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Energie rinnovabili per lo sviluppo: una bussola per l’Africa
Garantire l’accesso universale all’elettricità, a partire da fonti di origine fossile, per sostenere la crescita sociale ed economica di sette stati dell’Africa Orientale
Impossibile pompare acqua da un pozzo, impensabile far funzionare un frigorifero. Nei villaggi rurali dell’Africa Orientale la mancanza di elettricità esclude l’accesso a servizi essenziali, come acqua e strutture sanitarie sicure, e aggrava situazioni di povertà già estrema, malnutrizione e bassi livelli di istruzione. Eppure i sette stati della regione – Kenya, Burundi, Malawi, Mozambico, Uganda, Tanzania e Ruanda – sono ricchi di materie prime e fonti di energia sia rinnovabili che tradizionali.
“L’Africa Orientale è una delle regioni del mondo con la più bassa percentuale di accesso all’elettricità: circa il 50% della popolazione, 140 milioni di persone, non hanno accesso a energia elettrica e questo limita fortemente i margini di crescita e di sviluppo”, spiega Giacomo Falchetta, ricercatore della Fondazione Eni Enrico Mattei che insieme a Simone Tagliapietra, Giovanni Occhiali e Manfred Hafner ha curato il volume “Renewables for Energy Access and Sustainable Development in East Africa”. Lo studio propone un percorso per raggiungere un livello universale di accesso all’elettricità in quest’area.
FONTE:
https://www.agi.it/economia/energia/africa_energie_rinnovabili_feem-6298350/news/2019-10-06/