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non tutte le lacrime sono uguali. ....
Quanto si piange nel mondo? Secondo una ricerca dell’Università olandese di Tilburg, svolta su 4.000 studenti di 30 nazionalità diverse, il paese dove si piange più spesso sono gli Stati Uniti, e subito dopo, a pari merito, Italia e Germania. Il paese in cui si piange di meno è invece la Cina.Parlando poi di differenza tra sessi, le donne piangerebbero più spesso. Uno studio tedesco rivela che le donne versano lacrime tra le 30 e le 64 volte l’anno - con un’intensificazione del fenomeno prima e dopo il ciclo mestruale -, mentre i maschi lo farebbero tra le 6 e le 17 volte.
Non tutte le lacrime sono uguali
Quelle emotive avrebbero una composizione chimica diversa da quelle meccaniche, che servono semplicemente a mantenere l'occhio idratato.
Le lacrime dovute ad emozioni – di gioia o tristezza – contengono infatti livelli
più alti di proteine, manganese (essenziale per la coagulazione del
sangue), potassio (regola la pressione) e ormoni come prolattina e
corticotropina, che hanno un ruolo chiave nel sistema immunitario.
Una delle loro funzioni potrebbe proprio essere quella di eliminare
sostanze chimiche che aumentano durante un evento traumatico, prevenendo
il rischio di infarto e riportando l'armonia.
Le lacrime di coccodrillo non esistono
Per un semplice motivo: questi rettili non hanno dotti lacrimali.
La diceria sarebbe dovuta a una membrana trasparente che, quando è aperta,
spunta dall'angolo dell'occhio come una lacrima. I caimani si fanno
ogni tanto scappare qualche lacrima, ma non certo di dolore o rimorso:
il loro è un modo per espellere attraverso gli occhi i sali in eccesso.
Curioso sapere che le farfalle di solito ne approfittano per integrare,
succhiando queste lacrime, una dieta povera di sali minerali, poco
presenti nel nettare.
Piangere fa stare meglio
Spesso si sente dire che piangere è uno sfogo, che dopo aver versato lacrime a
profusione ci si sente meglio, quasi più rilassati.
In effetti alcuni ricercatori olandesi hanno filmato 60 persone intente a guardare
un film triste. Tra queste, 28 hanno pianto: subito dopo il film, questi
"sentimentali" erano più tristi dei compagni di test; ma a 90 minuti
dalla proiezione, si sentivano molto meglio di chi non aveva pianto.
Secondo una delle maggiori teorie sul tema, detta "del recupero", il corpo
ritroverebbe l'equilibrio più facilmente, dopo un pianto liberatorio.
tratto da un articolo di Lidia Pregnolato