Ghost Hunter's Italy

GLI STRUMENTI UTILIZZATI

2020-02-14 13:01:38

UNO DEI PRINCIPALI STRUMENTI USATI DAI RICERCATORI DEL PARANORMALE È IL K2

K2 EMF meter è un tipo di rilevatore di campi elettromagnetici a bassa frequenza, che ha la peculiarità di individuare tracce di fonti di energia e di rilevare fluttuazioni di campi elettromagnetici nell’ambiente, esprimendo i valori in milligauss (mG) o, più raramente, in microtesla (µT).

La sua principale utilità sta nell’immediata lettura, tramite LED luminosi, dei valori rilevati. Questi valori partono da 1.5 mG, a più di 20 mG, il tutto ben evidenziato su una scala cromatica che va dal verde al rosso.

yhIl K2 ha 5 luci che indicano il livello di EMF:


Verde: acceso per indicare che la

batteria è funzionante e si ha un

“normale” livello da 0 mG a 1.5 mG;


Verde chiaro: livelli da 1.5 mG a 2.5 mG;


Giallo: livelli da 2.5 mG a 10 mG;


Arancione: livelli da 10 mG a 20 mG;


Rosso: più di 20 mG.


Le principali caratteristiche dei K2 più diffusi sono:


Precisione +/-5% a 50-60 Hz;


Risposta istantanea agli spikes (picchi intensi ma brevissimi) e alle fluttuazioni elettromagnetiche;


Peso: circa 100 gr.;


Dimensioni: circa 140x50x30 mm;


Alimentazione: batteria 9 V;


Colore: nero, bianco o grigio.


Molti indagatori del mistero utilizzano questo strumento per interagire con l’entità stessa. Vengono poste una serie di domande che contemplano come risposta un “sì” o un “no” e si chiede alla presenza di far accendere le luci del dispositivo in caso di risposta affermativa e di lasciarle spente in caso di risposta negativa.Controllo del funzionamento dell’apparecchio:


Prima di giungere sul luogo stabilito, accendere il rilevatore, se si è in una zona non soggetta a campi elettromagnetici rilevanti, dovrebbe accendersi il solo LED che indica campi inferiori o pari a 1,5 mG.a questo punto inviare una chiamata con il cellulare ed accostare l’apparecchio al K2, si dovrebbe notare accesa tutta la scala cromatica dei LED, ossia il K2 dovrebbe indicare campi elettromagnetici superiori o pari a 20 mG.

Controllo interferenze sul luogo:E’sempre consigliato procedere ad un sopralluogo, prima dell’inizio della vera e propria indagine, per riconoscere le eventuali condizioni spurie da poter tenere in considerazione, nel caso di rilevazione di variazione di campi magnetici. Quindi, giunti sul luogo, accertarsi di non trovarsi nelle vicinanze di antenne o altre strutture che potrebbero interferire con il K2, fatto questo si deve isolare temporaneamente il luogo dalla fornitura elettrica. Ovviamente si devono spegnere eventuali telefoni cellulari.La differenza tra un rilevatore K2 e un rilevatore di campi elettromagnetici standard è che il rilevatore standard, di solito, utilizza un ago per indicare la presenza di energia, mentre il K2 usa una serie di luci LED.

Inoltre un rilevatore di campi elettromagnetici funzionante emette un segnale acustico quando rileva un cambiamento nella frequenza. Mentre il K2 è silenzioso, ottimo in indagini in cui il rumore è una distrazione inutile.

professore McFadden della “Scuola di Scienze Biomediche e della Vita”, docente presso l’Università di Surrey in Gran Bretagna, afferma che la coscienza della nostra mente è un campo elettromagnetico.

Egli scoprì che: ogni volta che un nervo funziona, l’attività elettrica invia un segnale al campo elettromagnetico del cervello.

Parlando di fantasmi in realtà parliamo della nostra coscienza che sopravvive alla morte,quindi in pratica la nostra mente.

Quindi un fantasma è in realtà un campo elettromagnetico, ossia coscienza la cui stessa natura è il campo elettromagnetico.


Egli scoprì che: ogni volta che un nervo funziona, l’attività elettrica invia un segnale al campo elettromagnetico del cervello.

Parlando di fantasmi in realtà parliamo della nostra coscienza che sopravvive alla morte,quindi in pratica la nostra mente.

Quindi un fantasma è in realtà un campo elettromagnetico, ossia coscienza la cui stessa natura è il campo elettromagnetico del cervello che sopravvive alla morte del corpo fisico.

Ecco il perchè dell’utilizzo del K2: per individuare proprio la natura stessa del fantasma, il suo campo elettromagnetico.

In molti racconti di fantasmi si parla di lampadine che funzionano ad intermittenza o scoppiano, interferenze radio o delle TV e tante altre interferenze, che lasciano pensare ad un’improvvisa concentrazione di un campo elettromagnetico.

Secondo numerose teorie, le entità hanno bisogno di assorbire l’energia intorno a loro per potersi manifestare, fisicamente o uditivamente. Da qui quindi l’idea che i fantasmi possono realmente comunicare con i viventi “disturbando” i campi elettromagnetici misurabili attraverso l’uso del K2.