la gente più nociva.

Gesù lo disse[2], ma nessun sentiva,

rendendomi felice per tanti anni.


Cominceranno a massaggiarti i piedi,

ma presto avran le mani sul tuo collo.

Mirano ad aver su te il controllo,

ma solo tu, ricorda, ti possiedi.


Ora che siedo qui, triste e depresso,

penso talvolta di suicidarmi.

Se sono i preti ad usar le mie armi,

che sto più al mondo a far, povero fesso?


Cambia lavoro e rimettiti in pista

rispose il santo a lui: “Su con la vita,

si ricomincia lì dov’è finita:

adesso tocca a te far l’esorcista!


Lorenza Franco





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[1] Tutte le chiese sono contro la religione (da La via del cuore, Osho, Mondadori).

[2] Nel V Vangelo di Tommaso Didimo. Proibì di pregare, fare l’elemosina e digiunare.


Da La tristezza di Satana, Ed. Nuove Scritture 2010, p. 26.

Anche in http://www.divinidiversi.it/poesie/filosofia-ed-etica-laica/la-tristezza-di-satana




Manitù

Se proprio vuoi che anch'io abbia una fede,

e atea e miscredente non sia più,

in un dio creda che vede e provvede,

io ti accontento: credo in Manitù,


lo spirito vitale che percorre

ogni essere vivente ed ogni cosa,

rispetta la natura e la soccorre

in pelli bianche, rosse, nere o rosa.


E ti promette vaste praterie,

e mandrie sterminate di bisonti.

Saran dimenticate le angherie,

dai bianchi non si subiran più affronti.


Attende tutti il regno dell'Amore:

se fosti buono, tu ci arrivi in fretta,

ma se cattivo, non aver timore,

la via è più lunga, ma anche te aspetta.


Lorenza Franco





Da La tristezza di Satana, Ed. Nuove Scrittute, 2010  p. 32

Anche in http://www.divinidiversi.it/poesie/comiche/manitu 


L'ETICA LAICA

(… la fede invariabilmente genera violenza. J. Krishnamurti)


Credere in Dio, è stato detto, è un dono,

non credervi è soltanto una disgrazia:

solo così uno si sente buono,

la coscienza si tacita e si sazia.


Eppure mai nessun m'ha domandato

se esista davvero il mio vicino.

Domanda sciocca, credere è scontato,

in chi di sera incontri ed al mattino.


Questo sospetto bisogno di fede[1],

che vuole decretare l'esistenza

di chi mai non si sente e non si vede,

ma a cui puoi delegare la coscienza,


non è piuttosto una colpa grave,

che autorizza le persecuzioni,

che fa pur caricare sulla nave

negri robusti per le piantagioni[2]? 


La mia coscienza, invece, laica e umana,

che non mi spinge a cercare il martirio,

che dove c'è sofferenza mi chiama,

né mi vuol ripagare col delirio


di falsi paradisi goderecci,

certo non mi farà bruciar la strega

o l'eretico, per dogmi ed intrecci

- scaturiti da conciliare bega[3] -


di giochi di dominio e di potere,

che han bisogno di corpi da domare[4]

perché le loro istanze sembrin vere,

ed i semplici possano ingannare.


L’ETICA LAICA, martire e vincente,

ha conquistato ormai anche i cristiani

che vanno in chiesa, ma assolutamente

ordini non accettan disumani.


Sul soglio pontificio chi ora siede

nemmeno parla più di trascendenza:

l'unica vita di cui parla e crede

è questa, che di Dio deve far senza,


e chiedendo perdono a destra e a manca[5]

grave denuncia un disagio interiore.

Benedicendo con la mano stanca,

sa che il Potere non è mai Amore.


Lorenza Franco 





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[1] Che sia l’istinto animale di sottomissione all’amato-odiato capobranco?


[2] Il cristianesimo non abolì mai la schiavitù, anzi la giustificò con una bolla arcivescovile. Se Dio li aveva fatti negri e non bianchi…


[3] vd. I concilii di Cirta (a. 355), di Efeso (a. 449) e una conferenza a Cartagine, tenuti a colpi di pastorale in testa agli avversari. I cristianissimi bizantini non esitavano a mozzare nasi, mani e lingue per punire i dissensi ideologici.


[4] Proibendo il sesso, la contraccezione, l’aborto, l’eutanasia pena la dannazione eterna. Nessuno fu più padrone della propria persona.


[5] Alle donne, agli eretici, agli ebrei, ai musulmani. Mancano gli omosessuali, i giullari, i prestigiatori, gli affetti da autismo e gli altri handicappati mentali, anche loro bruciati vivi.








(da La tristezza di Satana, Ed. Nuove Scritture, 2010, p. 18)

Anche in http://www.divinidiversi.it/poesie/filosofia-ed-etica-laica/l-etica-laica 


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