✔ Gianluca Giardini

Oltre ad un sogno devi avere una visione

✔ Gianluca Giardini

Oltre ad un sogno devi avere una visione

#MUSICA - VI CANTO LA DIVINA COMMEDIA

2020-03-27 10:25:12

In questo periodo che sta emergendo l'importanza di Dante Alighieri con la Divina Commedia voglio condividervi questa canzone del mio ultimo album che forse ha a che fare anche con questa situazione che stiamo vivendo.

Amici Camers sarebbe un vero onore per me rompere il 3° salvadanaio con questo articolo, quando ero piccolo rimasi affascinato da Fiorello che cantò la poesia "La nebbia agli irti colli" in quel modo così semplice notai che la impararono molte persone perché rimaneva più impressa nella mente e senza volerlo imparavano la Poesia. Crescendo nel tempo mi appassionai alla Divina Commedia di Dante Alighieri e solo dopo 8 anni che componevo musica decisi di esprimere alcuni dei suoi versi in due delle mie canzoni, oggi ve ne presenterò una, intitolata Apocalisse che ho scritto ed inciso lo scorso anno, nella prima parte di strofe e ritornello esprimo i miei pensieri, nelle seconde strofe ascolterete i versi di Dante relativi al canto XXXIII dell'Inferno dove si parla della morte del Conte Ugolino. Spero vi piaccia l'idea che, con tanto amore ho creato con la mia musica. Buon ascolto 😃 

m'avea mostrato per lo suo forame 

più lune già, quand' io feci 'l mal sonno 

che del futuro mi squarciò 'l velame.

Questi pareva a me maestro e donno, 

cacciando il lupo e ' lupicini al monte 

per che i Pisan veder Lucca non ponno.

Con cagne magre, studïose e conte

Gualandi con Sismondi e con Lanfranchi

s'avea messi dinanzi da la fronte.

In picciol corso mi parieno stanchi

lo padre e ' figli, e con l'agute scane

mi parea lor veder fender li fianchi.

Quando fui desto innanzi la dimane,

pianger senti' fra 'l sonno i miei figliuoli

ch'eran con meco, e dimandar del pane.

Ben se' crudel, se tu già non ti duoli

pensando ciò che 'l mio cor s'annunziava

e se non piangi, di che pianger suoli?

Già eran desti, e l'ora s'appressava

che 'l cibo ne solëa essere addotto,

e per suo sogno ciascun dubitava;

e io senti' chiavar l'uscio di sotto

a l'orribile torre; ond' io guardai

nel viso a' mie' figliuoi sanza far motto.

by Gianluca Giardini