gabriella marzia rapisarda

Lo sciamano si era stabilito nella patria di liezi.

2019-04-19 10:49:21

Sapeva tutto degli uomini: l’arrivo della morte, e le loro passioni più segrete.

 Prevedeva il giorno, l’ora esatta degli eventi. . Tutti lo evitavano per paura che potesse rivelarlo. Lienzi lo incontrò, e ne rimase infatuato. Andò dal maestro, Semi di Zucca, a riferirgliene. “Pensavo che fossi il più grande saggio del mondo, ma vedo che qualcuno ti surclassa.”
<Non ti ho ancora detto tutto del tao. Ma portami lo sciamano, voglio mostrarmi a lui.”
Lienzi ubbidì, e lo condusse a casa del maestro. Nessuno parlò. Una volta usciti, lo sciamano si rivolse a Lienzi in tono mesto. “Ho visto della cenere umida nel tuo maestro. Mi rincresce dirti che non vivrà più di una decade”
Lienzi tornò dal maestro. Piangeva, mentre gli riferiva le parole dello sciamano. “Mi sono mostrato a lui come i germogli della terra che ancora non siano sbocciati. Ecco perché ha pensato che la mia energia fosse bloccata. Riportalo qui.” Stavolta il responso fu poù favorevole. “Ah, il tuo maestro è fortunato ad avermi incontrato! Mi pare che qualcosa si stia movendo. Anche se suo meccanismo di recupero è bloccato.”
Il maestro espose a Lienzi le ragioni del responso. “Stavolta mi sono mostrato come il germe di una virtù nascente, che trova molti ostacoli nella gestazione. Per questo ti ha detto così. Riportalo qui.” Stavolta il responso fu sconcertante. “Ah, il tuo maestro non ha digiunato. Non ho visto niente.”
“Mi sono mostrato come il Grande Vuoto: ecco perché lo sciamano non ha potuto esaminarmi” disse il maestro a Lienzi, in privato. “Riportalo qui.” Lo sciamano e Lienzi tornarono da Semi di Zucca. Ma, prima di potersi mettere davanti al maestro nella posizione del consulto, lo sciamano perse il controllo di sé. E’ fuggì. “Inseguilo!” urlò il maestro.
Ma Lienzi non riuscì a prenderlo, perché correva velocissimo. Sembrava combattere contro tutti i demoni della terra! Il maestro glielo spiegò per l’ultima volta. Mi sono mostrato al tuo sciamano come quando il mio Avo non mi aveva generato. Gli ho offerto il nulla, quando ci si muove da tutte le parti, e non si sa chi siè. Ha pensato che io fosse un seme sparso nell’aroa, o il flusso delle onde di un oceano sconfinato. Ecco perché è fuggito!” Da quel giorno Lienzi non dubitò più del suo maestro, né fu disposto a prestare fede ai ciarlatani. Capì che doveva ancora studiare tanto, se prendeva simile cantonate!>>
Leonardo V. Arena ( Il maestro e lo sciamano )