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Arte & Intrattenimento

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ACQUERELLO la storia e le tecniche di esecuzione

2020-06-01 08:49:58

L'acquerello è una delle tecniche pittoriche più amate, che offre molte possibilità di sperimentazione con le tinte cromatiche.

Ha una tradizione molto antica che risale alle pitture rupestri che venivano realizzate con terre e pigmenti misti ad acqua e stesi con bastoncini o le dita. Anche nell'antico Egitto si usava dipingere e decorare le pareti dei templi e delle tombe con colori a base d'acqua.

In Cina l' acquerello era usato per decorare con paesaggi e motivi floreali soprattutto su seta.

La tecnica pittorica ad acquerello si basa sull'utilizzo di colori composti da un collante, come la gomma arabica, e pigmenti finemente tritati.

Il diluente è ovviamente quello dell'acqua, alla quale a volte si aggiungono miele o glicerina, che fungono rispettivamente da elasticizzante della sottile pellicola pittorica che si va a creare e da esaltatore di brillantezza.

Le origini della tecnica risalgono al periodo medioevale, nel quale spesso l'acquerello veniva usato in abbinamento alla tecnica della doratura da amanuensi (ovvero copista, era, prima della diffusione della stampa, la figura professionale di chi, per mestiere, ricopiava testi e manoscritti a servizio di privati o del pubblico, generalmente monaci) e illustratori.

Usato dal 1500 per eseguire studi sulla natura e per i paesaggi, studi di animali, studi di guerrieri (Pinturicchio), scene sacre o profane (Rubens, Salvator Rosa), riproduzioni botaniche e scientifiche dato che il mezzo ne consente l'utilizzo all'aria aperta.

Ancora fino al XV secolo, l'utilizzo dell'acquerello è, generalmente, circoscritto a opere di alta qualità, però di piccole dimensioni, al punto da rappresentare solo preludi di opere maggiori.

Quindi la storia dell'acquerello fino al XVI secolo è soprattutto legata alla storia del disegno piuttosto che alla pittura.

Nel Rinascimento l'acquerello incominciò ad essere utilizzato in ambito di preparazione e progettazione artistica e architettonica, grazie alla sua velocità di utilizzo e alla sua efficace resa chiaroscurale.

Venne inoltre impiegato in studi di tipo naturalistico.

Solamente nel Seicento nei Paesi Bassi, grazie all'avvicinamento, dapprima, di grandi pittori francesi ed inglesi a questa tecnica e nella seconda metà del secolo alla sua diffusione in tutta l'Europa e negli Stati Uniti, l'acquerello diviene la tecnica preferita da molti pittori. 

Fu nel XVIII secolo che la tecnica trovò la sua massima fioritura con pittori, di cui molti inglesi.

Fu di nuovo impiegata in studi preparatori di opere che sarebbero state poi realizzate ad olio.

L'acquerello é una tecnica pittorica considerata, probabilmente a torto, tra le più facili da eseguire, in realtà la pennellata richiede una buona scioltezza della mano e deve essere determinata e precisa poiché i colori si asciugano rapidamente e tendono a mescolarsi tra loro creando effetti che, se non voluti, sono difficilmente correggibili.

Non è possibile infatti effettuare correzioni con sovrapposizione del colore come per altre tecniche, ogni pennellata è definitiva.

L'acquerello è la tecnica preferita per eseguire disegni e dipinti naturalistici e riproduzioni scientifiche e botaniche.

LE TECNICHE

Normalmente il foglio viene preparato con un leggero disegno a matita (per questo una conoscenza di base delle tecniche del disegno è necessaria).

L'acquerello prevede l'uso di pigmenti finemente macinati e mescolati con gomma arabica. I colori si diluiscono con acqua.

In commercio si trovano colori per acquerello in panetti a secco, in pasta in tubetti e liquidi in flaconcini.

Il pigmento ha la caratteristica della trasparenza e permette di ottenere effetti di sovrapposizione del colore molto luminosi.

Con l'acquerello il bianco viene reso lasciando la carta senza colore e le tinte si scuriscono sovrapponendo leggere velature lasciando asciugare il lavoro fra una stesura di colore e l'altra.

Si può dipingere sulla carta umida o asciutta a seconda dell'effetto che vogliamo dare al dipinto.

Il colore può essere molto diluito o steso con pennello asciutto dopo averlo ammorbidito con poca acqua.

La carta per la pittura ad acquerello solitamente ha 2 lati, uno ruvido e uno liscio. È preferibile dipingere sul lato ruvido perché il colore si fissa meglio.

La carta ha diversi formati e peso e grana differenti.

Contiene un collante naturale che riduce l'assorbimento dell'acqua così i pigmenti restano in superficie e l'effetto pittorico è brillante.

Quando si lavora sulla carta bagnata i colori si fondono l'un l'altro creando degli effetti cromatici sfumati.

Possono essere applicate tre tecniche fondamentali per eseguire un acquerello:

  1.   Velature     sovrapposte:

macchie di colore vengono via via sovrapposte le une alle altre in modo da ottenere profondità pittorica e per poter rappresentare la luce e le ombre.

  1.   Bagnato     su bagnato:

il colore viene steso sul foglio di carta bagnato in precedenza in modo che i colori si diffondano nel supporto.

  1.   Bagnato     su asciutto:

il colore viene steso sul foglio asciutto dopo essere stato disciolto nell’acqua.