PARTENZA IN SEGRETO
Secondo quanto raccontato dal New York Times, il sindacato è stato organizzato in segreto nel corso dell'anno, per poi arrivare all'elezione dei suoi leader il mese scorso. L'Alphabet Workers Union ha deciso l'affiliazione al sindacato dei lavoratori delle telecomunicazioni e dei media di Stati Uniti e Canada, il Communications Workers of America, ma per ora resta un sindacato di minoranza vista l'esigua quantità degli aderenti attuali rispetto ai 260 mila dipendenti e collaboratori complessivi di Google.
LE PRIME LOTTE SINDACALI IN GOOGLE
Due ingegneri del software sono stati nominati rispettivamente presidente esecutivo e vicepresidente del nuovo sindacato con l'obiettivo di “cambiare la struttura dell'azienda”, secondo quanto dichiarato al New York Times. “Alphabet continua a reprimere coloro che osano parlare e impedire ai lavoratori di parlare su argomenti sensibili e pubblicamente importanti, come l'Antitrust e il potere di monopolio”, spiegano. “Siamo gli operai che hanno costruito Alphabet. Scriviamo codici, puliamo uffici, serviamo cibo, guidiamo autobus, testiamo auto a guida autonoma e facciamo tutto il necessario per far funzionare questo colosso. Siamo entrati in Alphabet perché volevamo costruire una tecnologia che migliori il mondo. Eppure, più volte, i leader aziendali hanno anteposto i profitti alle nostre preoccupazioni”.
IDEE CHIARE
Tra gli ideatori dell'iniziativa, l'ingegnere Dylan Baker ha le idee chiare: “Eleggeremo rappresentanti, prenderemo decisioni in modo democratico, pagheremo le quote associative e assumeremo organizzatori qualificati per garantire che tutti i lavoratori di Google sappiano che possono lavorare in un'azienda che rifletta i loro valori”.
Contenuto a cura di Financialounge.com
Fonte: TgCom24