Gli Sherdana, quando i Sardi dominarono il Mediterraneo

Durante il II millennio a.C. le fonti egizie citano la coalizione dei cosiddetti "Popoli del Mare": pirati, guerrieri e mercenari provenienti principalmente dall'Egeo, ma anche, secondo molti studiosi, dalle isole del Mediterraneo centro-occidentale.

Tra questi "Popoli del Mare" Ramses II si è dovuto occupare degli Sherdana, chiamati anche Sherdena o Shardana (la differenza di pronuncia viene dal fatto che la scrittura per ideogrammi di una vocalizzazione definiva solo le consonanti, in questo caso ŠRDN), i quali insieme ai Lukka e agli Shekelesh razziarono più volte le coste egiziane nei pressi del delta del Nilo.

Durante una di queste incursioni gli Sherdana vennero sconfitti dalle armate del faraone, ma, anziché venir fatti schiavi o giustiziati, vennero integrati nell'esercito regolare, fino a diventare parte della sua guardia personale.

Dopo una seconda sconfitta da parte di Ramses III la Bibbia attribuisce agli Sherdana il territorio della tribù israelitica degli Zabulon in Palestina.

Nei secoli successivi la cultura Sherdana si amalgamò gradualmente con quella degli egizi in vari punti del territorio, punti nei quali si sono ritrovati elementi architettonici richiamanti i Nuraghe.

Altre teorie suppongo invece l'esatto contrario, ovvero che alcune popolazioni dell'Anatolia ( l' attuale Turchia) aggredissero con incursioni e saccheggi le coste adiacenti al delta del Nilo, e che, una volta respinte, vennero costrette a migrare a nord ovest fino alla attuale Sardegna per poi insediarvisi stabilmente.

Tuttavia, l'ipotesi sarda è supportata anche da fonti greche attraverso le guerre contro Creta e il mito di Talos (con diversi riferimenti alla Sardegna).

Il dibattito scientifico è ancora in corso, ma credo che a tutti noi faccia piacere l'idea di aver messo in scacco qualche faraone partendo da una povera isoletta nel mezzo del Mediterraneo.