Gemma Giletta

Founder President

I faggi di Palanfrè

2020-05-28 12:06:58

Palanfrè è una borgata di Vernante, paesino della Val Vermenagna che precede la più nota Limone Piemonte, sulla strada del Colle di Tenda. Un posto da favola, nel Parco delle Alpi Marittime e il bosco di faggi è una delle sue principali attrattive.

“Il bosco bandito” deve il suo nome al fatto che già dal ‘700 ne fu bandito il taglio per preservare dalle valanghe le abitazioni che sorgevano a valle. Grazie a questa speciale protezione sono giunti fino a noi parecchi esemplari ultracentenari ed in particolare uno dall’età stimata in circa 350 anni, inserito nel registro delle piante monumentali del Piemonte.

Questo gigante ha una circonferenza di 5 metri e raggiunge un’altezza di 25. Comunque si trova in buona compagnia, diversi altri ne insidiano il primato e magari col passare degli anni riusciranno a scalzarlo dal trono.

I faggi col loro fitto fogliame tolgono luce alla zona sottostante, impedendo in pratica a qualsiasi altra pianta di svilupparsi. Però, appena fuori dalla faggeta, ci troviamo immersi in una vera esplosione di verde e di colori. Guardate queste orchidee viola e gialle:

Le viole e le genziane:

O questi fiorellini di prato:

Per finire con questi splendidi rododendri:

Quanta bellezza, quanta natura da contemplare e da vivere, grande dono di Dio!

Camminare in un bosco regala molta energia e positività che sono indispensabili in questi tempi difficili. Vedo alcuni imbarbarirsi, perciò penso che abbiamo bisogno di bontà, di buoni maestri, di cultura.

Fortunatamente vedo anche tanta solidarietà, che dà coraggio per rialzarsi, camminare e ritrovare la gioia di vivere in questo mondo difficile, ma meraviglioso.

Gesù dice: “Questo vi ho detto affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Vangelo di Giovanni 15, 11).

Papa  Francesco raccomanda sempre: “Non lasciatevi rubare la speranza!”

Le crisi esistono per essere superate, non rinunciamo all’allegria, al coraggio e alla cura per noi stessi, per il prossimo e per il creato.                               

Decimo - Dal mio punto di vista

Ebbene si, come avrete notato da certe foto c’ero anch’io. Che dire, bel giro, bel posto. Allora tutto bene? Calma un attimo, partiamo dall’inizio.

Cioè dalla macchina. Io ODIO andare in macchina, ormai l’hanno capito anche i sassi, ma quei due niente, insistono "Ma dai che andiamo a correre, vedrai che ti piace…" Ma quando mai!!! Ogni volta mi caricano di peso, ho optato per la resistenza passiva (stile Gandhi), ma niente, non desistono. Il viaggio è sempre un incubo, perciò quando arrivo non sono mai dell’umore giusto. Per fortuna mi passa subito, specie se posso partire immediatamente al galoppo.

No, perché a volte la trovata geniale è che andiamo in macchina e poi appena arrivati mi mettono pure al guinzaglio…Ora dovete sapere che andare al guinzaglio è una rottura di marroni galattica, dovrei (teoricamente) stare a fianco di persone che procedono a velocità da tartaruga zoppa, e poi “non tirare”, “non fermarti”, “non saltare addosso a quelli che incontri”…In estrema sintesi: tutto ciò che mi piacerebbe fare è proibito, una noia che non vi dico.

Però normalmente mi va bene, parto a razzo e se non mi allontano troppo mi lasciano anche una certa libertà. Perché, devo riconoscerlo, di solito scelgono il posto in base alle mie esigenze (che in questo caso collimano perfettamente con le loro): niente traffico, poca gente (meglio ancora se proprio non c’è nessuno…), solo natura.

Quello di oggi era perfetto, prati verdi con l’erba alta (devo stare attento alle zecche, maledizione), ruscello per farci il bagno, piante, siepi, fiori, insomma una favola.

Però, anche qui, c’è sempre qualche però…Una bella pozza di fango? Ma vai, mi ci fiondo! E subito parte un cicchetto coi fiocchi. Non parliamo poi se al posto del fango c’è il letame, il mio preferito. Lì veramente la filippica assume toni da tragedia greca…Se per strada trovo qualcuno, mi viene spontaneo manifestargli tutta la mia gioia per l’incontro piazzandogli le zampe sul petto, cosa che non tutti apprezzano, specie se prima ero passato dal fango di cui sopra. E se poi incontro altri cani non posso trattenermi dal socializzare, che anche in questo caso significa saltargli addosso con spirito giocoso, ma con tutta l’esuberanza della mia età e della mia taglia non esattamente mini…

I gatti mi incuriosiscono parecchio, ma non riesco mai ad avvicinarli perché quando mi vedono arrivare al galoppo se la danno a gambe, chissà perché…Anche le mucche mi piacciono, però mantengo sempre una certa distanza perché la loro taglia non indifferente consiglia una certa prudenza nell’approccio. Devo dire che comunque fino ad oggi non ho mai avuto grossi problemi, né con le persone né con gli animali. Sarò stato fortunato? Io preferisco credere che sia per la mia simpatia, nessuno mi può resistere!