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Dossier Piante Officinali - Anice. ( a cura del Dr. Dicaro G. )
E' una delle spezie più antiche, utilizzata da Greci, Egizi e Romani per dare gusto a carni e verdure.
I piccoli frutti dell'Anice ( Pimpinella anisum L.), chiamati abitualmente semi, sono molto conosciuti e tradizionalmente utilizzati sia nell'industria alimentare sia in quella dei liquori, per aromatizzare e creare liquori o elisir digestivi.
L'anice comune o verde, per distinguerlo dall'Anice stellato, è una pianta erbacea perenne, alta tra i 50 e i 70 cm, dalle foglie simili a quelle del prezzemolo, ma molto più piccole e chiare.
E' una ombrellifera, e come tale, prima i fiori e poi i frutti sono raggruppati in "ombrelle".
L'aroma inconfondibile è fresco, dolciastro e penetrante, dovuto alla presenza nel frutto di un olio essenziale ricco di anetolo e di terpeni che lo rendono unico e molto diverso dall'aroma del "cugino " finocchio.
Le proprietà curative dell'anice, sono state individuate fin dall'antichità: già Plinio il Vecchio ne decantava le lodi, affermando che fosse utile per cuarare l'epilessia.
Flavonoidi, terpeni, cumarine e ovviamente anetolo sono le sostanze attive che si trovano nei semi dell'anice e che vengono estratte facilmente mediante infusione e macerazione alcolica per farne tinture o mediante distillazione, direttamente dai frutti.
Tisane e infusi
A livello domestico la preparazione più semplice da realizzare è l'infusione: un cucchiaio da caffè di frutti di anice in una tazza di acqua bollente; si lasciano in infusione a fuoco spento per 10 minuti, si filtra e si beve dopo i pasti.
Ha un effetto rapido in caso di gonfiore o disturbi legati a una digestione lenta e dolorante.
In base al gusto personale il sapore può essere corretto aggiungendo del coriandolo o del finocchio.
Nei prodotti erboristici o integratori, l'anice si trova normalmente anche in compresse, a base di polvere o di estratto, che insieme ai fermenti lattici , diventa molto utile nei casi di fermentazione intestinale associata a meteorismo, difficoltà evacuative e malassorbimento.
L'anice in tisana è spesso utilizzato anche dalle donne che stanno allattando al seno, per aumentare la portata lattea ed evitare le coliche gassose nel neonato.
Questa proprietà è sempre in relazione alla presenza di anetolo, che agisce stimolando le secrezioni ghiandolari.
In medicina
Oltre che sulle ghiandole mammarie, e sulla digestione, l'anetolo agisce anche sulle ghiandole dell'apparato respiratorio, favorendo la fluidificazione delle secrezioni catarrali e riducendo eventuali spasmi della muscolatura dei bronchi.
Per questi motivi, gli estratti di anice, e tra questi l'olio essenziale, possono essere prescritti in capsule nei casi di tosse o bronchite asmatica.
Effetti collaterali avversi possono essere reazioni allergiche o di ipersensibilizzazione al P.A.
Evitarne l'uso durante la gravidanza o comunque consultare il medico o il farmacista.
L' Anice in cucina- Il liquore di Anice.
Il mercato offre liquori tradizionali, prodotti a livello industriale, a base di anice, come la stessa Anisetta o Sambuca, per la cui preparazione si usa anche un infuso di Sambuco, e altri aromi come menta e timo.
In casa si può prepapare uno squisito liquore di Anice, mettendo a macerare 15 gr. di frutti in mezzo litro di alcool a 95°, con 2 gr. di radice di liquirizia sminuzzata oppure di cannella ( secondo i gusti personali).
Dopo tre settimane filtrare e aggiungere uno sciroppo di glucosio preparato facendo sciogliere a fiamma bassa 550 gr. di zucchero in mezzo litro di acqua.
Può essere servito gelato, accompagnare aperitivi ma si accosta facilmente anche ai dolci di fine pasto o come digestivo.
Grazie per l' attenzione e per ogni eventuale consulenza o delucidazione farmacoterapeutica, potete contattarmi in privato.