Gemma Giletta

Founder President

Il diario di Decimo – Compleanno

2020-06-16 18:35:15

La settimana scorsa ho festeggiato il mio primo compleanno. Veramente non solo il mio, ce n’erano altri due, più due lauree on-line, causa lockdown. Diciamo che c’è stata una bella festa e io mi sono imbucato.

Intanto mi hanno gentilmente fatto partecipare al pranzo, una cosa da veri gourmets: una fetta di vitello tonnato (slurp! Senza salsa ma comunque notevole), un piattino di tajarin  e delle patate al forno. Roba da leccarsi i baffi!

Poi i regali: un collare antipulci / zecche (quest’anno mi hanno assalito a frotte) e una museruola (sgrunt! Pare che per entrare in un locale o prendere un mezzo pubblico sia obbligatoria…).

Comunque per davvero anch’io ho compiuto un anno, che per noi cani corrisponde ad essere in piena adolescenza. Quindi da una parte sono maturato, smettendo di rosicchiare compulsivamente mobili, giochi, scarpe e quant’altro mi arrivasse a tiro. Però dall’altra sto prendendo coscienza della mia natura di maschio, con tutti gli aspetti problematici che la questione comporta. Per ora non mi sento ancora in competizione con gli altri esemplari maschi, però l’istinto mi porta a marcare il territorio. Cosa che noi cani non facciamo piantando bandierine o tracciando segni con la vernice, bensì distribuendo pisciatine nei punti strategici.

Bella roba, direte voi, che ci vuole? E invece no, a certi livelli diventa un’arte. Bisogna dosare sapientemente la frequenza degli “spot” come pure la quantità del rilascio: abbastanza da connotare inequivocabilmente il nostro passaggio ma non troppo per non sprecare il prezioso liquido. Dove si deve lasciare il segno? Ma un po’ dappertutto; alberi, pali, lampioni, idranti, scalini, siepi, aiuole, fioriere e vai con la creatività, ogni giorno si scoprono nuovi “obiettivi”…

Sulle brevi distanze, diciamo 100m., tanto per stare su una misura classica, riesco tranquillamente a “colpire” 4 / 5 volte. Conta molto se si tratta di un posto conosciuto o di una location tutta nuova, da curare più nel dettaglio. Invece, sulla distanza, direi che in un’ora riesco a “marcare” almeno una trentina di punti, uno ogni due minuti…Ovviamente dipende anche da quanta acqua trovo da bere, il serbatoio deve essere alimentato per non restare a secco sul più bello. Mi sembrano prestazioni di tutto rispetto, oltretutto non sono exploits episodici, ma replicabili quando si vuole. L’altro giorno poi sono finito in un magazzino dove ogni tanto vado a pesarmi sulla loro grossa bilancia. Finora non me n’ero mai accorto e invece adesso mi è subito sembrato il luogo ideale per stabilire la miglior prestazione stagionale indoor… Sono partito alla grande, ma già al secondo “spot” sono stato bruscamente interrotto e mi è stato spiegato in maniera decisamente energica che, in attesa di comunicati ufficiali da parte del C.I.O., per ora la mia specialità era da ritenersi praticabile esclusivamente in spazi aperti. Se ci saranno novità comunque vi terrò informati.